POV T/N
I giorni passavano in fretta e sembravano tutti uguali.
Mi svegliavo alle 8, facevo la doccia e uscivo da quella camera che era stata vuota per mesi, dirigendomi verso la stanza delle necessità. Dentro trovavo sempre la colazione con un biglietto da parte del mio "insegnate per controllare il potere" privato, il professor Lupin.
Nel biglietto c'era scritta l'ora in cui lui sarebbe arrivato e sempre la parola "buongiorno".
Anche se tutte le mattine erano uguali, a quella dolce parola sorridevo sempre. Mi faceva piacere.
Mentre aspettavo che Lupin arrivasse potevo fare quello che volevo lì dentro.
La mia vita viaggiava da una camera a una stanza magica.
Prima che mi rinchiudessi definitivamente in questa misera vita di merda, che avevo anche prima ma ora era peggio, avevo parlato con Anna del fatto che eravamo cugine.
Era rimasta scioccata quanto me.
Ora però si spiega perché ci siamo legate subito e ci siamo sempre trattate come sorelle. Peccato che ora le sorelle erano cugine di non so che grado.
Per sicurezza aveva mandato una lettera di conferma a sua madre che ci rispose con "sono scioccata. Ora chiedo alla nonna" solo questo. Poi ovviamente era vero.
Una cosa che non posso odiare di mio padre è che qualsiasi cosa dice è una verità. Quando ero piccola ci puniva per cose che non avevano senso è vero, però anche quel non avere senso nella sua bocca lo aveva. Non so come fosse possibile.Quando Lupin veniva nella stanza portava sempre il pranzo per me e per lui. In quei momenti mi sentivo come se stessi mangiando con mio papà.
Non quello, intendo un padre dolce e normale.
Quando gli avevo detto questa cosa lui mi confessò che sua moglie Nymphadora aspettava un bambino che stava per nascere.
Avevano pensato a dei nomi anche se a mio parere erano orribili. Volevano chiamarlo Teddy così li ho convinti a fare di quello il secondo nome o il nomignolo. Più che altro avevo convinto lui perché Dora non l'avevo mai vista.
Durante il pranzo gli raccontavo quello che avevo fatto la mattina e lui invece mi diceva dei piccoli aneddoti strani.Il pomeriggio mi insegnava incantesimi per attaccare e difendere, poi c'erano dei momenti in cui parlavamo di cose profonde e visto che ultimamente la mia sensibilità che prima era pari a 5 ora è salita a 10, non facevo nessuna fatica a piangere. In altri momenti invece ero veramente arrabbiata. Una volta gli ho quasi conficcato per sbaglio un coltello in un occhio, ma era perché avevo perso il controllo ovviamente.
Nei fine settimana che non avevo "lezione", Anna, Maria Elisa e Fred venivano a trovarmi. Dormivamo lì tutti insieme. All'inizio non volevo ma si sono messi davanti la porta ad urlare quindi dovevo farlo. Mi vedevo anche con Blaise due ore il sabato pomeriggio, mi raccontava di Draco e di come stesse. Mi diceva che da fuori sembrava esser passato avanti, cioè insomma era ritornato il vecchio, freddo e scorbutico Malfoy; ma da dentro invece era ancora una ferita aperta che faticava a chiudersi.
POV DRACO
Le mattine erano sempre le stesse. L'unica cosa che cambiava era l'ordine delle lezioni. Di questo continuo flusso circolare l'unica cosa che a cui prestavo attenzione era il fatto che la mattina alle 8:40 precise vedevo t/n all'incrocio dei dormitori. Lei non mi vedeva mai ma io la vedevo e annusavo quella dolce scia di profumo che lasciava dietro di lei.
Era quello il mio caffè la mattina. Lei era l'adrenalina che mi faceva svegliare e prendere i giri.
Pensavo sempre a cosa fare o a cosa dirgli per poterla vedere.
Per mia triste consolazione stavo andando a letto con Astoria. Non c'era sentimento in quello che facevo, o almeno per me. Ho dovuto dirgli almeno 15 volte che non eravamo fidanzati ma eravamo soltanto degli scopamici. Però ora che ci penso amico di Astoria è un parolone. L'unico che sapeva di questa cosa era Blaise, in più sapeva anche che io mi immaginavo avere lei tra le mie braccia. Avere t/n.Un giorno stavo riguardando le foto di me e t/n mentre Astoria ronfava nel mio letto. Mi imbattei in una foto che non c'entrava nulla con quelle ma sembrava fare il caso mio.
Il giorno seguente la seguì e al primo corridoio libero senza nessuno di mezzo la bloccai con le spalle al muro.POV T/N
Stavo andando come ogni mattina nella stanza delle necessità ma qualcuno mi sbatté al muro con molta violenza.
<Ma che cazzo.... Draco..><Quando ?>
<Cosa?>
<Le 5 lezioni di incantesimi che devi darmi>
<Non capisco e lasciami stare> cercai di fuggire ma mi prese il polso ancor prima che io facessi il primo passo. In quel momento i nostri sguardi si incrociarono e capii che Blaise aveva ragione. I suoi occhi sembravano tristi e stanchi ma io che avevo il permesso di scavare a fondo del suo cuore potevo vedere la felicità nel toccarmi, o meglio stritolarmi il polso.
<Cedric.... Quando ti ho prestato la mia camera per 5 giorni chiedendoti solo 5 giorni di lezioni>
Cazzo. Pur di vedermi si era aggrappato a una cosa di 5 mesi fa.
<Domattina alle 9... Stanza delle necessità... E non fare tardi>
Lasciò il mio polso permettendomi di andare via
<Non si può fare prima ?>
È così disperato?
<Penso che tu oggi abbia da fare con Astoria>
<Chi cazzo te lo ha.... Porca troia Blaise>
Battè il pugno sul muro e con la mano dietro i capelli se ne andò.
STAI LEGGENDO
𝒊 𝒎𝒐𝒓𝒆 // Draco Malfoy
Fanfiction[ COMPLETA ] Io di più.... È una frase che può significare tantissime cose dalla più romantica alla più stronza. Ma in questa storia piena di amore, amicizia, rabbia, paure e tristezze; che cosa potrà mai significare ? T/n Zefiro è una ragazza appar...