LA NOTTE DI CAPODANNO

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I giorni passarono velocemente, come capita quando uno sta bene, perché se ti va storto qualcosa, il tempo invece, sembra non passare mai.

Arriva anche la notte di Capodanno, i bambini, avevano optato di scambiarci gli auguri in Time Square, con il countdown, anche quello visto in molti film.

C'era davvero tantissima gente, eravamo compressi come le sardine, però almeno non soffrivamo il freddo. Si lo so, è un mio pensiero fisso, ma sono freddolosa dentro.

Allo scoccare della mezzanotte ero pronta per il mio bacio, in fondo si usa, che una donna debba baciare un uomo, come portafortuna per il nuovo anno e io lì, conoscevo solo lui.

Ma sul più bello arriva Lara che va da Jack e gli dice che doveva baciare un maschio e mai avrebbe baciato i suoi fratelli.

Marco corre subito da me, io per lui sono sempre stata la sua fidanzata quindi era ovvio chi volesse baciare.

Lorenzo dice che lui non ama i baci, quindi si riteneva salvo, visto che i suoi fratelli avevano già baciato qualcuno, ma si era dimenticato della zia che rivendicava il suo bacio.

Silvia è sempre stata molto espansiva, anche da piccola, voleva sempre questi baci e io non lo sopportavo proprio, era tutto il contrario di me.

Lorenzo, non aveva via di fuga, quindi anche se un po' scocciato si becca il bacio dell'amata zia.

Appena la folla comincia a defluire, tornammo a casa, che era ormai notte fonda.

L'indomani sarebbe stato l'ultimo giorno, dovevamo rientrare a casa, la scuola stava per riiniziare e loro ovviamente non avevano fatto neanche un compito.

Questi compiti sono sempre l'incubo dei genitori, in un senso o nell'altro, c'è chi si lamenta che ne danno troppi o chi si lamenta che non ne danno o sono troppo pochi.

Io rientro nel primo gruppo, per me non ha senso darli, tanto vengono fatti contro voglia, di fretta, giusto per darti il contentino.

Mi tocca fare da maestra e stare dietro ai due grandi, perché il piccolo è autonomo, a due anni sapeva già leggere.

Marco va bene anche in tutte le altre materie e i fratelli spesso lo convincono a fare anche i loro esercizi, specialmente Lorenzo.

Facciamo un po' di giri, per prendere gli ultimi regali e la giornata vola via in un soffio.

Vanno tutti a nanna presto e io finisco di sistemare le ultime valigie.

Torno in sala per prendermi un dolcetto, in fondo avevo sistemato le cose di tutti e me lo meritavo.

Lui era lì che mi aspettava con una fetta di torta al cioccolato e una tazza di latte, fu come avere un flash back. Facciamo le nostre solite chiacchiere, poi ci guardiamo e cala il silenzio, forse era giusto così, alla fine cosa era cambiato?! Lui era sempre l'attore famoso sempre in viaggio e io la mamma che corre dietro ai suoi figli.

Stavo salendo la scalinata per andare al piano di sopra per dormire, mi giro e lo vedo lì sotto il vischio, non ci penso due volte, scendo di corsa e gli dò un tenero bacio sulle labbra.

Lui mi guardò sorpreso e io per uscire dall'imbarazzo, gli dissi di non montarsi la testa, era solo perché era sotto il vischio e poi da noi in Italia si usa dare il bacino della buona notte.

Pronta per risalire in un baleno le scale, sento che mi prede per un braccio, eravamo lì occhi negli occhi e poi ... un urlo dal piano di sopra.

Era Marco che piangeva e mi chiamava, corriamo su a vedere, aveva fatto un brutto sogno. A quel punto mi metto vicino a lui e mi addormento lì.

AI CONFINI DEL CIELODove le storie prendono vita. Scoprilo ora