The Wrong Witch

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Quando mi suona il telefono mi sveglio. Mi guardo intorno e Peter non è a letto.

Prendo il cellulare e vedo che mamma mi ha mandato un messaggio.

-Andiamo a fare shopping...fatti trovare nella hole alle 09:30 massimo

ok-

Sono già le nove quindi devo sbrigarmi. Fuori piove quindi opto per dei jeans neri e un top bianco con le maniche che coprivano le spalle e arricciato ai fianchi.

Mamma è già là. Ha un completo bianco e degli occhiali da sole.

«Ma sta piovendo...a che servono gli occhiali da sole?»chiedo

«Gli occhiali da sole sono un'accessorio, utile o no...tieni l'ombrello»dice passandomi un ombrello nero e usciamo.

Saliamo nell'auto di mamma. È una Lamborghini nera bianca, gli interni della macchina variavano tra il rosa pastello e il bianco. Un'auto perfetta per non farsi notare!

Entriamo da Dior, Gucci, Prada, Moschino e Versace.

Dopo un po' di shopping torniamo in Hotel e ha appena smesso di piovere.

"Vado in camera" dico a mamma prendendo le mie buste

"Ci sentiamo dopo tesoro" mi sorride mamma

Peter è tornato. «Ti va di fare una passeggiata?» chiedo a Peter.

«Certo»mi risponde, prende il cappotto e usciamo. Camminiamo per un pó nei dintorni dell'Hotel parlando del più e del meno fino a quando, stanchi, iniziammo a tornare in Hotel.

Dopo esserci sistemarti sentiamo bussare e Peter ca ad aprire «Signora Stark»dice facendo entrare mia mamma

«Che c'è?»chiedo a mamma. Sono buttata a letto con il telefono tra le mani.

«Domani mattina io e papà partiamo. Tu e Peter resterete qui con Wanda» mi dice

«Ma...dovrò stare in Hotel per sempre? e poi dove sono le mie cose? i miei vestiti sono solo un quarto e ho solo una borsa!» inizio a lamentarmi alzandomi dal letto.

«I tuoi vestiti sono ancora a New e tranne qualcuno che è nella villetta a Londra, dove andrai a stare per questi due giorni»

Senza nemmeno bussare entra anche papà. Li saluto abbracciandoli «mi mancherete»dico. Mi danno un bacio sulla fronte e se ne vanno.

"Io vado a letto" informo a Peter, metto il pigiama senza andare in bagno, dove invece si ci chiude lui aspettando che io finisco.

"Buonanotte" gli dico dandogli un bacio sulla guancia.

L'indomani mattina lasciamo l'hotel per le dieci. Peter aveva già preparato le valige mentre io dormivo e ha preso anche delle minisize di sapone per le mani, molto utile e introvabile.

Wanda ci aspettava fuori, dopo aver sistemato i bagagli nella sua auto ci porta in una villa. È enorme.

Il piano di sotto è occupato da un salotto, sala da pranzo, cucina e anche una sala da ballo.

A che serve una sala da ballo?

All'ingresso ci sono delle scale che portavano al piano di sopra dove ci sono due camerette e una camera matrimoniale, uno studio e una biblioteca; in fondo al corridoio c'è anche un bagno.

La mia camera è piccola rispetto a quella di New York: tutta rossa, con un letto a cuore sotto la finestra, un armadio con lo specchio e una scrivania vicino la porta del bagno. Purtroppo non ho la cabina armadio.

Passo il tempo a esplorare la casa e il giardino dove c'è un'enorme piscina e un campo da tennis; anche questo inutile.

Si vedevano anche delle villette simili nelle vicinanze.

A cena Wanda ha cucinato uova strapazzate e bacon. Sistema tutto con la magia, penso- e lo penso perchè fluttua tutto ed esce della luce rossa dalla sua mano

«Tra un po' partirai-mi ricorda Wanda-domani andiamo a comprare tutto il materiale che ti serve per la scuola...Peter, mi spiace ma penso tu non possa venire»

«Fa niente»risponde Peter m

«Che ne dite di guardare un film?» propone Wanda e ci sediamo sul divano a guardare Endgame. Mi metto sempre a piangere quando vedevo papà morire e non smetto fino al funerale.

Tornata in camera indosso il pigiama di seta rosso, abbinato alla stanza e mi infilo sotto le coperte.

Finalmente sono solo io, senza nessuno con cui condividere il letto.