parte 10

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Yato si fece una doccia fredda per cercare di sbollire la passione che sentiva, non fu facile calmare il suo animo turbato tanto che per  un'attimo aveva pensato di darsi un po' di sollievo, ma poi rinunciò a fare una cosa così volgare.
Hari dormiva tranquillo era stanco per il viaggio e per ciò che "non" avevano fatto. Lo lasciò dormire tranquillo e gli scrisse un biglietto: ♡ Esco a comprare qualcosa da mangiare tu fai il bravo, aspetta il mio ritorno♡
Gli diede un delicato bacio sulla fronte e andò via prima di perdere nuovamente il controllo.
Le strade erano pieni di gente di ogni tipo. Erano appena le 19:30 quando entrò in una paninoteca.
- Buona sera due panini con hamburger e insalata.- ordinò Yato.
Cosa mangiavano i ragazzi di sedici anni?
Di Hari sapeva che amava le torte con fragole, ma per la sua anemia non andava molto bene mangiare solo dolci.
Non era un ragazzo schizzinoso o almeno non davanti a lui. I piatti che il cuoco preparava per loro erano raffinati per dei ragazzi, ma Hari non si lamentava.
Yato si accorse che non conosceva molto di lui, ma avrebbe rimediato. Si promise che avrebbe fatto conversazione con lui prima di saltare addosso al ragazzo.
Pagò i panini e si recò in pasticceria.
L'avrebbe corretto con un dolcetto con le fragole.
♡◇♡
Hari si svegliò.
- Yato!- chiamò Hari, ma non ebbe risposta.
Si alzò dal letto e vide il biglietto, ma non era l'unica cosa che aveva notato.
Il suo corpo era pieno di lividi e graffi. Yato gli aveva messo un cerotto sul collo. Sospirò pensando a cosa era capace di fare Yato, era veramente bello e passionale, ma lui non era pronto a consegnargli il suo corpo. Il suo cuore era di Yato, l'aveva amato dal primo istante che l'aveva visto. Aveva sentito un tuffo al cuore e quando sua sorella gli aveva detto che era il suo tipo, non disse nulla per non ferirla. Aveva rinunciato. In fondo la differenza di età che vi era tra loro era molto evidente.
L'acqua della doccia non era molto calda e sentire lo scroscio del getto d'acqua lo stava facendo rilassare un po' troppo, decise di finire di lavarsi prima di cadere.
Si guardò nello specchio era veramente cambiato il suo corpo, era dimagrito e vedere i lividi gli fece pensare che Yato era davvero passionale e che per poco non aveva ceduto alla passione del momento.
Domani doveva assolutamente parlare con sua sorella e chiedergli il motivo per cui aveva cambiato subito idea.
La porta del bagno si aprì.
-Per un'attimo ho avuto paura che fossi svenuto... ti ho chiamato...-
Hari glino gettò le braccia al collo.
-C'è qualcosa che non va?- domandò Yato preoccupato.
-No. Va tutto bene!- disse con tono calmo - Ammiravo i lividi... e mi sono perso nei pensieri e non ti sentito.- rispose Hari.
Yato prese tra le braccia Hari e lo depose nel letto, il suo cuore batteva forte e la passione si stava nuovamente facendo sentire.
- No... ti prego...- disse Hari che non credeva di riuscire a resistere.
-Perchè mi rifiuti? Non ti fidi di me? Pensi che potrei ferirti, farti del male o addirittura ucciderti?- chiese Yato. - Non sono abbastanza esperto per te?- chiese manifestando i suoi dubbi.
Hari fece un sorriso e mise le sue mani nelle guance del vampiro e le loro fronti erano appoggiate.
- Quando sei stupido!- disse con un sorriso e un tono gentile - Drovrei essere io a dirti che sono completamente inesperto in questo tipo di cose. Ti amo... ma non posso amarti.- si limitò a dire Hari.
Il vampiro invase la mente del compagno... pensava a sua sorella, si interrogava se lei aveva mai provato dei sentimenti per il suo futuro marito. Il cuore era in subbuglio e persino la sua mente era nella confusione più totale, da un pensiero passava subito ad un'altro, gli stava venendo il mal di testa.
- Perché non facciamo cena prima che si raffreddino i panini?- chiese Yato distraendo il suo compagno da tutti quei pensieri.
Si sedettero a mangiare uno di fronte all'altro parlando di quanto fossero buoni le cotolette di pollo e che oltre alle torte di fragole gli piacciono persino i biscotti al burro che faceva sua madre. Hari aprì il suo cuore a Yato e gli raccontò di sua madre che era solita preparare le torte alla fragole e di come lui anziché aiutare le mangiava.
Yato era incantato di sentire la voce di Hari alcune volte triste e poi allegro. Avrebbe voluto conoscerlo prima. Per poter stargli vicino nel momento in cui era morta sua madre.
Yato era interessato a ciò che lui diceva e si sentiva felice di aver qualcuno come lui, poter parlare di tutto senza pensare a cosa pensassero di lui.

Il sapore del sangue ♡in Corso♡Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora