CAPITOLO 25

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"Torno subito".
Così fa, dopo giusto tre minuti lo sento rientrare e gli si stampa un sorriso in volto nel vedere che più della metà del cibo sul mio piatto non c'è più.
"Spero tu non l'abbia buttato o nascosto da qualche parte" - dice ironicamente, avvicinandosi al letto, portando con sé il proprio piatto con la colazione.
Trascorriamo una buona mezz'oretta assieme, finendo di mangiare e chiacchierando come io e lui non avevamo mai fatto.
"Grace" - Clint bussa alla porta aperta della capanna. "Minho chiede di te, ti prego vieni, non lo sopporto più, continua a dire che l'hai abbandonato e non tornerai più, lui starà lì a morire e bla bla bla".
"Arrivo".
Mi alzo ridendo, immaginando tutta la scena e Newt prende i piatti per riportarli a Frypan, dove Chuck li dovrebbe già star lavando.
"Dai, vai che il tuo fidanzato aspetta, ci vediamo dopo".
"Newt, dillo un'altra volta e ti spezzo le ossa" - ridiamo entrambi, dopo aver fatto uscire Newt mi cambio e raggiungo Clint fino alla capanna dei medicali.
"Buongiorno rompiscatole" - entro e trovo Minho seduto, impegnato ad armeggiare con varie cose che ha agganciate ad una specie di cintura che indossa quando va nel labirinto e che gli copre petto e schiena.
"Eccoti finalmente, pensavo mi avessi abbandonato".
"Sono stata con Newt".
"Tutto il tempo?"
"Sì" - cerco di essere vaga, per stuzzicarlo e vedere come reagisce.
"E che avete fatto?"
"Abbiamo parlato di alcune cose, avevo un po' di casini per la testa" - lo guardo con la coda dell'occhio, mentre metto in ordine la stanza e sposto dal letto il piatto di Minho.
"Potevi parlarne con me, ho una settimana libera, ti ricordo".
"Lo terrò a mente per la prossima volta".
"Dai, che mi racconti? È successo qualcosa?"
"Niente in particolare, ho fatto colazione con lui".
"Addirittura".
"Mica sarai geloso" - penso di star riuscendo a farlo ingelosire e la cosa è alquanto divertente.
"Ovvio che sono geloso. Ma Newt è il mio migliore amico, lo sa che deve tenere giù le mani".
"Non sono mica di tua proprietà sai".
"Per favore..." - Clint si intromette. "Mi state facendo salire la colazione."
Mi metto a ridere, sistemare le cose con Newt questa mattina mi ha fatto bene, ma qui succedono un sacco di cose una dietro l'altra e sembrano girare tutte attorno a me, chissà con chi si scatenerà la prossima litigata. Se Minho continua così c'è la possibilità che tocchi proprio a lui. Stiamo scherzando entrambi ma la cosa potrebbe farsi seria e in quel caso una scenata di gelosia farei fatica a gestirla. È il mio migliore amico, nulla di più.
"Allora parliamo di qualcos'altro" - Minho interrompe i miei mille pensieri e si alza in piedi.
"Ah ah, siediti Minho o ti lego a quel letto" - Clint prontamente lo fa sdraiare ed esce dalla capanna. "Passo da Jeff, è nella capanna di Alby, non è stato molto bene questa notte".
"Sul serio, perché?"
Clint alza le spalle.
"E perché non l'avete portato qui?"
Alza le spalle di nuovo. "Ha detto che voleva rimanere lì".
"Vi serve una mano?"
"No tranquilla, stai con Minho e tienilo a letto" - Clint esce dalla stanza e mi volto verso Minho che, stando seduto sul letto, mi sorride alzando un'estremità della bocca e continua a fissarmi con le sopracciglia alzate.
"Stai zitto" - rido e capendo cosa gli è appena passato per la testa gli do una pacca sulla spalla, facendolo risdraiare.

La ragazza della raduraDove le storie prendono vita. Scoprilo ora