Cap.1

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Io non mi capisco. Mi sembra tutto così strano,la vita é strana a volte. Ti mette in gioco persone che neanche vorresti nel tuo cammino,e domani chissà chi mi toccherà incontrare. Mi trasferisco a Pomezia,sono ancora molto agitata. Non ci sono mai stata prima d'ora e mi sembra tutto così strano. Lasciare una volta per sempre la mia vita,i miei amici di sempre e la mia scuola...beh,non ne voglio più sapere di quei bulletti,mi hanno solo resa loro schiava,mi hanno picchiata,mi hanno fatto diventare lo zimbello della scuola e non voglio che accada lo stesso a Pomezia. Ma quale occasione migliore del divorzio tra mia madre e mio padre per trasferirsi?
La mia vita é già abbastanza complicata,e l'ultima cosa che voglio é cacciarmi nei guai anche a Pomezia. Ma me lo sento: questo non accadrà. Inizio a prepare le valigie,sperando di non scordarmi niente.
"Beh? Cos'é questa nuova abitudine di chiudersi sempre dentro?" Mi dice mia mamma,spalancando la porta.
"E che é questa vecchia abitudine di entrare senza chiedere il permesso?" Rispondo freddamente. Odio troppo quando mia mamma entra senza bussare,mi irrita ed é seccante.
"Ok la prossima volta busso,lo giuro."
"Beh,che volevi?"
Mia mamma esita per un momento,so che vuole dirmi qualcosa ma che non ne ha il coraggio,la conosco troppo bene.
"Niente..solo..così.." dice aprendo la finestra.
"Mamma che vuoi? Dimmelo perfavore."
"Niente Marge..é solo che finché non inizi ad andare a scuola non mi sento bene..non vorrei ti capitassero altri bulli com-"
La interrompo. Non voglio assolutamente che parli di loro.
"Mamma,perfavore non parlare mai più di loro. E comunque te l'ho già detto! Non saró più lo zimbello della scuola e giuro che se qualcuno osa mettermi le mani addosso,reagiró" Rispondo velocemente senza prendere respiro. Voglio che queste parole escano immediatamente dalla mia bocca.
"Okay,hai ragione. Allora si va domani!" Esulta mia mamma.
"Si va domani".
Ho appena finito di preparare le mie valigie. Anche se sono solo le otto e mezza della sera,voglio andare a dormire per essere pronta e riposata per domani. Quindi mi imbocco nelle coperte e appena sto per addormentarmi sento il telefono squillare. Oh no,é di nuovo mio padre.
"Ciao figliola! Volevo chiederti come stai?" Dice con voce profonda e roca,lo so: ha bevuto un'altra volta.
"Pà io sto bene. Pensa piuttosto a te stesso e a perché tu e mamma avete divorziato. Ma non ti senti male con la coscienza? Pà lo riconosco dalla tua voce che sei ubriaco,non sono stupida." Okay,forse stavolta ci sono andata pesante con le parole.
"Margaret,non osare più parlarmi così! Sono sempre e comunque tuo padre." Urla mio padre al telefono.
"Okay,pà. Intanto smaltisci la sbornia che tanto domani non ti ricorderai neanche più di sta telefonata,buona notte." Attacco. Il divorzio tra i miei é stato per me molto difficile da superare...sopratutto quando scoprii che mio padre era un alcolizzato,che si drogava e che cosa ancor più peggiore..aveva tradito la mamma. Da allora cerca sempre di chiedermi scusa attraverso il cellulare,ma non ha mai trovato il coraggio di venire a dirmelo in faccia,vigliacco. Finalmente posso dormire in pace,chissà domani cosa mi aspetta.
Spazio autrice :
Ciao a tutti ragazzi! Io sono Martina e ho 12 anni. Spero che questa storia vi piacerà e sopratutto commentate in tanti daii! Vi piace come inizio? Beh domani la nostra Margaret incontrerà il nostro amato Mirko! Piccola anticipazione già intuibile dal racconto. Questa storia la continueró per tanto tempo ancora,ma vi avverto che é la mia prima storia. Quindi se trovate errori grammaticali potete tranquillamente avvisarmi! Ciao ciao:)

Bad Boy.||Mirko Trovato.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora