CAPITOLO 40

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Entro nel ring istintivamente per assicurarmi che stia bene e lui mi afferra i polsi con lo sguardo perso.
"Stai bene?" - dico un po' spaventata per la presa salda delle sue mani.
"Thomas".
"Come?"
"Ricordo il mio nome, mi chiamo Thomas!" - urla per farsi sentire dagli altri ragazzi, mentre Minho viene ad alzarmi.
Tutti iniziano a gridare e stringergli la mano felici e anche Gally si avvicina tra la folla per congratularsi, ma un grido straziante si alza dal labirinto.
Il pivello mi guarda, senza dire niente.
"Qui sei al sicuro" - non aggiungo altro e mi avvicino a Newt.
"Bene ragazzi, è ora di andare a letto" - Alby si avvicina al falò per spegnerlo e tutti si incamminano verso i dormitori.
Saluto Newt e Minho, che mi hanno accompagnata fino alla capanna e mi chiudo la porta alle spalle, cambiandomi per dormire e portando un pezzo di carne al cagnolino, che sta sorprendentemente ancora dormendo.

Mi alzo con la luce del sole che entra dalla porta. Minho l'ha aperta, non è la prima volta che succede. Mi stiracchio e mi alzo, chiudendola per vestirmi.
Esco dalla capanna sbadigliando, do un'occhiata veloce al campo e vedo Newt e Thomas lavorare alle coltivazioni.
Mi addentro nel bosco per darmi una sciacquata e cambiarmi l'assorbente, seguita da Dusty, così ho deciso di chiamare la palla di pelo. Se solo i ragazzi sapessero cosa mi tocca fare probabilmente non metterebbero più piede qui dentro.
Mi tolgo i vestiti sotto e cerco di darmi una pulita ma mi immobilizzo quando sento dei passi avvicinarsi. Mi accuccio, cercando di non farmi vedere e scorgo la testa di Thomas venire da questa parte, non molto distante da me. Mi nascondo dietro un albero e lui fortunatamente cambia direzione. Continuo a guardarlo, cercando di capire cosa stia andando a fare, quando si ferma vicino a qualcosa e rimane a fissarla attentamente, dandomi le spalle.
Altri passi si avvicinano, è Ben, il Velocista che entra sempre nel labirinto con Minho. Ma che fa?
Vedo Thomas alzarsi improvvisamente e Ben gli si precipita addosso. Qualcosa non va, decisamente c'è qualcosa di strano.
Mi rivesto velocemente, ma una volta finito sono spariti.
Inizio a correre verso le capanne, meglio avvertire qualcuno.
Corro, scostando rami e foglie, senza prestare attenzione a dove metto i piedi e infatti, neanche a farlo apposta, inciampo e cado.

La ragazza della raduraDove le storie prendono vita. Scoprilo ora