- Sono disgustoso...- disse Hari tra le braccia di Yato che lo portava in camera da letto.
-Cosa ti salta in mente, non dire sciocchezze. - gli rispose Yato.
Sentiva il cuore del ragazzo andare molto veloce e gemeva a causa della droga.
- Ho bisogno... di una... doccia...non voglio... sporcare il...nostro... letto...- cercò di parlare il giovane.
Non era facile per Hari quella situazione. Il suo corpo veniva scosso da tremiti di piacere, anche il minimo tocco era insopportabile. Si copriva la bocca con le mani per evitare di gemere, ma vedere l'espressione d'impotenza di Yato gli faceva male.
Yato non chiese spiegazioni ulteriori, poteva solo immaginare che strazio stesse provando Hari. Era un ragazzo speciale, era il suo ragazzo speciale. Il giovane non sopportava di essere stato toccato da altri e per questo motivo si sentiva sporco, anche lui non sopportava di sentire sulla pelle di Hari un'odore che non era il suo.
Con gentilezza Yato mise Hari nel box doccia, in quel momento rinpiangeva di non avere una vasca da bagno.
Hari era seduto non riusciva a stare al in piedi. Yato si spogliò e bagnò con l'acqua entrambi.
Il contatto con l'acqua anche se tiepida non fu affatto consolante per Hari che si gettò tra le braccia di Yato gemendo vicino al suo orecchio.
- Ti prego... aiutami...- disse Hari con voce strozzata dalle lacrime.
Nonostante fosse nella fase acuta, Hari cercava di non piegarsi agli effetti della droga.
Yato insaponò il corpo del ragazzo che si strusciava su di lui, infilò un dito nel suo corpo e vedendo l'espressione di piacere in Hari decise di dargli più piacere. Molto spesso Hari si metteva sdraiato gli piaceva guardare, accarezzare il suo viso e baciarlo, ma in quel momento particolare era Hari che decideva cosa fare per cercare di spogare la sua passione.
I baci e le carezze erano per Hari una tortura, desiderava essere solo afferrato per i fianchi. Si mise seduto nell'erezione di Yato e senza sentire il dolore di quella violenta entrata cominciò a muovere i fianchi in modo che il membro di Yato potesse entrare e uscire con forza e prepotenza, il dolore si trasformava in piacere, ma non gli piaceva affatto.
Non era il suo desiderio che piano piano si trasformava in un vero e proprio contatto fisico, ma qualcosa che andava contro di lui non si sentiva affatto di amare Yato, anzi sentiva che l'ho stesse sfruttando per un suo piacere personale.
Hari si abbandonò al suo petto ancora lontanamente dall'essere completamente esausto. Poteva sentire il suo cuore battere velocemente, ma i suoi gesti erano così diversi da solito. Quel ragazzino che era tra le sue braccia non era Hari...
- Mi trovi...-.
- Ti amo!- rispose Yato sapendo cosa volesse dire Hari - Non penso nulla di te, in questo momento sei costretto a fare ciò che fai- disse Yato accarezzando il viso del suo amato - Ti amo!- ribbadì pensando che questo potesse bastare.
Gli tolse i capelli bagnati da vicino gli occhi e il giovane che nonostante fosse venuto parecchie volte non era ancora soddisfatto si mise carponi dando a Yato la possibilità di condurre lui il nuovo round. Yato afferrò i fianchi di Hari e cominciò a spiegare il suo corpo con movimenti bruschi, era ciò che desiderava "quel ragazzo" , non si sarebbe mai azzardato a fare una cosa del genere ad Hari, si sentiva come se lo stesse violentando e non amando, ma cercò di non mostrare i suoi reali sentimenti al riguardo.
- Sai che dopo ti farà molto male?- chiese Yato. -Sto quasi per raggiungere il limite.- disse Yato stanco di doversi trattenere.
- Yato ti prego continua!- lo incitò, ma fu inutile.
Hari sentiva la violenza dei colpi che riceveva ed era ancora voglioso di contatto fisico, sembrava che il suo corpo desiderasse essere rotto in mille pezzi.
Yato si sentiva esausto era troppo violento e questo causava più sensazioni che alla fine pregiudicavano le sue prestazioni.
Hari sentì il Yato emettere un suono gutturale e si riversò all'interno del ragazzo.
Il liquido caldo e vischioso gli causò altro piacere, ma non era abbastanza per Hari che ancora si sentiva sporco e voglioso.
- Mordimi!- gli ordinò Hari.
- Cosa?- chiese Yato sconvolto.
Si sentiva stanco, non felice di ciò che aveva fatto, ma stanco desiderava solo mettersi abbracciato ad Hari e dormire.
- Ti ho chiesto di mordermi... qui nel petto...- disse indicando il punto deve si era formata la crosta - E qui sul braccio...- disse - Mordimi ora!- gli ordinò Hari imperioso.
Yato fece un respiro profondo, non gli andava di protestare perché anche lui non sopportava di sapere che i suoi fratelli avevano bevuto il sangue di Hari.
Cercò di morderlo con delicatezza, ma Hari sentì dolore, non era in grado di soddisfarlo senza lasciare il giovane senza fargli male.
- Piuttosto che avere la testa stordita dal piacere per un morso che non è il tuo... preferisco sentire dolore ma sapere che sei tu a mordermi...- gli disse Hari.
Yato si sentì invaso dalla gioia, adesso capiva!
Hari era speciale l'aveva capito subito e questo confermava il fatto che arrestava immobile perché era lui a volerlo. La passione che sentiva Hari non era mai stata effimera.
Il cuore di Yato smise di battere vedendo Hari svenuto. Gli effetti della droga erano finiti ma Yato si sentiva fremere non dalla passione ma dalla rabbia.
Sperava sinceramente che i suoi fratelli minori avessero capito che Hari apparteneva a lui e che l'avrebbe difeso da chiunque, ma quelli erano suo padre e anche se aveva provato a strangolarlo era pur sempre suo padre e quei due erano i suoi fratelli si sarebbe portato dietro per tutta la vita il senso di colpa che gli avrebbe causato uccidere i suoi familiari, ma era meglio perdere loro che perdere per sempre la persona che si amava.
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Il sapore del sangue ♡in Corso♡
Vampire"Stupida sorella maggiore dovresti esserci tu al mio posto" pensò Hari. .... - Ti ricordo che ho accettato un finto matriamonio!- esclamò Hari. - Questo matrimonio è tutto tranne che finto!- disse Yato. Hari e costretto a sposarsi al posto di sua so...