Gelosia.

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-Jack, adesso devo proprio tornare a casa. Avevo promesso a mia sorella che avrei passato del tempo con lei!- gli spiego, avvicinandomi a lui mentre delle uova azzurre saltellano accanto a me.
-Sì Reginetta, adesso andiamo...- mi risponde lui, prendendo la sfera 'apri portali'.
-Andate via di già?- mi domanda Dentolina, avvicinandosi a Jack.
-Elsa è pur sempre una regina, ha i suoi doveri...- aggiunge Calmoniglio, avvicinandosi anche lui.
-È stato bello passare del tempo con voi...- concludo poi, prendendo Jack per mano. Quella fata gli sta un po' troppo attaccata. Sì, sono definitivamente gelosa. Cos'è la gelosia? La gelosia non è mancanza di fiducia. No. La gelosia è soltanto la paura di perdere chi si ama... e credetemi, è una brutta bestia. È veramente complicato smettere di essere gelosi, anzi, oserei dire che è impossibile. Puoi sempre far finta di non esserlo, per quanto sia difficile. Però devo ammettere che controllo abbastanza bene la mia gelosia, non avrei mai colpito Dentolina ripetutamente con una stalattite... credo.

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Tornata ad Arendelle mi dirigo subito nella grande sala da pranzo dove mia sorella e Kristoff stanno discutendo del loro matrimonio. Esito qualche secondo ad entrare, osservandoli da lontano, per poi sospirare. La mia sorellina è cresciuta così in fretta, e io mi sono persa metà della sua infanzia e la sua adolescenza, tutto per un mio stupido errore. Torno a sorridere ed entro nella sala, dove tutte le cameriere fanno una riverenza.
-Elsa! Elsa! Dovevo raccontarti di quella cosa, ti ricordi?- mi chiede Anna, in fibrillazione.
-Sì Anna, ricordo... che ne dici se ne parliamo in giardino? C'è un sole stupendo oggi, e...-
Mia sorella non mi fa finire la frase e mi prende per mano trascinandomi fuori, dove la neve ha appena cominciato a cadere. Siamo all'inizio dell'inverno, e le nevicate non sono molto frequenti. Anzi, la maggior parte delle volte sta nevicando a causa mia, probabilmente per lo stress, o sotto richiesta dei bambini del regno.
Io ed Anna ci sediamo sulla gelida panchina davanti la fontana cristallizzata, ma Anna non riesce a stare ferma per la felicità. Tipico.
-Non puoi immaginare! Prima mi ha portata in giro per il regno regalandomi di tutto, poi abbiamo fatto un picnic vicino le cascate, e... e  mi ha suonato una romantica serenata nel bosco, dove siamo rimasti fino alla sera. E indovina? Quando ha smesso di suonare si è inginocchiato, e... - smette di parlare, portandosi le mani alle guance rosse.
-E?- domando curiosa. Mia sorella riesce ad incuriosire chiunque con i suoi discorsi.
-E ha detto che sono la cosa più importante per lui, che mi ama e che nonostante le renne siano migliori delle persone, io ho qualcosa di speciale.-
Scoppio a ridere, mentre divertita porto una mano davanti la bocca.
-Elsa!- sbuffa Anna, infastidita.
-È una cosa stupenda! Davvero! Presto sposerai Kristoff, e chi lo sa, potrei anche diventare zia... - ridacchio, dandole un'affettuosa gomitata.
-Elsa!- ripete ancora, arrossendo. L'abbraccio forte, ridendo ancora.
-Anna, sono felicissima per te.-
Le do un bacio sulla fronte e creo un fiocco di neve, facendolo finire sul suo naso. Anna scoppia a ridere.
-Anna, devo parlarti di una cosa...- le spiego, mettendomi comoda.
-Dimmi tutto, Elsa!- mi incita, sorridendomi.
-Hai presente... ahm... la neve nel resto del mondo?- le domando, ottenendo un'occhiata confusa.
-...che cosa?- domanda aggrottando le sopracciglia, come se non sapesse che la neve esiste anche fuori dalla Norvegia.
-Ecco, colui che porta l'inverno si chiama Jack Frost, ed è il guardiano del divertimento, e tecnicamente io e lui stiamo insieme.- le spiego, sorridendo quando lei scatta in piedi con un urletto.
-Un ragazzo con i poteri, che porta l'inverno e ha un nome così carino? Devi presentarmelo!- esclama, saltellando sul posto.
Noto che Jack è dietro di Anna, poggiato come al solito al suo bastone.
-È dietro di te.- le faccio notare.
Anna si gira, e non vedendo nulla, mi guarda confusa.
-Elsa, sicura di stare bene?- domanda, poggiandomi una mano sulla fronte.
-Anna, tu devi credere in lui per poterlo vedere.- le spiego, allontanando la sua mano.
-Elsa, andiamo a misurare la febbre.- insiste lei, facendomi alzare in piedi.
-Chiudi gli occhi, Anna. Chiudi gli occhi e immagina un ragazzo... un ragazzo magro, con dei capelli bianchi come la neve, gli occhi azzurri come il ghiaccio e la pelle chiara. Indossa una felpa blu, e dei pantaloni marroni! Non porta le scarpe, perché lui non riesce a sentire il freddo.-
Anna chiude gli occhi seguendo i miei passaggi. Un sorriso si dipinge sul volto di Jack.
-Bene, sorellina... ora apri gli occhi.- le mormoro dolcemente.

Can you see me? [In Revisione]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora