AI CONFINI DEL CIELO

FINALMENTE INSIEME

La vita poi continua e ci ritrovammo nel solito tram, tram.

Cercammo di programmare un nuovo weekend insieme, solo io e lui, ma Lara, che non si ammala mai, si prese l'influenza, che poi piano piano, passò a tutti.

Una sera decido di preparare una cenetta a lume di candela, lascio i bambini dai miei e accendo qualche candela.

Lui arrivò a casa e fu molto colpito, mangiammo qualcosa, poi mettemmo una musica soft e ballammo qualche lento. Tutto molto romantico, finalmente un po' di tempo solo per noi.

Lo guardai in quei profondi occhi neri e gli dissi che non avevo bisogno del weekend, mi bastava già questo.

Non mancava altro, c'era la musica, c'eravamo noi.

Lui rispose che era dispiaciuto, che aveva programmato il weekend nei minimi particolari, per far sì che fosse una cosa indimenticabile.

Mi abbracciò forte e mi disse che non immaginava che si potesse amare qualcuno così tanto, iniziammo a baciarci e quella fu la prima notte che passammo davvero insieme.

Fu davvero una cosa che non avrei mai dimenticato.

Ogni volta che programmavamo il weekend mi saliva l'ansia, ero imbarazzata, lui aveva avuto donne bellissime, forse non gli sarei piaciuta, mi facevo un sacco di paranoie.

Non sono certo una modella o una diva di Hollywood, sono una donna normale, magrolina, con le forme al punto giusto, ma non una di quelle super toniche, insomma, poi dopo una certa età, non tutto resta sodo come quando hai vent'anni.

Io poi le invidio anche un po' quelle che passano ore e ore in palestra e sfoggiano un bel lato B, e ci ho anche provato, ma la mia pigrizia prende il sopravvento.

Invece così, senza preavviso, fu tutto naturale, spontaneo, fu tutto meraviglioso.

La mattina poi ci svegliammo abbracciati, stavo così bene che sarei rimasta lì per sempre.

La settimana dopo eravamo pronti per il bellissimo weekend romantico che aveva organizzato da tempo. Avevo fatto tutti gli scongiuri e comprato anche un nuovo porta fortuna.

Uno ci prova, non si sa mai.

In realtà ero andata in un negozio a prendere alcune cose e avevo visto una folla fuori, vicino ad una bancarella.

Funziona così, tu scegli un ciondolo con una certa pietra, lo metti nel palmo della mano, il venditore ti versa un liquido bianco, se questo diventava rosa è la tua pietra porta fortuna, se no, devi sceglierne un'altra.

Mi sembrò una cosa così divertente, trovata la mia pietra, che si rivelò essere l'ametista e lo comprai subito.

In fondo, male non poteva fare.

Questa volta almeno, aveva funzionato, finalmente eravamo riusciti a partire, immaginate un weekend perfetto, posto da sogno, un uomo che non avresti mai pensato di poter avere al tuo fianco, non ci fu una sola cosa fuori posto.

Ognuno può immaginare il fine settimana dei propri sogni, chi ama le lunghe passeggiate in montagna, chi a prendere il sole al mare, chi a visitare i musei, il tutto condito di tanto romanticismo e relax.

Ci siamo divertiti molto, era come se ci fossimo conosciuti da sempre.

Di giorno a ridere e scherzare, il pomeriggio tenere coccole e la sera....

Svegliarci ogni mattina vicino era davvero qualcosa di magico, non mi ero mai sentita così amata.

Arrivò però anche il momento di tornare a casa, quei pochi giorni erano volati.