Neve ovunque.

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L'indomani mattina apro gli occhi, e con mia grande sorpresa, è ancora presto. Faccio per alzarmi, quando il mio piede affonda in qualcosa di freddo e morbido. Mi sveglio completamente, e vedo che la stanza è piena di neve. C'è neve ovunque, le pareti sono ghiacciate, così come il  soffitto. È come vivere un sogno! Mi alzo cominciando a fare delle giravolte per la stanza, ridendo come una bambina. Dopo un po' però mi ricordo che io non ho congelato la stanza la sera prima. Mi fermo osservando la finestra aperta, apprendendo al volo. 'Grazie, Jack.' penso tra me e me, dopodiché indosso il vestito di ghiaccio da me creato, do una veloce sistemata alla lunga treccia biondo platino poggiata sulla mia spalla sinistra e scendo la rampa di scale. Arrivata in cucina trovo Kristoff seduto a capotavola mentre fa colazione con Anna. Quanto invidio quei due, sono la dolcezza! Mi siedo all'altro capo del tavolo, osservandolo.

-Giorno Elsa!- esclama Anna, sorridendomi.
-Giorno!- esclamo di rimando, sorridendo e gustando un croissant.
Finito di mangiare, decido che mi serve un nuovo abito per il mio 'appuntamento', anche se più che un appuntamento è un classico ballo a cui sono costretta a partecipare. Spero soltanto che stavolta non si presenti nessuno dei tredici principi delle isole del Sud!

Canticchiando, prendo un manichino e mi metto all'opera. Creo un vestito simile a quello che indosso di solito, con un mantello brillante come il ghiaccio al sole e un piccolo fiocco di neve da usare come fermaglio, infine sorrido ammirando le mie creazioni. Ho ancora metà della mattina e tutto il pomeriggio per rilassarmi, magari facendo una passeggiata, ma non sempre si ottiene ciò che si vuole, così prendo dal mio cassetto due pile di fogli e comincio a leggerli uno ad uno. Trattati di pace, scambi commerciali, inviti ai balli... essere una regina ha i suoi lati negativi. Ad un certo punto trovo una richiesta di beneficenza per un orfanotrofio dei popoli dell'Est, e mi torna in mente tutto ciò che mi ha detto North.
-Pitch Black è essere malvagio. Non gli importava di bambini, suo incarico era diffondere paura in tutto il globo.-, aveva detto.
Firmo la richiesta mentre sistemo altre scartoffie, ormai questo lavoro è diventato parte della mia routine.
-Oh, che bel vestito.-
Si complimenta una voce maschile alle mie spalle.

Can you see me? [In Revisione]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora