𝒊 𝒎𝒐𝒓𝒆 // Draco Malfoy

SEQUEL

E così da un piccolo litigio fondato su una bugia sono passati 15 anni.

Sembra che tutto sia rimasto uguale e invece, siamo tutti cresciuti. I segni di stanchezza e un pochino di stress hanno iniziato a comparire. Ma se nell'aspetto fisico eravamo cambiati, nel cuore eravamo ancora bambini. I ragazzi dell'ultimo anno seduti su quei morbidi divani in pelle scura della sala comune Serpeverde. A ridere e fare scherzi hai professori.
Nessuno di noi è sposato. Non perché non vogliamo ma diciamo che con 14 figli intorno era un po' difficile.
Però è da un po' che vedo Draco strano, forze a qualche idea al riguardo.

Comunque tutti quei bellissimi ricordi, riaffiorarono quando leggemmo la scritta "Hogwarts express 5972" sul treno al binario 9 ¾ diretto ad Hogwarts per un nuovo anno, ma questa volta non per noi. Per i nostri figli.

Eravamo tutti lì.

Thomas, Ahsley, Nikki, Olivia e Bianca entravano per la prima volta nel treno pronti per il loro primo anno.
Peter e Clarke stavano a guardare i loro fratelli e sorelle con occhi pieni di gelosia perché volevano andarci anche loro.
Jâmell e Victoria invece partono per i loro rispettivi terzo e secondo anno.
Mentre Noah, Tessa, Richie, Mike e Scorpius salivano per la 4 volta, non vedevano l'ora di tornare per rivedere i loro amici.

Ok si devo dire che ci si perde un po' con i nomi.
Riassumendo :

Noah è il primogenito di Anna e Dylan, mentre Thomas e Ahsley sono i due gemelli che litigano di più che io abbia mai visto.
Tessa, Nikki e Peter sono i figli di Laura e Tom; dei piccoli angioletti.
Richie e Mike sono i gemelli di Asia e Finn, praticamente uguali al padre; mentre Olivia è la piccola principessa di mamma.
Clarke è l'unico figlio di Maria Elisa e Kol ed ha veramente gli occhi verdi-blu di sua madre.
Jâmell è il figlio di Blaise e Luna; non chiedetemi il perché del nome vi prego.
Victoria invece è la figlia di Elena e Damiano, la bambina ha lo stesso stile del padre ed insieme si divertono a suonare la chitarra.
Ed infine ci sono Scorpius e Bianca miei e di Draco.

Si esatto Scorpius. Diciamo che è stata una lotta anche per me.

Più o meno le cose sono andate così.
Draco per tutta la gravidanza aveva continuato a dire il nome Scorpius mentre io lo azzittivo come se non ci fosse un domani.
Ma il giorno del parto ho ceduto.

FLASHBACK

<UN ULTIMA SPINTA> disse l'unica l'ostetrica in turno alle 4 di notte. Il nostro piccolo mostriciattolo aveva deciso di essere il più grande e quindi nascere prematuro.

Mentre piangevo un sorriso uscì da mia bocca quando sentii il suo pianto per la prima volta e due minuti lo avevo in braccio. Draco mi lasciò la mano e mi baciò in fronte.

<Ciao piccolo ometto> disse accarezzandogli delicatamente il volto.
Il bimbo alzò la manina e gli prese un dito.
Io scoppiai a piangere ancora di più e Draco continuava a dirmi di essere stata bravissima mentre anche lui piangeva dalla gioia.

<Mi dispiace interrompere il momento ma il bimbo come si chiama?>  Chiese l'ostetrica

<Die->

<Scorpius.... Si chiama Scorpius Malfoy>
Mi girai verso Draco e lo guardai nei occhi. Non poteva credere alle mie parole, dopo praticamente 9 mesi era riuscito a chiamare suo figlio Scorpius.
Sinceramente non potevo crederci neanche io. So solo che mi è uscito distinto senza neanche pensarci.

Appena tornammo nella stanza dell'ospedale vidi appeso sulla porta un fiocco e tutti palloncini blu invece all'interno. Erano arrivati.

Anna e Asia mi inondarono di domane sul <come è stato il parto?> <Doloroso vero?> <E l'ostetrica era brava?> Giustamente anche loro erano agli sgoccioli e volevano sapere cosa si provava. Però io volevo solo riposare.
Sentivo a mala pena cosa stesse dicendo Draco. Ad un certo punto lo interruppi

<Scusami ho sentito bene? Hai detto "abbiamo faticato ma c'è l'abbiamo fatta"?>

<Bhe sì>

<Bhe ti correggo perché chi è stata ad urlare come una dannata per cercare di far uscire tuo figlio?>

<Scusa piccola>
Si misero tutti a ridere ma dicevo la verità.
Basta con questo noi. Sono io che ho fatto il lavoro sporco e ora mi devo subire 8/10 giorni di ciclo tra più o meno 2 mesi. Lui invece bhe ha solo goduto.

FINE FLASHBACK

Da quel giorno al secondo parto è stato veramente un attimo. Un po' rallentato i primi mesi di pappe e pannolini a volontà ma poi è andato via veloce.
Bianca invece è stata precisa, sempre faticosa ma precisa. Quando Scorpius è nato temevo che lo portassero via per metterlo in incubatrice e invece era abbastanza grande. Cioè 7 mesi sono pochi è vero ma lui era abbastanza robusto. Ritornando a Bianca, è veramente la luce dei occhi di suo padre. Quando è nata Scorpius a fatto varie scenate di gelosia.
Una volta non riuscivo a trovare il passeggino e alla fine l'ho trovato fuori dalla porta, come per dire vattene. Per fortuna era vuoto.
Lui fa tanto il maggiore dicendo <sono più grande non rompere> ma alla fine se qualcuno torce un capello a sua sorella salta sull'attenti pronto a menare qualcuno. Ricorda molto suo padre.
Però devo dire che ho sfornato dei figli perfetti cioè, mori con gli occhi chiari di Draco. Posso essere soddisfatta dalla vita.

La stessa cosa la dice Anna quando guarda di profilo dei suoi figli che hanno il naso perfetto del padre.

I nostri figli sono veramente cresciuti insieme, penso che se qualcuno li vedesse ora penserebbe che siano fratelli e sorelle. Stavano tutto il tempo qui alla villa, una volta finite le lezioni alle elementari, rigorosamente la stessa scuola. Quella dove Draco insegna. Comprende tutte le fasce di età ed era lui che li riportava tutti a casa.
Sembrava di essere in un asilo ma era divertente.

<È ora di andare> dissi a Bianca che non voleva lasciarmi la mano

<Scorpius vieni un attimo?> Disse papà Draco portandosi il suo primogenito dietro la colonna. Esattamente dietro di me.

<Scorpius tieni d'occhio tua sorella>

<Papà... Sono un Malfoy ... La famiglia è la prima cosa... Tiro un pugno a qualcuno se si avvicinano a lei>

<Okok ahah ma non esagerare... Lasciagli anche i suoi spazi>

<Va bene papà>

Tornarono e io avevo giusto qualche lacrima che mi rigava il volto.
Ci baciarono sulla guancia e dalla finestra del vagone in cui erano tutti urlarono <ci vediamo a Natale!>

Noi gli sorridemmo e il treno partì.