parte 9 +16

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Prima di andare a cercare Liana, Yato era riuscito a convincere Hari ad andare in albergo. Il viaggio era stato faticoso. Hari si era sentito nuovamente male, nonostante non gli succhiasse il sangue Hari aveva dei momenti di debolezza e si addormentava subito.
Seduto sul letto Yato guardava Hari che dormiva in un sonno profondo, un sonno senza sogni...
Il petto gli faceva male sentiva un nodo alla gola e gli occhi che bruciavano.
- Ti amo, non voglio perderti... - disse piano tra le lacrime.
Il cuore del vampiro era in subuglio, non era semplicemente affezionato a Hari, lui era innamorato di Hari e desiderava solo lui, il suo corpo desiderava il giovane, desiderava baciare la sua bocca e sentire di essere amato da lui.
Desiderava essere in intimità con lui e condividere ogni aspetto della sua vita, desiderava solo il suo sangue e di nessun altro, ma non riusciva a rendere il suo morso piacevole al giovane. Desiderava vivere con lui, ma a causa sua la vita del ragazzo era in pericolo. Questo era un brutto colpo per lui e le lacrime bruciavano.
-Ohi! Perché piangi?- chiese Hari.
- Non sto piangendo!- si affrettò a dire asciugandosi le lacrime.
- Ho capito... sei triste perché è da due giorni che non assumi il mio sangue.- disse allargando la scollatura della maglietta.- Dai non essere triste.- gli disse offrendosi a lui.
Quello che stava succedendo era inaspettato per Yato, Hari gli stava concedendo il suo sangue di sua spontanea volontà, ma era completamente diverso da come gli altri si offrivano a lui.
- Meglio di no!- rispose aggiustando la maglietta.
- Non farti pregare... dai.- lo incoraggiò Hari. - Non ti perdonerò se prenderai il sangue della prima puttana che vedi e non il mio- ammise seriamente.
- Sei geloso?- chiede incuriosito.
- Certo, perché non dovrei esserlo? Ti sei sposato con me e ovvio che non voglio dividerti con le varie puttane che ci sono in giro.- ammise senza il minimo imbarazzo.
- Visto che siamo sposati e siamo in  un'albergo... che ne dici se rendiamo il mio morso un po' eccitante per entrambi?- chiese Yato pensando che questo bastasse a dissuadere il ragazzo.
Hari non disse nulla e si tolse la maglietta e la gettò sul pavimento.
- Ti prego...-
- Sì, l'ho so... non farmi male.- lo interruppe Yato.
- Sì, ma...-
- Solo baci e carezze, capito. Ma quando arriverà il giorno in cui faremmo...- ma Hari gli tappò la bocca.
- Non ora, accontentati di questo tipo di affetto.-
Per tutta risposta Yato posò le sue labbra su quelle del ragazzo, mentre Hari si lasciava divorare la bocca il giovane gli sbottonò  la  giacca.
Nella foga del momento Yato continuava a baciarlo  e strato dopo strato i vestiti cadevano in disordine sul pavimento.
Hari era seduto a cavalcioni sulle gambe di Yato, poteva sentire l'erezione di Yato contro di lui, ma non disse nulla e cercò di non pensare a quanto era pericolosamente vicino. Se Yato avesse voluto avrebbe potuto afferrarlo e costringerlo a sottomettersi, ma si fidava di lui e Hari continuò a lasciarsi baciare.
Il giovane ricambiava ogni bacio, Yato era felice e mantenere la sua parola era difficile, soprattutto perché sentiva che Hari era eccitato, ma il suo autocontrollo era invidiabile. Yato cercava di resistere alla tentazione di sdraiarlo e penetrare il suo amato. Il cervello era completamente annebbiato dalla smania del sesso e il suo cuore batteva forte, ma sapeva che se avesse ceduto al richiamo dell'istinto avrebbe perso il suo amato.
Le carezze erano gentili ma possessive sentiva le unghie di Yato sulla sua pelle, nonostante fossero corte era piacevole sentire le sue unghie.
La bocca di Hari baciava la pelle del collo di Yato.
- Fatti amare solo un poco di più...- disse Yato.
Il giovane fece un sorriso e Yato cercò di fare sdraiare Hari, ma non ci riuscì a meno che non usasse la forza. Un ragazzino di sedici anni dettava le regole e Yato non poteva fare altro che ubbidire. Hari si alzò.
-Sdraiati!- gli ordinò il giovane.
Yato non si fece ripetere una seconda volta. Si sdraiò ubbidiente e Hari si mise a cavalcioni su di lui. L'erezione di Yato era vicino al suo sedere e  desiderava che lo penetrasse, ma sua sorella era un chiodo fisso che non riusciva a superare e per causa sua non riusciva a godersi appieno quelle attenzioni.
Yato rimase fermo, forse Hari aveva cambiato idea... ma non fu così... gli baciava il collo e finì nelle spalle, gli accarezzò le braccia e baciava il braccio e l'incavo dell'ascella. I polpastrelli di Hari accarezavano la pelle con delicatezza, tutto quello sembrava una tortura bella e buona.
-Io non resisto più.- disse Yato.
- Ti prego no!- esclamò Hari. - Ti prometto che dopo ti lascerò fare ciò che vuoi di me!- disse Hari pensando che questo potesse bastare.
-Quando arriverà questo momento?- chiese frustrato.
-Presto!- disse Hari. -Non ora, ti prego... perfavore...- disse Hari.
Yato non riuscì a resistere alle sue parole, gli occhi di Hari erano piene di lacrime e  questo ferì il cuore del vampiro.
- Quando sarà il momento ti farai amare da me e non aspettarti molta gentilezza da parte mia.-  l'avertì.
Yato si mise seduto le sue mani erano nel sedere di Hari e lo palpava con forza.  I gesti di Yato si fecero più violenti, sentiva le mani di Yato su di lui con forza e non smetteva di palpare e tastare il suo corpo, non che gli dispiaceva sentire la prepotenza di Yato, ma Hari sembrava che Yato volesse dargli  un'anticipo di ciò che sarebbe successo "dopo ".
Yato baciò il collo di Hari con delicatezza tanto da fare il solletico, i canini diventavano lunghi e affilati e Yato non potendo avere altro piacere graffiò un punto del collo. Non desiderava far sentire male il giovane e decise di non mordere in profondità, solo un graffio, solo per far contento Hari, ma anche in quel modo il giovane sentiva dolore e non un bruciante senso di passione.
Perché non riusciva a dargli piacere? Che si trattasse della sua poca esperienza riguardante il sesso? Forse il problema non era Hari, ma lui?
Da quanto si era sposato non aveva fatto più sesso con nessuno e non aveva neanche" toccato" il collo a nessuno.
Con il matrimonio aveva perso il suo tocco?

Il sapore del sangue ♡in Corso♡Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora