XIII

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POV DRACO

Non riuscii a dormire molto. Stavo pensando alla notte passata a ballare, cantare, ma anche a piangere e a dirci cose che neanche noi stessi sapevamo. Ma erano lì e una volta dette non puoi più negarle. Il fatto che veniamo tutti e due da famiglie difficili mi ha fatto riflettere che siamo veramente uguali, il fatto di non aver ricevuto affetto o di essere completamente staccati da tutto il mondo intero; se non c'è una persona che ti salvi. In questo caso ci eravamo salvati a vicenda.
In queste 3 ore che t/n aveva dormito, si era svegliata in preda il panico. Aveva avuto di nuovo un incubo, ogni volta che si addormentava lo sognava, non c'era nulla da fare.
Però ho come l'impressione che questi incubi c'entrino qualcosa con i miei compiti.

*ma no perché dovrebbe centrarci qualcosa, io la devo proteggere e "rendere felice" quindi perché dargli questi incubi......anche se la figura che lei descrive è fondamentalmente il signore oscuro, a quanto pare.*

<Hey> mi dice con voce assonnata

<Buongiorno.....come stai?>

<Bene come dovrei stare>

<No così è una domanda> ero in imbarazzo

<Ok vado in bagno>

<Si ma non metterci 10 anni>

<Io non ci metto 10 anni> disse affacciandosi dalla porta del bagno

<Sisi credici> dissi

Dopo parecchi minuti t/n uscii dal bagno, in nel frattempo avevo rifatto il letto e messo a posto tutto il casino che avevamo fatto questa notte.

<Ok eccomi> disse t/n quando uscii dal bagno

Dove dobbiamo andare che sei vestita così?> Chiesi. Aveva una camicia bianca con la cravatta Serpeverde e una gonna nera abbastanza corta.

<Dai nostri amici? Forza cambiati>

Appena mi finii di cambiarmi, t/n mi prese per un braccio e mi trascinò fuori dalla stanza visto che eravamo in ritardo.

<io non mi ricordo che ci eravamo dati un orario> replicai

<e invece si quindi non farti tirare e muoviti>

<okok ma calma>

<sono calma>

<non mi sembra>

<mi fai saltare i nervi> disse alzando le mani

<vedi allora non sei calma> dissi con un sorriso malizioso in volto

<aaaa, ti strozzo giuro>

Scoppiai a ridere e lei spinse contro il muro. Io gli ridiedi la spinta.....iniziammo a spingerci, così per gioco. Dopo 5 minuti avevamo finito....con io che la portavo sulle spalle.

<sai si sta bene cosi> disse

<mh già>

<soprattutto perché ti ho buttato per prima a terra>

<non ti ho buttato per via del compito>

<che bello>

Arrivammo al giardino interno della scuola dove ci stavano aspettando tutti.

<finalmente.....perché t/n è lì?> disse Laura

<perché *scese* ho vinto> disse poi mettendomi una mano sulla spalla

<hai vinto a cosa?> chiese Blaise mentre si avvicinava

<mh, lunga storia> dissi

<ok> disse alzando le mani

𝒊 𝒎𝒐𝒓𝒆 // Draco MalfoyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora