parte 14 +18

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Yato si svegliò con un terribile mal di testa e stava dormendo accucciato nel pavimento con Hari che sembrava soffrire per il modo in cui veniva stretto. Non ricordava molto tranne che in preda agli effetti dell'alcol... Yato guardò Hari con attenzione, sperava di non avergli fatto qualcosa di male. Quando si ubriaca il suo istinto di predatore usciva  fuori violentemente, sembra tutto a posto. I vestiti erano integrati e il ragazzo sembrava  essere tranquillo. Cominciò a testarlo per vedere se aveva qualcosa di rotto.
- Che fai?- disse Hari - Lascimi dormire ancora un po'.- disse con voce impastata dal sonno.
- Non sarebbe meglio dormire sul letto?- chiese Yato senza un particolare tono.
-Questo dovresti dirmelo tu... prima mi dici che mi ami e poi come se nulla fosse minacci di uccidermi e un secondo dopo ti addormenti costringendomi a dormire sul pavimento...- disse Hari con gli occhi socchiusi e le voce arrabbiata.
-Ti chiedo scusa, non ti farei mai del male.- ammise Yato costernato. -Ero ubriaco, la maggiorparte delle volte...- si interruppe.
Yato si zittì pensando che non fosse una buona idea dire che durante gli effetti dell'alcol era pericoloso stargli vicino.
- Perdi il controllo!- afferrò Hari- Sì! L'ho notato!- ammise Hari.
Yato adagiò il giovane sul letto e con un bacio sulla guancia stava andando via. Hari trattenne Yato.
-Che fai scappi, dovresti farti perdonare.- gli disse con gli occhi chiusi.
Yato aveva intenzione di prendere un'aspirina per il mal di testa, ma se avesse lasciato Hari da solo ebbe la sensazione che il loro rapporto si sarebbe incrinato.
Yato si coricò sul letto e strinse a sé il compagno che si lasciava abbracciare. Hari era ancora con gli occhi chiusi, ma la sua espressione era rilassata, tutto il contrario di Yato che sentiva una sensazione di ristrettezza su una certa parte del suo corpo.
-Ti va del sesso mattutino...- lasciando ad Hari la decisione.
Per tutta risposta il ragazzo circondò le sue braccia intorno al collo di Yato. E aprendo gli occhi sbottonò la camicia di Yato accarezzandogli il petto liscio. Amava quella sensazione di freddo nella sue mani calde. Yato tolse la maglietta di Hari e  con un sorriso gli sfilò i pantaloni, anche se il giovane non era molto eccitato.
Yato cominciò a baciare il collo del ragazzo. Piccoli e leggeri baci sul collo che per un'attimo riscoprono di far uscire i canini di Yato.
Hari rimaneva sdraiato e si concedeva alle sapienti mani del marito, desiderava solo essere coccolato e vezzegiato. Il giovane chiuse gli occhi sentendo i baci di Yato sempre più ardenti, il suo corpo nudo era in preda agli spasmi del piacere.
Hari cominciò a strusciarsi sul corpo nudo e possente di Yato che sorrideva divertito oltre che eccitato. Il giovane si sedette sull'addome del vampiro e si lasciava invadere la bocca mentre le mani di Yato palpavano il sedere di Hari che sembrava cercare una sensazione più forte. Yato baciandolo invase il suo corpo con un movimento veloce. Hari sgranò gli occhi e prima che potesse gridare Yato gli tappò la bocca con un bacio.
Sentirsi invadente in quel modo brusco gli causò dolore, ma piano piano il dolore lasciò spazio al piacere e prima che potesse rendersi conto cavalcava l'erezione di Yato con profonda determinazione a ricevere più piacere.
Sentire Hari che si lasciava andare al piacere lo riempiva di orgoglio.
- Ti amo- disse Hari.
Yato aiutò Hari a continuare le spinte perché ormai era stanco. Il giovane impresa al piacere aveva sporcato i loro corpi, mentre Yato cercava di trattenersi per dargli maggior piacere. Hari era stremato e il vampiro non riusciva più a trattenersi. Il calore del seme di Yato che invadeva l'interno del suo corpo gli causò una nuova ondata di piacere.
Entrambi ormai esausti si lasciano andare ai baci più dolci e meno passionali, erano stanchi e felici di stare insieme.

Il sapore del sangue ♡in Corso♡Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora