Cap.6

2.3K 124 11
                                    

Ma perché? Perché proprio a me? Cosa ho fatto io di male per meritarmi una così grande sofferenza? Sono distrutta. Le gambe cedono dal dolore e l'unica cosa che posso fare adesso é piangere su una fottuta panchina.

POV DI MIRKO.

“Ascoltami bene Mirko. Tu a quella non le spieghi proprio un bel cazzo okay?!” Urla freneticamente Maya.
“Sì invece!” Le grido in risposta,andando verso la porta e aprendo quasi la maniglia,quando lei mi prende per un braccio e mi strattona giù a terra.
“Lo vedi questo? Se vuoi che tu e la tua amata Marge rimarrete vivi e vegeti,stalle il più lontano possibile, non parlarle neanche okay?!” Dice Maya sventolandomi un coltello.
Le sue minaccie non mi fanno paura.
“Maya tu sei una fottuta psiscopatica! Ti rendi conto di quello che hai fatto?! Mi hai fatto perdere la ragazza che amavo più di tutte,quella che amavo veramente! Adesso lei penserà che la sto soltando prendendo in giro,cosa non vera perché io la amo più di qualunque altra persona al mondo! E capisco che tu sia gelosa,ma questo non ti giustifica a drogarmi,ad obbligarmi a pomiciare con te alla vista di Marge e per di più minacciarmi con un coltello puntato alla gola di non dirle niente! Ti sei fottuta il cervello?! Ti credevo troia,ma non anche psicopatica!” Le urlo. Questa volta gliele ho cantate. Lei rimane a bocca aperta e fa un mezzo sorrisetto.
“Allora Mirketto non ci siamo capiti bene? Io odio Marge. Non devi dirle assolutamente niente di questo. E dato che mi vedi più psicopatica e furiosa di qualunque altro,sarà meglio che le stai lontano se ti vuoi salvare la pelle!” Dice baciandomi e sbottonandomi i bottoni della camicia,ma io la fermo. Sembra così tanto satana in persona,che mi limito ad obbedire seriamente alle sue minacce.
“E bravo il mio funghetto. Io ora vado. A proposito...quand'é che mi fai un altro dei tuoi fantastici ditalini?” Chiede senza vergogna.
“Maya,ora basta.” Le dico. Lei mi rivolge uno sguardo neutro e chiude la porta.
Ma in che casino mi sono andato a cacciare?
Marge non è affatto il problema,anzi sembra un dono venuto dal cielo per rendermi la vita migliore. Ma ovviamente c'é Maya che me lo rovinerà. Ecco chi é il problema.
Maya.
Maya fa parte del mio passato...e vorrei cancellarla per sempre dalla mia vita. Ma non posso. Non oso neanche immaginare come sta Marge adesso. Lei é una ragazza sensibile e fragile,non vorrei facesse cazzate. Ma l''ho appena fatta io la cazzata. Ho detto di sì alle minacce di quella psicopatica,e ora mi ritrovo qui a piangermi addosso. Le lacrime non smettono più di scendere.

POV DI MARGARET.

Mi precipito a casa. Mia mamma mi vede piangere a dirotto e subito mi viene incontro.
“Oh dio Marge tutto apposto?” Dice mia mamma.
“Sì mamma,sto bene. Ora scusa ma vorrei riposare.” Le dico piangendo.
“Va bene...” Dice mia mamma chiedendosi perché piango.
Corro in fretta e in furia le scale,entro nella mia camera e sbatto la porta. Non mi ero mai sentita così crollarmi il mondo addosso. É ovvio che mi stava solo prendendo in giro. Ma perché allora mi ha parlato dei braccialetti rossi? Di vale? Di quel dipinto? E perché mi aveva detto tutte quelle cose? Forse solo per farmi soffrire.
Maya aveva ragione.
Io non conoscevo bene Mirko,ma ora sì. Devo assolutamente togliermelo dalla testa. É Maya la ragazza giusta per lui,non io.
Siamo troppo diversi.
L'ora di cena é anche passata e io mi ritrovavo ancora lì a pensarlo.
Decido quindi di scendere giù a farmi un panino. Mia madre non c'é,sarà andata a fare la spesa come sua abitudine...meglio così.
Mentre mangio pensavo a tutte quelle promesse che mi ero fatta prima di trasferirmi a Pomezia.
Nessuno cambierà mai il mio look.
Non mi farò mai più prendere in giro da nessuno,se capiterà reagiró.
Non mi caccieró nei guai a Pomezia.
E ora cosa sto facendo? Tutte queste promesse le ho mantenute?

NO.

Decido di mettere fine a questi pensieri ma non la smetto più di piangere. É da due ore che piango ed ho un mal di testa atroce. Basta,io vado a dormire,é tutto quello che posso fare.
Mi rimbocco le coperte alle 9 e mezza della sera,e dopo tre ore mi ritrovo ancora sotto le coperte a pensare e ripensare a quei due ragazzi che pomiciavano. Più ci penso più mi viene da piangere. Mi ricordo quando ci siamo scattati quel selfie vicino a quel leone. Accendo il cellulare e lo guardo.
Tutto ció che so fare ora é piangere. Le lacrime iniziano a scendere come non mai. Il mascara cola,la matita anche. Le lacrime salate bagnano la mia bocca,i capelli confusionari e spengo il cellulare. Domani non posso andare a scuola,sto troppo male. Mi inventeró una scusa,faró finta di essere ammalata. Tanto domani non penso faró altro tranne che stare a letto a piangere. Tutti questi pensieri mi offuscano la mente e la sveglia suona.
“Marge..sei sveglia? Dai,devi andare a scuola!” Mi " sveglia" mia madre.
“Mhm..no mamma. Oggi sto a casa,ho 38 di febbre.” Mento.
“Okay...sei sicura?” Chiede mia mamma insospettita.
“Sì.” Rispondo. Sento la porta chiudersi lentamente. Mi alzo dal letto cautamente,sono pronta a buttare fuori altra acqua.
Mi metto le mani fra i capelli e le lacrime scendono e scendono all'infinità.
Perché non smettono?

Bad Boy.||Mirko Trovato.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora