LA TORTA AL CIOCCOLATO

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Eravamo a casa, stavo per andare a letto quando lui mi propone una fetta di torta al cioccolato.

E come si fa a dire di no.

Io amo il cioccolato, da sempre, poi diciamocelo pure, il cibo era ottimo, ma delle porzioni microscopiche ed eravamo andati via prima del dolce.

Ok ci sto, però prima vado a cambiarmi e lo stesso fa lui.

Finalmente in abiti più comodi, niente a che vedere con quella meraviglia di vestito, ma alla fine quando uno è a casa non vede l'ora di togliersi tutto e mettere qualcosa di più pratico.

Non parliamo poi dei piedi, mi facevano ancora malissimo, ma ne era valsa decisamente la pena.

Anche lui arriva in pantaloncini e maglietta.

Fetta di torta, bicchiere di latte e ci dirigiamo verso il divano.

Un bellissimo divano bianco, super morbido, io non potrei mai averne uno così, in casa con i bambini, resterebbe bianco solo per i primi cinque secondi.

Ero attentissima a sedermi senza far cadere niente, ci mancava solo di macchiare il divano, ma lui fa per girarsi, mi urta e la fetta di torta finisce sulla mia faccia.

Lo guardo, lui impietrito.

Lì c'era un grandissimo specchio, mi giro e mi vedo. Prima faccio una faccia seria e poi scoppio a ridere, di quelle risate che non riesci più a fermare, di quelle contagiose e infatti anche lui fa lo stesso.

Non è bello ridere delle disgrazie altrui, quindi per essere pari spargo un po' della torta anche sulla sua faccia.

Dopo un bel po' torniamo seri e ci andiamo a pulire la faccia.

Mi dice che la sua era l'ultima fetta, così me la cede, ma non sarebbe stato carico, quindi gli propongo di condividerla.

Sarà stata l'ora, la situazione, che lui cominciò a parlare di Melanie, gli dico che erano cose sue non doveva giustificarsi.

"Va a finire sempre così", dice.

"Lo dico sempre alle donne che frequento che non sono uno da storie lunghe e loro inizialmente accettano ma poi alla fine vorrebbero cambiarmi, ma io non credo di poter cambiare. Ormai sono un uomo, non più un ragazzino, per il mio lavoro viaggio spesso, non sarei mai a casa."

Allora gli chiedo se fosse mai stato innamorato, lui sorride e fa un cenno con la testa.

"Si, una volta, ma tanto tanto tempo fa. Ero pazzo di lei, ero convinto che avremmo passato tutta la vita insieme, ma purtroppo lei è venuta a mancare e ho sofferto davvero molto, non credevo che mi sarei più ripreso.

Poi è arrivato questo lavoro, le cose hanno cominciato ad andare bene, ero sempre in giro, senza fissa dimora, per anni la mia casa sono state le camere d'albergo.

Il tempo passava e non ho più pensato a una famiglia.

Ora sto bene così, anche se tutti i miei amici puntualmente mi vogliono accasare e così è stato con lei. Io però sono sempre stato sincero, solo che avrei dovuto capire che invece lei la pensava diversamente."

"Ti capisco" dico io "da quando ho divorziato le amiche hanno provato a combinarmi enne appuntamenti, uno peggio dell'altro.

Io non ho proprio nessuna voglia di ricominciare, mi basta l'amore dei miei tre figli, che mi fanno impazzire ma che amo profondamente.

Li guardo negli occhi e per quanto mi facciano arrabbiare, so che nessuno, mi amerà per tutta la vita, come mi ameranno loro.

Il mio ex marito, forse non l'ho mai amato veramente, ero stufa di aspettare quello che credevo fosse l'amore della mia vita, che non si decideva mai. Poi incontro lui, era molto innamorato e ho pensato che forse così sarei stata più felice, avrei sofferto meno.

Ma eravamo troppo diversi, siamo andati avanti tra alti e bassi, poi c'erano i bambini e io volevo dargli una famiglia solida. Alla fine, pensa, mi ha tradito lui e così ho messo la parola fine.

Col senno di poi, ora mi sento più serena, la vita è una sola e non bisogna sprecarla dietro qualcosa che hai provato a far funzionare ma che proprio non va, non ti rende felice, sempre a discutere su tutto, c'era sempre un'aria nervosa in casa .

Da sola con tre figli non è semplice, cerchiamo di darci una mano a vicenda, siamo molto uniti e poi la mia famiglia mi aiuta davvero tanto."

Era stata una bella chiacchierata e senza che me ne accorgessi mi addormentai sul divano e lo stesso fece lui, o almeno credo di esservi svegliata un secondo e averlo visto dormire lì vicino a me.

AI CONFINI DEL CIELODove le storie prendono vita. Scoprilo ora