Cap.12

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-vorrei tanto che mi dicesse che mi ama e che vuole stare con me,ma so che questo non accadrà e mi sono preparata ad una delusione mortale.-
Era questo quello a cui pensavo mentre mi incamminavo verso casa sua.
L'ansia sale una volta arrivata al suo campanello e a suonarlo.
“Chi é?” Mi risponde una voce citofonata.
“Sono Margaret!” Dico vicino al citofono contenta.
Il cancello si apre ed io entro una bella casa.
É grandissima.
Il giardino é pieno di fiori,erbette qua e là,é veramente stupendo.
Da lontano intravedo una porta,quindi corro verso quella direzione e una volta arrivata aspetto che qualcuno mi apri.
“Buondì!” Mi saluta Mirko da vero gentiluomo aprendomi la porta di casa come se fossi una principessa. Amo questo suo lato del carattere.
“Dopo quello che mi hai fatto,potevi anche non salutarmi o sbattermi la porta in faccia,ci sono abituata ormai.” Dico le ultime parole facendo un sospirone. Ho deciso di essere fredda e indifferente,comunque sono arrabbiata con lui anche se lo amo,e sicuramente non mi comporteró come un'amica di sempre.
“Dimmi di che cosa dovevi parlarmi,Mirko.” Gli dico senza neanche guardarlo in faccia.
Lui esita per un momento.
“Anche tu avevi da dirmi qualcosa.” Mi dice col suo tono di voce sexy.
Io mi giro e abbasso gli occhiali da sole,come una vera snob..quello che non vorrei assolutamente essere ora con lui.
“Esattamente,quindi se non ti dispiace...” Dico facendo cenno al salotto,cosicché potevamo sederci e parlare.
“Marge,saliamo in camera.” Mi sorride lui conducendomi per le scale.
Arriviamo alla porta della sua stanza e lui la apre lentamente.
“Benvenuta.” Mi accoglie nella sua camera sempre facendo quel gesto da gentiluomo.
“Senti,non sono venuta qui per scoparti. Evita questi gesti falsi da gentiluomo e veniamo al dunque.” Dico. Seriamente,non mi riconosco più.
“Marge ma che cazzo ti é preso? Cos'é,il coma ti ha dato al cervello?!” Mi grida lui in faccia.
Ha ragione.
Ma chi é lui per dirmi certe cose.
Non voglio che le lacrime inizino a scendere,non ora perfavore.
Mi giro,anche io sono pronta ad urlargli in faccia.
“Ah e perché te?! A te cos'é che ti ha dato al cervello? Nulla! Perché sei nato così! E sai che ti dico?! Sei un coglione! Mi hai presa per il culo per tutto questo tempo,e io che come una stupida ho sprecato tempo per venire anche qua! Lo sai che ti dico?! Io me ne vado!” Gli urlo in faccia correndo verso la porta della camera con le lacrime che scendono a dirotto.
Quando sto per aprire la maniglia,una mano mi prende il braccio e mi strattona sul muro.
“Lasciami Mirko!” Grido dimenandomi al muro senza alcun risultato,dato che le sue braccia mi tengono ferma.
“Ascoltami Marge ti prego. Non voglio parlare con te per prenderti in giro,é importante,non serve a niente dimenarsi sul muro.”
Dice lui. Improvvisamente mi calmo solo al suono della sua voce calma e roca.
Lui mi lascia delicatamente le braccia,e mi conduce sul suo letto per poi sederci sopra.
“Volevo chiederti scusa.” Diciamo tutti e due all'unisono. Lui sorride io non posso fare a meno di smorzare una risata.
“Vai prima te.” Mi sorride lui.
“Okaay...ehm...mia mamma mi ha detto che tu sei stato per tutto il tempo in ospedale e..che tu le hai detto che eravamo fidanzati..e..io volevo chiarimenti...e volevo chiederti scusa per come mi sono comportata oggi..” Dico imbarazzata.

“Sì lo so che non siamo fidanzati,ho detto una balla.” Dice lui facendo spallucce.
“E tu su tutto quello che ti ho detto ti concentri solo su questo?” Gli chiedo un po' delusa.
“Marge,ora mi devi ascoltare attentamente.” Mi dice guardandomi negli occhi.
Io annuisco.
“Quando..hai aperto quello sbaguzzino e..hai visto me e Maya pomiciare-”
“Arriva al dunque perfavore.” Dico interrompendolo. Quel ricordo fa un male atroce.
“Non lo volevo fare veramente...vedi,Maya in qualche modo si é vendicata di te...perchè lei mi ha drogato e mi ha obbligato a pomiciare con lei,quando mi sono risvegliato e ti ho visto ho avuto un momento di confusione e poi ho capito tutto. Quando te ne sei andata,Maya mi ha minacciato con un coltello alla gola dicendomi che se te lo dicevo l'avremmo passata grossa sia io che te,quindi mi sono preuccupato perché non venivi più a scuola e una mattina cercandoti a casa ti ho trovata svenuta sotto la tua finestra. Tua mamma ha chiamato l'ambulanza e quando ti sei risvegliata volevo dirti tutto questo ma i dottori dicevano che non potevamo vederci. Ecco perché dovevo dirtelo al più presto.” Si interrompe un attimo. Tutta questa storia é assurda.
“Vedi,lo so che non mi crederai mai..ma-” Io lo interrompo.
“Ascoltami Mirko,se vuoi dirmi che per tutto quel tempo mi hai presa per il culo bastava dirmelo in faccia,non c'era bisogno di inventarsi tutta questa storiella addossando la colpa a Maya.” Dico io.
“Marge,te lo giuro é la verità. Tu non conosci Maya come la conosco io! E-”
“Sì. Peccato che io non conoscevo neanche te come ti conosceva lei. Ora dovrei andare.” Dico. Ma appena mi alzo dal letto lui mi prende la mano e la mette sopra la sua.
“Marge,immaginavo che non mi avresti creduto,e lo so. É una storia complicata anche per me. Lo so che tu non avresti mai immaginato che Maya arrivasse a tal punto e nemmeno io sinceramente. Ok sì. La conosco da tanto tempo e siamo stati anche fidanzati in passato,ma da quando ti ho vista su quell'autobus mi é sembrato di conoscerti da sempre. Quando sei salita su quell'autobus ho fatto lo scontroso perché avevo paura che tu potessi farmi troppo male,e quando ti sei seduta vicino a me ho provato una scarica di qualcosa che non so nemmeno io cosa sia stato. E ti chiedo scusa per tutte le volte in cui sono stato arrogante,scontroso e maleducato con te. Ti chiedo scusa per averti fatta soffrire e sopratutto per quello che é accaduto pochissimo tempo fa. Te lo giuro Marge. É stata Maya a fare tutto. Mi ha drogato senza che io mi accorgessi di quello che stavo facendo e quando te ne sei andata mi ha obbligato minacciandomi con un coltello di non dirti niente altrimenti l'avremmo passata grossa. Te lo giuro che volevo dirtelo al più presto ma non sapevo come...peró adesso te l'ho detto. E sai perchè?

Perché ti amo.

