Cap.9

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POV DI MIRKO.
Le sirene dell'ambulanza si sentivano anche da lontano,le luci blu lampeggianti si riuscivano a intravedere. Quei minuti o forse secondi,sembravano interminabili anche se l'ambulanza era vicinissima a noi. I dottori scesero immediatamente dall'ambulanza per venire in soccorso di Margaret.
Prima le fecero dei massaggi cardiaci e anche la respirazione bocca a bocca...ma non funzionó e quindi la misero su una fottutissima barella e se la portarono in ambulanza. Non potevo lasciarla lì.
“Scusi,perfavore mi lasci salire sull'ambulanza!” Supplicai la donna.
“Chi é lei?” Chiese.
“Io..sono il suo fidanzato!” Dissi. Non potevo dirle che ero il ragazzo che lei amava ma che l'ha "tradita" con una puttana.
“E va bene..” Disse la donna. La faccia della mamma di Margaret era sconvolta.
“Io sono la madre! Penso che sarei io la prima che ha il diritto di stare vicino a mia figlia!” Urla sua madre.
“Non si preuccupi signora,faremo salire tutti e due,ora peró dobbiamo sbrigarci.” Ci dice.
Saliamo sull'ambulanza,io sti vicino alla barella. La mamma di Margaret é disperata,non ce l'ha fa a guardarla,le viene troppo da piangere. A me invece,mi viene troppo da darmi i cazzotti in faccia da solo...non posso fare altro che guardarla svenuta lì.
Lo so che mi ama.
So che sente la mia presenza in qualche modo.
Il suo viso bellissimo bagnato dalle lacrime...e i suoi capelli legati in una coda un po' scombinata...le accarezzo dolcemente il viso e i capelli...
Quanto si puó amare una persona?
L'ambulanza si ferma.
Subito arrivano i medici che la portano via.
Io rimango lì a guardarla da lontano finché le lacrime non bagnano il mio viso.
“Ehi ragazzo,andiamo!” Mi dice un'infermiera.
Quindi mi dirigo fuori dall'ambulanza,aiutando anche la madre che sembra non farcela più. Corriamo dentro all'ospedale.
Mentre sto per entrare,vedo le entrare blu con alcune strisce arancioni e gialle.
La stessa entrata di quell'ospedale.
Più entró lì dentro più la mia mente mi porta un sacco di ricordi.
Gli stessi letti,le stesse stanze...
Qualcosa mi dice che qua dentro ci sono stato,ma molti anni fa...non riesco a ricordare esattamente.
“Scusate,voi non potete entrare.” Ci dici gentilmente una dottoressa.
“Ma..ma che gli fate?” Chiede preuccupata sua mamma.
“Nulla per ora signora,dobbiamo solo capire com'é caduta e che cosa ha esattamente.” Dice.
Sua mamma si siede su una sedia in sala d'aspetto,io non posso fare altro che starle lì vicino.
“Tu...sei veramente il ragazzo di Margaret?” Mi chiede sua mamma,asciugandosi le lacrime agli occhi.
“Ehm..sì..diciamo di sì.” Le dico. In realtà vorrei tanto esserlo. Sua mamma mi guarda ed esita per un momento,come se vorrebbe dirmi qualcosa.,
“Grazie.” Mi dice lei appoggiando la sua mano sopra la mia.
“Per cosa?” Le chiedo.
“Per esserti accorto di Margaret,io chissà quando me ne sarei accorta,di solito sotto la finestra di camera sua non ci vado quasi mai...” dice piangendo.
“Sono proprio una madre terribile.” Dice piangendo di più.
“No,non é vero signora...lei farebbe qualsiasi cosa per Margaret,lo so. Pensi che...la mia non c'è più.” Dico abbassando lo sguardo. Lei mi guarda per un momento.
“S-scusa,non volevo...” Dice piangendo.
“Non si preuccupi.” La rassicuro. Ci stringiamo in un forte abbraccio.

POV DI MARGARET.

Dove mi trovo?
Mi risveglio da un sonno che sembrava eterno,eppure ora mi ritrovo qui seduta su alcune collinette.
É vuoto.
Non c'é nessuno. Questo posto mi fa ricordare una persona...
Perché sono qua?
Guardando giù in fondo,vedo uno sgabuzzino.
Quello sgabuzzino.
Ora mi ricordo tutto. Non so perché esattemente io sia qui,non so neanche come ci sono arrivata,ma capisco che non sono sulla terra in questo momento.
Ma non voglio che mi riportino indietro,non sono felice.
Voglio andarmene per sempre.
Quindi mi alzo e con le lacrime che mi bagnano il viso corro verso lo sgabuzzino e lo apro.

POV DI MIRKO.

“Dottore possiamo entrare?” Chiedo.
“No,ora proprio no! É in arresto cardiaco!” Urla il dottore disperato. Possiamo sentire il suono dell'arresto cardiaco,possiamo anche vedere il dottore che cerca disperatamente di rianimarla,ma il suono continua a sentirsi.
Le lacrime iniziano a scendere.
Sua mamma si siede a un tavolino e inizia a piangere disperatamente,mentre io mi siedo e inizio a pensare a tutti i bei momenti che avevamo passato assieme.
Mi metto le mani tra i capelli e inizio a piangere disperatamente...
Sono un ragazzo incasinato,ho mandato a puttane la vita della ragazza che amo di più,come posso pensare di accettare una cosa del genere?
Mi alzo e corro verso la porta,aprendola ma ovviamente un'infermiera mi ferma.
“No,perfavore. La ragazza non si é risvegliata,ma é ritornata fra noi.” Mi dice l'infermiera sorridendomi.
Sua mamma si alza sorridendo e abbracciandomi.
Il dottore esce dalla porta,e ci rassicura che sta bene.
“Ma questo cosa potrebbe significare? In casi come questi che si fa?” Chiede la mamma.
“Non voglio farvi preuccupare,ma se entro almeno un giorno non si sveglia,potrebbe non farcela.” Ci dice il dottore.
Non mi resta altro che sperare e...aspettare.

Bad Boy.||Mirko Trovato.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora