Insieme di nuovo.

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-Elsa, non avrei mai voluto lasciarti sola. Mi dispiace. Sono un idiota. Scusami. Scusa se non ho ascoltato le tue spiegazioni, e se ti ho spezzato il cuore.-
Mi volto verso di lui e ci guardiamo negli occhi. Quanto mi mancavano quegli occhi azzurri...
-È un po' strano guardarti negli occhi...- ammette sottovoce, facendomi abbozzare un sorriso.
-Ed è strano avere addosso un vestito nero e dover spazzolare ogni giorno dei capelli neri.- concludo io.
Ci guardiamo per qualche istante, studiando l'uno i tratti dell'altro, quando lui posa le sue labbra sulle mie. Chiudo gli occhi e ricambio il bacio, quel bacio che vale per quei cinque anni di distanza.
-Mi sei mancata.- sussurra, poggiandomi con le spalle ad un albero.
-Mi sei mancato anche tu.-
Ricominciamo a baciarci, e nessuno dei due avrebbe più voluto staccarsi. È una sensazione di cui non posso più fare a meno, quella di avere le sue labbra sulle mie. Si stacca dalle mie labbra, permettendo ad entrambi di riprendere fiato, per poi cominciare a baciarmi il collo.

                         **********

L'indomani mattina mi sveglio sopra un cumulo di neve, accanto a lui, con la sua felpa addosso. È veramente comoda, capisco perché la indossi sempre! Mentre dorme sembra davvero un bambino, un dolcissimo bambino con il sorriso stampato sulle labbra.
-Buongiorno, dormiglione.- gli sussurro dolcemente, solleticandogli la spalla nuda.
-Giorno, Reginetta.- dice lui, tirandomi a sé. Quel soprannome...
Apre gli occhi, sorridendomi e lasciandomi un bacio sulla fronte, ma poi sbarra gli occhi con uno scatto.
-Elsa, i tuoi occhi!- esclama, mettendosi a sedere.
-I miei occhi?- domando, confusa.
-E i tuoi capelli! Sono tornati normali!- mi fa notare, prendendo una ciocca bionda tra le dita.
Mi alzo in piedi e torno a specchiarmi nel laghetto. Sorrido ampiamente alla mia immagine, la quale mostra i miei lucenti occhi azzurri e i miei capelli biondo platino.
-Sono tornata quella di sempre!-esclamo, creando un piccolo fiocco di neve con un gesto della mano. Mi sono mancati i miei fiocchi bianchi, i capelli e gli occhi azzurri.
Dopo qualche secondo, sposto lo sguardo sulla felpa che stavo indossando, per poi ridacchiare.
-Jack, dov'è il mio vestito?- domando, cercandolo con lo sguardo. Ma Jack non risponde, mordendosi il labbro.
-Jack, ti ho chiesto dov'è il mio vestito.- aggiungo, scoccandogli un'occhiata.
-L'ha portato via un procione...- dice lui a bassa voce.
-Cosa?!- domando, sgranando gli occhi.
-Elsa, hai forse dimenticato che puoi crearne un altro con i tuoi poteri?- mi domanda lui, mettendosi seduto.
-È vero...- dico, imbarazzata. Vado dietro un albero e tolgo la felpa di Jack, per poi creare un vestito di ghiaccio con un semplice gesto della mano.
-Hai finito?- mi domanda lui, sporgendosi per guardare.
-Sì, Jack...comunque, non sei male con addosso solo i pantaloni.- confesso scoppiando a ridere, per poi porgergli la felpa. Lui arrossisce.
-B-Beh... t-tu non sei male c-con la mia felpa addosso.- borbotta, gonfiando le guance.
-Dobbiamo tornare al castello, voglio vedere quegli angeli dei miei nipoti.- lo informo, iniziando a camminare.
-Certo Elsa...- si mette la felpa, per poi prendere in mano il suo bastone e tirarmi a sé con esso. Io gli sorrido, e lui si alza in volo, stringendomi.
-Sai, Jack... stavo pensando una cosa.- mormoro, osservandolo.
-Ovvero?- domanda lui, incuriosito.
-Ti immagini se convincessi tutta Arendelle a credere in te?- propongo, sorridendogli apertamente.
-Elsa, è impossibile.- taglia corto, arricciando il naso.
-Ti sbagli. Io e Anna ci riusciremo! Così tutti sapranno a chi appartengo.- gli mormoro dolcemente, picchiettando con le dita sul suo petto.
-Va bene, così potrò anche sposarti, un giorno.-
Scoppiamo entrambi in una sonora risata mentre arriviamo al castello, e Anna sta giocando in giardino con Felix e Sophie.
Li raggiungo con Jack accanto, ed entrambi si voltano verso di me, correndomi incontro.
-Zia Elsa!- urla Sophie, abbracciandomi.
-Ciao piccoli!- rispondo, prendendo Sophie in braccio.
-Zia Elsa, chi è questo ragazzo accanto a te?- domanda la piccola, addentando una carota.
-Lei riesce a vedermi?- domanda sorpreso Jack, guardandomi.
-Sì, Jack... Anna gli ha raccontato di te.- gli spiego, accarezzando i capelli di Sophie.
-Zia Elsa! È il tuo fidanzato?- domanda Sophie con occhi brillanti.
Io e Jack ci guardiamo, sorridendo.
-Sì, piccola.- annuisco.
-Che bello!- urla la bambina, allungando le braccia verso Jack, il quale la prende in braccio.
-E tu che mi dici?- domando a Felix, abbassandomi alla sua altezza.
-A lui piace la figlia della cameriera!-esclama Sophie, ridendo sommessamente. Felix impallidisce di colpo.
-Cosa?! Z-zia Elsa, non è vero!- esclama tremante Felix, gesticolando e diventando sempre più rosso pomodoro.

Can you see me? [In Revisione]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora