Il sapore del sangue ♡in Corso♡

parte 7 +16

Yato sentiva dentro di sé l'inquietudine.
Guardava Hari dormire, gli accarezzò il viso togliendo i capelli dal viso, aveva fatto piano per evitare di svegliare il ragazzo. Desiderava essere vicino a lui, ma gli aveva lasciato un po' di spazio per farlo dormire meglio.
Era una quasi sofferenza piacevole vedere Hari e non fare nulla. Più volte i suoi canini crebbero e più volte cercò di dominarsi. Sentiva la salivazione eccessiva e la deglutiva cercando di non pensare a quanto poteva essere appetitoso, si chiese se era etico entrare nella sua mente e inviargli pensieri per fargli sognare qualcosa deciso da lui. Non riuscendo a resistere alla tentazione entrò nella sua mente.
☆☆☆
- Vieni qui!- ordinò Hari - Il mare è bellissimo...-
Yato si voltò curioso di sapere chi ci fosse con lui. Un gatto. Yato rise divertito.
Hari vedendolo gli gettò le braccia al collo.
- Ti piace il mare?- chiese Yato.
-A chi non piace?- domandò Hari.
- Hari, io ti amo!- esclamò Yato per sapere che reazione avesse.
Hari fece un sorriso.
- Io amo le torte alla fragola.- rispose Hari.- Amo il mare... e amo mia sorella... lei ti ama...- disse con le lacrime agli occhi. - Liana è mia sorella non posso amarti... lei ti ama...- confessò Hari.
Il cielo si fece scuro e il mare svanì, al suo posto vi era un parco giochi.
Hari faceva segno con la mano a qualcuno ma a parte Yato non vi era nessuno. Hari corse verso di lui.
-Mi spingi sull'altalena...- disse Hari.
- Sì...- disse Yato.
-In alto... in alto in cielo...- disse Hari.
La sua risata era deliziosa e piena di vita.
-Hari, io ti amo, voglio te non tua sorella perché io amo te e con te che voglio stare.- ammise Yato.
Hari scese dall'altalena e mettendo le sue braccia attorno al collo di Yato e di sua spontanea volontà gli diede un semplice bacio sulle labbra.
- Mi piaci, ma non posso amarti... mia sorella non sarebbe felice...- disse Hari e andò via.
Yato lo trattiene affermando il polso.
- Io amo te, non tua sorella! Amo te- ribadì.
Hari era con le lacrime agli occhi.
- Perché non capisci...- disse Hari.- Lei ti ama, non posso tradire Liana.- protestò Hari. - Da quando la mamma è morta abbiamo pianto insieme... lei anche se ha solo tre anni più di me si comportava da sorella maggiore/mamma non posso tradirla.- spiegò Hari.
Yato poteva capire i sentimenti di Hari, ma era innamorato di lui e non di Liana.
-Hari, io voglio fare l'amore con te!- confessò Yato.
Hari si avvicinò timidamente e gli mise le mani intorno al collo.
- Sono vergine e fa male- gli disse alzandosi in punta di piedi per poter arrivare all'orecchio di Yato, ma anche così non ci arrivò.
-Per quello non c'è problema, ti fidi di me?- chiese Yato.
- Forse si... forse no... chi l'ho sa!- rispose Hari.
Yato rimase sorpreso e divertito. Aveva scoperto molte cose interessanti. Il fatto che Hari era legato a sua sorella, che gli pace il mare, i gatti e che fosse un ragazzo giocoso. Chissà quando si sarebbe mostrato nella realtà, ma i sogni non sempre rispecchiano la realtà.
☆☆☆
Yato aprì gli occhi e vide Hari coccolato vicino a lui che dormiva beatamente con un sorriso sulle labbra, era sicuramente felice per il fatto che lui avesse ribadito il suo amore per Hari. Ormai si stava facendo giorno e si alzò piano per non svegliare il giovane compagno che dormiva felicemente.
Aprì il frigo e prese le fragole le sistemò in un piatto e l'ho mise in un vassoio. Fece anche dei toast.
Delle braccia lo circondarono...
- Buongiorno!- disse Hari con la voce impastata dal sonno ma felice.
- Buongiorno a te, desideravo portarti la colazione a letto come i bravi mariti fanno per le mogli.- disse Yato.
- Allora sarà per la prossima volta.- disse mezzo addormentato.
Hari era ancora abbracciato e sembrava che non volesse lasciarlo.
- Se ti va di essere abbracciato almeno dammi la possibilità di voltarmi.- disse Yato.
-No, resta così, potrei vergognarmi e scappare via.- ammise Hari.
- Allora va bene così.- rispose.
Per i gusti di Yato Hari era scappato molte volte e desiderava ardentemente che il giovane mostrasse un po' d'affetto nei suoi confronti.
Sentiva Hari completamente appoggiato su di lui, sentiva il respiro caldo nella schiena nuda, sentiva il calore della pelle di Hari e sentiva il suo sesso cominciare ad indurirsi...
- Hari non voglio sforzarti, ma mi sto eccitando...- disse Yato.
- Uhuh... vediamo!- esclamò Hari.
- Mi stai prendendo in giro per caso?- chiese Yato dubbioso.
- No!-rispose senza esitazione. -Non è che non mi fido di te e semplicemente non mi sento pronto ad un passo di quel genere, ma se ti va di giocare...- disse Hari lasciando la frase a metà e liberandolo dal suo abbraccio.
Yato era felice di sentire quelle parole da lui e si voltò per baciare la bocca del suo amato, ma anziché farsi baciare, Hari preferì sbirciare nelle mutande di Yato.
-uhm... è bello grosso... - disse Hari allontanandosi per scappare via.
-E no piccolo tentatore...- disse Yato afferrando il braccio prima che fosse lontano.
- Ti darò solo un bacio e non mi farai nulla... mi lascerai andare via senza fare nulla...va bene?- chiese Hari.
Yato fece un respiro profondo di rassegnazione.
- Va bene per il momento, ma non sperare di cavartela solo con un bacio la prossima volta voglio qualcosa di più.- ammise Yato.
- Chiudi gli occhi e non toccarmi... vedi che hai promesso se non mi lasci andare via mi arrabbierò.- ammise Hari.
Yato chiuse gli occhi e mise le mani lungo i fianchi.
Hari fece un respiro profondo per prendere coraggio e inaspettatamente al contrario di ciò che pensava Yato... Hari si abbassò e sentì il respiro di Hari che si avvicinava alla sua erezione. Yato mise le mani sul tavolo per cercare di non prendere Hari, ciò che quel ragazzo stava facendo era oltre la sua immaginazione. Le labbra di Hari si avvicinarono al suo sesso, Yato ne poteva sentire la morbidezza delle labbra nel contatto che fu eccitante. Un bacio, un solo bacio nel punto in cui vi era il suo nomignolo.
Hari scappò via.
- Ciao io devo andare a scuola.- disse correndo via.