Sì,perché ti amo Marge. Sei la prima ragazza che mi fa dire tutto questo,che mi fa provare tutte queste senzazioni stupende che nessuna mi ha mai fatto provare. Sì. Perché tu sei unica e l'unica che riesce a farmi felice,e non sai quanto male mi ha fatto vederti in coma per colpa mia. Un male straziante.
Non devi vergognarti di apparire,
Sei bellissima.
Lo so che a volte pensi che sei una persona sbagliata. Ma non é così Marge. Non é così. Sono gli altri sbagliati,non tu. Gli altri sono sbagliati perché non pensano altro che al sesso,alla droga,prendono solo ed esclusivamente per il culo e non hanno sentimenti. Non riescono a percepirli. Queste sono le persone sbagliate,non tu.
Ti rendi conto che sei riuscita a tirare fuori il meglio di me?
Anche io ero una persona sbagliata e forse lo sono ancora un po'.
Marge non so come spiegarti che ti amo...” Le sue parole escono dalla bocca molto sciolte e io quasi non riesco a stargli al passo. Mi sembra tutto così surreale,non so cosa pensare. Mi guardava negli occhi mentre me lo diceva e luccicavano. Le sue parole mi rimbombano nella mente:
«si perché ti amo.»
Ha detto.
Appena lui sta per aprire bocca,senza neanche pensarci,mi spingo sopra di lui e lo bacio.
Quei baci mi mancavano.
La sua lingua cerca l'accesso nella mia bocca,e dopo vari suoi tentativi,decido di accettare.
Le nostre lingue si incrociano in un caldo e leggero movimento,abbastanza calmo.
Mi sembra che duri in eterno,talmente é bello.
Improvvisamente lui si stacca da me e mi guarda negli occhi sorridendo.
“Quanto mi sei mancata.” Mi dice baciandomi il collo mentre mi stendeva cautamente sopra il letto.
“Anche tu mi sei mancato.” Gli dico io con l'affanno una volta stesa completamente sopra il letto e con lui sopra di me.
Ad un tratto sento le sue mani grandi e rugose aggirarsi per la mia schiena,togliendomi da sopra la maglietta.
Io,non mi seppi controllare e gli sbottonai la camicia finché lui non rimase senza niente sul petto.
Un brivido mi oltrepassó la schiena e in fianchi,il tocco delle sue mani sopra ai miei fianchi é qualcosa di fantastico.
Cautamente arriva al bottone dei miei jeans e li apre facendoli scivolare giù per il mio corpo.
Allora io,per ricambiare,gli tolsi i panataloni cosicché lui rimase solo in boxer.
Solo allora mi accorsi della situazione.
Lui sopra di me,sdraiati sul suo letto,io solo in mutande e reggiseno e lui solo in boxer.
Decisi di lasciare andare questa occasione,lo amo troppo e mi é mancato troppo.
Ho bisogno di lui.
Dopo svariati baci sul collo,arriva all'allacciatura del mio reggiseno e lo toglie,facendolo scivolare su di me e poi togliendolo.
É il primo ragazzo che mi vede il seno e la cosa é abbastanza imbarazzante.
“Sei bellissima.” Mi dice lui sorridendomi.
“Sopratutto quando diventi rossa come un peperone!” Sghignazza lui divertito.
Prima massaggia delicatamente i miei seni,e poi cautamente sfiora il bordo delle mie mutande. Gli dissi che poteva farlo,ma solo una volta tolte mi resi veramente conto della situazione. Come cazzo mi faceva il cervello...ho solo 15 anni! E adesso come si fa?
Ero nel panico.
“Ehi piccola,non preuccuparti. Non essere terrorizzata,ci sono qui io.” Mi dice lui una volta disteso vicino a me,accarezzandomi i capelli.
“Ti faró sentire molto bene,piccola.”
“Piccola?!” Dissi sorpresa io.
“Sì. Tu sei la mia piccola.” Mi dice lui. É così dolce.
Senza neanche accorgermene,sento le sue dita massaggiarmi le mie parti intime. A primo impatto ero terrorizzata,ma dopo un po' iniziai a provare una senzazione strana.
É una bellissima senzazione.
Questa si dilungó fino a provocarmi un piacere e senza neanche accorgermene mi scappó un grido. Subito dopo mi misi una mano sulla bocca per paura che qualcuno ci avesse sentito.
“Tranquilla,non ci ha sentiti nessuno.” Mi tranquillizza Mirko stendendosi vicino a me.
C'é qualche momento di imbarazzo.
“Beh,come ti é sembrato?” Chiede lui.
“Ehm...” Non riesco a trovare le parole,sono molto imbarazzata.
“Non vergognarti.” Mi sussurra all'orecchio accarezzandomi i capelli.
“Bellissimo.” Dico io sorridendogli.
Mirko sorride e mi da un altro bacio sulla bocca.
“Non credi che...beh sì insomma,dopo quello che mi hai fatto..beh..ricambiare.” Dico arrossendo tantissimo.
“Non preuccuparti di questo adesso Marge.” Mi dice lui.
Ci guardiamo negli occhi per un momento. I suoi brillano e sono sicura anche i miei.
“E menomale che non eri venuta qui per scoparmi!” Mi dice lui ridendo.
“Quanto sei scemo.” Gli dico io ridendo e dandogli uno schiaffo sui ricci.
“Ti amo Margaret.”
“Ti amo Mirko.”

Bad Boy.||Mirko Trovato.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora