SERENDIPITA'

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Prima di andare a letto, mi chiede se avessi un film ambientato a N.Y. che mi piacesse come Pretty Woman, gli rispondo che non era allo stesso livello, ma che avevo amato molto Serendipity.

Non so se l'avesse visto, ma io lo consiglio, due che si incontrano all'inizio del film, passano una bellissima serata e poi cercano di dare una mano al destino per rincontrarsi.

Lui mi fa notare, primo, che non nomino mai un suo film e secondo, che questo proprio non l'aveva mai sentito nominare.

La mattina seguente aveva organizzato di andare a pattinare sul ghiaccio, io pensavo al Rockefeller Center e invece ci ritroviamo al parco.

Preparo i bambini, menomale che c'è anche la zia che dà una mano a mettere a tutti i pattini.

Poi mentre mi guardo intorno, vado vicino a Jack per chiedere se fosse sicuro di non aver visto il film. Perché quella mi sembrava proprio la stessa pista di pattinaggio ma lui fa finta di niente e comincia a pattinare.

Rimango davvero colpita, era bravissimo, io non ci avrei scommesso, non mi sembrava un tipo da pattini e invece.

Poi ci racconta che da giovane aveva giocato molto tempo a hockey.

Cavolo, avrei proprio voluto imparare ad andare all'indietro a lui veniva così naturale.

Io so giusto fare il giro della pista, senza ammazzare nessuno, ma niente di più.

Jack allora si offre di farmi da istruttore, ma ovviamente i bambini lo presero d'assalto per farlo prima con loro.

Mi ero messa tranquilla al bordo, ormai eravamo lì da ore e ad un certo punto mi sento afferrare, era lui che mi faceva andare all'indietro. Il tempo di capirci qualcosa e provo anche da sola, ovviamente cascando diverse volte e facendo cascare anche lui. Ma forse, è stata la parte più divertente a livello di umore, ma non per il mio povero fondoschiena.

Il freddo e la fame si facevano sentire, togliamo i pattini e via.

Dopo il pranzo, facciamo un giretto e poi lui propone di andare a prendere un gelato. Devo dire che non era proprio clima giusto, magari era più indicata una cioccolata calda, ma alla fine io sono sempre in minoranza.

Guardo l'insegna della gelateria, era lei quella del film, il nome della pellicola cinematografica era preso proprio da quel posto ed esisteva davvero.

Serendipity, in italiano Serendipità: indica la fortuna di fare felici scoperte per puro caso o, anche, il trovare una cosa non cercata e imprevista mentre se ne stava cercando un'altra.

Trovo che sia proprio una bella parola, mi vennero gli occhietti a cuoricino, proprio come quelli dei cartoni animati.

Giornata perfetta, ad un certo punto chiedo a Silvia di darmi un pizzicotto, giusto per essere sicura che fosse tutto vero.

Il posto era piccolo ma davvero carino, pensate che ci dicono che lì viene servito, ma solo su prenotazione, un gelato con foglie di oro. I bambini non ci credevano e volevano provarlo, per fortuna bisogna avvisare mesi prima perché immagino sia buonissimo, ma non avete idea del costo.

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