L'anello

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Lando's pov
Passai due giorni d'inferno senza sapere niente di lei, chiamai più volte Carlos che continuò a dirmi di stare calmo e che avrei avuto delle spiegazioni, così chiamai anche Daniel che si preoccupò per lei ancora di più. Piangevo h24 e mangiavo gelato davanti alla tv immaginando dove fosse, con chi fosse e che cosa stesse facendo in quel preciso istante, fino a quella mattina: mi alzai presto come al solito dato che non riuscivo a dormire, mi buttai sul divano e guardai Stranger Things per passare il tempo, verso le 10.00 sentii suonare il campanello, mi alzai e la vidi nella fotocamera del citofono, il mio cuore cominciò a battere all' impazzata e gli
occhi cominciarono a farsi lucidi. Non esitai nemmeno un istante ad aprirle, la vidi correre verso di me e saltarmi al collo baciandomi, la tenni stretta a me per quanto possibile finché le dissi tutto ciò che avevo tenuto dentro per 2 giorni, la feci entrare e mi accoccolai sul suo petto. Finalmente dopo due notti in bianco riuscii ad addormentarmi sotto il suo magico tocco, passammo tutta la giornata a farci le coccole e parlare del più e del meno finché verso le 20:00 crollò dal sonno, la presi fra le braccia e la portai in camera mia adagiandola sul letto e stendendomi al suo fianco. Il campanello cominciò a suonare e guardai l'orologio: segnava le 21:00 spaccate, scesi le scale e andai a vedere chi fosse il malato mentale che veniva a suonare a casa mia alle nove della sera, il padre di Ivy, aprii la porta e mi si palesò davanti un Toto molto arrabbiato -Dov'è mia figlia?-/-Su che dorme-/-devo riportarla a casa, non è al sicuro qui con te, l'hai fatta finire in coma una volta e non me la porterai via una seconda, capito ragazzo?- andai in camera mia e la presi fra le braccia, scesi al piano inferiore e la diedi a suo padre che se ne andò in fretta e furia. Non potevo crederci, ero rimasto senza di lei un altra volta, decisi di scriverle un messaggio spiegandole come era la situazione e augurandole buon compleanno, immaginando che la mattina successiva si sarebbe svegliata a casa sua senza una spiegazione. Spensi il telefono e tornai a letto, la mattina successiva mi alzai come al solito e scesi in cucina, chiamai Daniel -Hei Lan dimmi- disse lui rispondendo -Oggi ho intenzione di chiederle di stare assieme- dissi io prendendo il necessario per la colazione -E la porterai al mare come regalo?-/-Esattamente, spero suo padre la lasci, sai ieri sera è venuto qui e l'ha portata via dicendomi che non gliela avrei portata via un'alta volta e che era colpa mia che era caduta in coma-/-Non pensavo fosse così protettivo nei confronti di Ivy, insomma non ne ha mai parlato-/-Già- continuammo a parlare per un po' fino a quando sentii il campanello suonare -È lei, cosa faccio?- chiesi io a Daniel -Aprile scemo, e dille quello che provi. Fammi sapere come va dopo, vi lascio soli- dopodiché chiusi la chiamata e aprii la porta, entrò e dopo aver gettato le sue cose sulla poltrona la presi in braccio portandola in camera, lì mi stesi al suo fianco e mi addormentai. Non so quanto passò so solo che sentii la ragazza al mio fianco alzarsi, decisi di lasciarle i suoi spazi e di continuare a dormire fino a quando sentii il telefono squillare mi misi seduto e risposi -Si(?)- dissi io ancora assonnato -Cosa cazzo hai combinato?- disse la voce dall'altra parte che sembrava al quanto arrabbiata -Cosa? io non ho fatto niente-/-Lando allora perché Ivy ha appena pubblicato una storia dove piange e come descrizione scrive "Ah uomini" ?-/-Dammi un attimo- misi il viva voce e aprii instagram e mi trovai davanti la storia di Iv in lacrime, capii che era successo qualcosa così tornai sulla chiamata -Devo andare- dissi prima di chiudere la chiamata, feci per alzarmi quando il telefono tornó a squillare -Buongiorno signora Wolff, mi dica- dissi io -Ho bisogno di vedere mia figlia-/-Venga pure la aspettiamo- le diedi la via e attaccai la chiamata, corsi al piano inferiore e la vidi lì: sul divano con gli occhi arrossati, cercai di consolarla ma sua madre mi precedette, cercò di convincerla a tornare a casa ma lei sembrava irremovibile, salutai cortesemente sua madre e mi diressi in cucina dove le diedi l'anello e le dissi che quest'oggi saremo partiti, sì stampò sul suo volto un sorriso enorme che mi fece capire quanto ero fortunato ad averla. Ci dirigemmo a casa sua dove fece la valigia e sua madre ci invitò a rimanere per pranzo, conobbi la sua migliore amica Amybeth. Sua madre ci chiamò avvisandoci che il pranzo era pronto, scendemmo le scale e ci sedemmo a tavola, pochi minuti dopo sentii la porta aprirsi -Cosa ci fa lui qui?- sentii dire da una voce alle mie spalle -L'avevo detto che non era una buona idea tornare qui, Lan andiamo- disse Ivy prendendomi per un braccio -Non si risolvono i problemi scappando- disse suo padre -I problemi me li crei tu levandomi la possibilità di essere felice con qualcuno- disse lei tenendo la sua mano nella mia -Sei caduta in coma per colpa sua-/-Non è vero- disse lei con gli occhi lucidi -Non osare dare la colpa a Lando quando lui è l'unico qui che mi accetta e mi vuole bene- dopo aver detto questo appoggiò la testa contro il mio petto abbracciandomi -Iv...- disse sua madre -Lando è meglio che vai- disse suo padre prendendo la figlia per le braccia -Lasciami! Non toccarmi!- continuava a dire lei dimenandosi -Certo- dissi io uscendo dalla porta con le urla di Ivy alle mie spalle, salii in macchina e piansi, mi sfogai il più possibile anche se non servì a granché...
Spazio Autrice 🌻
Come state??? So di essere molto cattiva però tranquilli che non sarà così tutta la storia. Grazie per leggere questa storia🧡
xoxo Maty

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