parte 4

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- Uhm...- disse Hari mentre si stava riprendendo.
- Come ti senti?- chiese Yato.
- Mi gira la testa, nulla di che.- rispose Hari. -Cosa... sì! Stavo facendo il bagno...- disse.
Yato era seduto alla poltrona vicino al letto e quando vide Hari alzarsi l'ho bloccò.
- Dovresti stare sdraiato. Hai fatto colazione?- chiese preoccupato.
- No!- rispose Hari.
Yato fece un respiro profondo, non riusciva a capire cosa avesse in mente quel ragazzo, essere sposato con un vampiro e non mangiare adeguatamente che ragazzino imprudente.
Yato aiutò Hari a vestirsi e poi lo prese tra le braccia e l'ho portò in cucina.
L'esposizione di Yato era severa sembra non accettare un rifiuto, anche se era capace di vestirsi da solo Yato non aveva la minima intenzione di lasciare fare a lui. Portarlo come una principessa era per il ragazzo imbarazzante e prima che potesse protestare erano già in cucina.
Vi era un vero o proprio banchetto, altro che colazione poteva fare pranzo e pure cena.
- Non voglio che sviene nuovamente, che ne dici se mangiamo insieme quello che ci va qui e usciamo al centro commerciale dopo?- chiese Yato.
- Va bene!- rispose, aveva fame e il suo stomaco cominciava a brontolare.
Yato prese le uova e le mise davanti a Hari che accettò per cortesia, un omelette non era il suo cibo preferito, ma mangiò senza proteste.
- Puoi... vorrei...- disse Yato, ma non gli sembrò il caso di continuare la frase in quel tono di voce.- Mi farebbe piacere se tu mi dicessi i tuoi gusti alimentari, ma non solo quelli, mi piacerebbe sapere cosa pensi e instaurare un rapporto con te.- disse Yato cercando di non sembrare autoritario.
- Sono solo il sostituto di mia sorella, non credo che ti interessi veramente.- rispose Hari andando direttamente al sodo.
- Questo può sembrare a te, ma io non penso a te come un sostituto. Ti voglio.- gli disse diretto quanto lui.
Hari rimase in silenzio con la bocca aperta tanto che il boccone che stava per mangiare cadde dalla forchetta.
- Ma sono cose da dire... in che senso... mi vuoi... mangiare... dissanguare...- disse Hari imbarazzato.
Yato fece un leggero sorriso e guardò il ragazzo.
-La prima sera che mi presentai a casa vostra... vi dissi che io non avevo preferenze su chi di voi sposare... be' non era vero.- cominciò a spiegare.- Mi sei piaciuto subito, poi ho sentito il profumo di sangue, era inebriante, credevo che fosse tua sorella... per questo ho accettato di sposarmi con lei... ma il sangue che ho sentito quel giorno non era suo... ieri ho avuto la conferma che eri tu. - disse - Mi sei piaciuto subito e ti voglio!- ammise Yato semplicemente.
Hari era turbato, ricordava cosa era successo qualcosa sera. Era caduto e sua sorella l'aveva medicato, aveva usato l'acqua ossigenata per disinfettare e il fazzoletto per fermare il sangue. Liana sicuramente si era sporcata con il suo sangue.
Hari era confuso, la più recente relazione sentimentale che aveva avuto era con un ragazzo di un'anno più grande, era durata una settimana e non erano andati oltre il bacio. Yato non stava semplicemente dicendo che desiderava solo il suo sangue, ma che lui era pronto al passo successivo...
- Non ho nessuna intenzione di usare la violenza, puoi stare tranquillo.- ammise sinceramente Yato.
- Stai leggendo i miei pensieri?- chiese il ragazzo turbato.
- Non esattamente.- rispose il vampiro.- Sei tu che li mandi a me.- precisò Yato.
Hari cercò di non pensare a nulla, si mise a mangiare non solo l'omelette ma anche la focaccia e della macedonia solo perché vi erano le fragole.
- Conosco una pasticceria che fa delle ottime torte alla fragola.- disse con un sorriso.
- Ti vieto assolutamente di leggere o sentire i miei pensieri, non è affatto rispettoso nei miei confronti.- l'ammonì Hari contrariato.
Yato fece una risata, non era certo sua intenzione penetrare i suoi pensieri, doveva essere lui a non mandare i suoi pensieri nella sua mente.
- Va bene.- rispose con un sorriso, sarebbe stato divertente la loro relazione.

Il sapore del sangue ♡in Corso♡Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora