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Il pranzo è proseguito bene, fortunatamente non mi ha più chiesto cose riguardanti le relazioni.
Finito di mangiare mi ha riaccompagnato alla clinica e lui non è potuto rimanere, ovviamente gli ho detto di non preoccuparsi, ma tra me e me volevo che restasse. Sono tranquilla e spensierata insieme a lui, mi sento al sicuro. Non mi sentivo così da tanto tempo, non pensavo che sarei arrivata ad invitare uno sconosciuto a casa mia, ma sembra che io possa fidarmi di lui, non sembra il tipo che fa certe cose...

Anche Mike non sembrava uno verme, maiale schifoso...

È vero...non posso fidarmi, non lo conosco.
Passo l'intero pomeriggio con Calliope, arrivano le nove di sera e la clinica deve chiudere.
-Signorina Rossi purtroppo adesso devo chiederle di andare via, la clinica deve chiudere. Non si preoccupi, la sua piccolina è in buone mani, domattina può venire anche alle sette, saremo già aperti. -
-Va bene, la ringrazio ancora dottore. -
-Non deve ringraziarmi è il mio lavoro. -
Lo saluto ed esco.
Decidi di tornare a piedi, non è lontanissima da casa e poi ho già memorizzato la strada.
Mentre cammino penso all'intera giornata, è stata molto pesante e non ho nemmeno chiamato Vic per dirgli cosa è successo.
Magari la chiamo domattina, oggi sono troppo stanca per ripercorrere l'intera giornata e conoscendo Vic vorrà sapere ogni minimo dettaglio.

Arrivo in una strada isolata e poco illuminata ed acellero il passo. Odio queste situazioni e l'ansia che mi trasmettono.
Sento dei passi dietro di me, continuo a camminare senza voltarmi.
All'improvviso qualcuno mi acchiappa dal braccio e mi tira verso di se.
Mi volto e vedo un uomo, alto il doppio di me e che puzza di alcol.
-Ehi bellezza lo sai che non devi girare da queste parti da sola di notte? -
-Mi lasci andare.- cerco di liberarmi ma la sua presa è forte.
-Oh dolcezza tra un po' ti lascio, ma prima voglio divertirmi. -
Mi spinge contro il muro e ci sbatto la testa contro, vedo tutto annebbiato.
Lui si avvicina e con una mano mi blocca i polsi sulla testa.
-Lasciami andare! -
Grido, ma in risposta ricevo uno schiaffo che non fa che peggiorare la mia vista.
Inizia a palparmi tutto il corpo e sento il terrore scorrere nel mio sangue. Non posso crederci di ritrovarmi di nuovo in una situazione del genere.
-Ti prego lasciami andare...- dico con voce debole.
-Oh oh non mi lascio sfuggire un bocconcino del genere. - dice strappandomi la maglietta. Sussulto e mi dimeno ancora, lui mi colpisce di nuovo e sento che sto per perdere i sensi. Forse è meglio così, almeno non assisterò a quello che mi vuole fare.
Sto per arrendermi, quando sento che la presa che mi blocca vicino al muro non c'è più. Sento dei lamenti e dei colpi, come se qualcuno stesse facendo a botte. Mi giro e lo vedo, l'uomo che mi stava aggredendo è steso a terra che cerca di parare i colpi che gli sferra l'uomo sopra di lui.
La testa mi gira e inizio a non vedere più niente, scivolo a terra, ma dopo un po' mi sento sollevare.
Sento delle voci ma non riesco a capire bene cosa dicono.
-Fratello basta adesso lo uccidi! -
-È quello che si merita! -
- Dobbiamo andare in ospedale! Lascialo! Chiamiamo la polizia, ma adesso Francesca ha bisogno di aiuto! -
Riesco a sentire solo questo, per poi perdere completamente i sensi.

Riapro gli occhi, ma la luce troppo forte me li fa richiudere. Qualcuno mi mette una cannuccia in bocca e io bevo avidamente. Un lato intero della mia faccia mi fa malissimo, così come la testa che continua a martellare e la schiena brucia. Riapro lentamente gli occhi e mi guardo intorno. Vedo una testa biondo scuro appoggiata sul letto e la sua mano stringe la mia, mi volto e vedo un ragazzo Bruno che mi sorride e appoggia il bicchiere sul comodino affianco.
-Ehi sei sveglia...-
Mi volto verso l'altro ragazzo e lo riconosco.
-Chris... - mi guardo e  mi ricordo di aver perso i sensi.
-...lui mi ha... -
-No. Lo avrei ucciso con le mie stesse mani. -
La sua voce e bassa e roca, non l'avevo mai sentita così, ha lo sguardo arrabbiato, preoccupato...
Faccio un respiro liberatorio e mi riappoggio al cuscino.
-Ciao io sono Scott. - Mi volto verso il ragazzo che mi sorride.
-Ciao io sono Francesca, grazie per... -
-Non ringraziare era il minimo che potessimo fare, l'unica cosa difficile è stato staccare quel pazzo di mio fratello da quell'uomo, sai l'ha ridotto parecchio male...- dice guardando Chris, quasi volesse sgridarlo.
-Oh Scott tu non immagini cosa volessi fargli... -
-Chris no...non dovevi macchiarti di sangue a causa mia. - Guardo le nocche della mano che sta stringendo la mia, sono tutte spaccate, d'istinto tolgo la mano da sotto la sua e gliele accarezzo.
-Cavolo Chris sei ferito, mi dispiace tanto...dovevo prendere un taxi, non è stata una buona idea tornare a piedi... -
Sento gli occhi riempirsi di lacrime.
-Ehi nono...- mi accarezza il viso e sorride -non è colpa tua, tu sei libera di camminare per strada
ed essere tranquilla, non devi incolparti di niente, quell'uomo è l'unico colpevole ed è già stato arrestato per aggressione. -
Butto un respiro di sollievo, il suo tocco mi rilassa e tranquillizza, sento gli occhi pesanti e piano piano mi riaddormento.

Chris e Scott mi hanno riaccompagnata a casa. Me la sono cavata con una leggera commozione celebrale, un occhio nero e qualche graffio sulla schiena per via del muro ruvido.
-Grazie davvero ragazzi...- mi guardo intorno e la paura di rimanere sola nel mio appartamento mi pervade, vorrei chiedere loro di restare, ma non voglio recare altri disturbi.
-Fra ho detto basta ringraziare, è da quando ti sei svegliata che lo fai- dice Scott facendo una risatina.
-Scusami è abitudine...-
-E basta anche scusarti, anche quello lo dici spesso. - dice di nuovo sorridendo, sorrido anche io e mi dirigo verso la cucina per prendere un bicchiere d'acqua, barcollo ancora un po'.
-Aspetta ti aiuto io. - Chris mi prende per le spalle e mi aiuta a sedermi su una sedia in cucina, mi prende un bicchiere d'acqua e me lo porge. Non li ringrazierò mai abbastanza per quello che stanno facendo per me, anche se in questo momento mi sento una totale incapace che non riesce nemmeno a prendersi un bicchiere d'acqua.
Non mi rendo conto di essermi persa nei miei pensieri guardando il vuoto, infatti quando mi volto vedo entrambi i fratelli guardarmi con aria triste e con uno sguardo pietoso, oh quanto odio quello sguardo.
Sono le 8 di sera e il mio stomaco inizia a brontolare, anche perché non mangio da ieri a pranzo.
-Ragazzi vorreste rimanere qui per cena?...-
-Vorrei tanto, anche perché Chris mi ha detto che cucini benissimo, ma ho già un impegno...-
-Io posso rimanere... - dice Chris leggermente imbarazzato.

Quanto è bello.

-Va bene, Scott grazie ancora davvero, qualsiasi cosa non esitare a chiedere, sono in debito con te...- lo abbraccio.
-Non dire sciocchezze, però resta pronta che prima o poi verrò mangiare qui per assaggiare uno dei tuoi fantastici piatti. -
-La porta è sempre aperta per te. -
Ci salutiamo e lui se ne va.
Mi volto e vedo che Chris è seduto sul divano che mi osserva.
-Allora hai fame? Perché io sto morendo- dico sorridendo. Lui mi sorride, si alza e prende il cellulare.
-Anche io, ma stasera ordiniamo qualcosa, non voglio che ti stanchi cucinando. -
-Ma volevo preparati qualcosa...- dico facendo gli occhi dolci, in realtà ha ragione, sono stanca e non mi va di preparare, ma era il minimo per ringraziarlo.
-Sicuramente ci saranno altre occasioni, ma adesso sei troppo stanca. Allora ti va il sushi? -
-Si dai, non lo mangio da tanto. -
Sorrido al pensiero dell'ultima volta in cui l'ho mangiato. Ogni mese con Vittoria ci diamo appuntamento al nostro ristorante preferito è lo mangiamo.
Mi manca...
-Ehi tutto bene? -
-Mh si, mi manca Vic...non ci vediamo solo da una settimana, ma è da ieri che non parliamo al telefono e sicuramente sarà preoccupata, e lo sarà ancora di più dopo che gli dirò cosa è successo in questi due giorni...-
-Capisco, siete molto unite voi due... -
-Si è come una sorella, lei mi ha sempre sostenuta ed è sempre rimasta al mio fianco. -
-Sembra una bella persona...-
-È la migliore. - sorrido è lo raggiungo sedendomi sul divano.
-Credo che la chiamerò domani, adesso è tardi e non so nemmeno che ore saranno a New York, conoscendola prenderebbe il primo aereo per venire ad aiutarmi. -
Sorrido al pensiero di come si prende cura di me, lo ha sempre fatto. Delle due è lei quella che si comporta di più da madre, a volte anche io, ma lei mi batte.
-Va bene, adesso però cerca di stare tranquilla, la cena arriva tra mezz'ora. Ti va di vedere qualcosa? -
-Si dai, perché no. Che film ci vediamo? -
-Mh non so, che generi preferisci? -
- Devo avvisarti che sono crescita con due delle migliori saghe che esistano...-
Lui mi guarda incuriosito.
-Cioè? -
- Fast and Furious e il MCU-
-Aspetta sei fan degli Avengers e non mi avevi riconosciuto?! - chiede ridendo.

Quanto è bello quando ride.

Alzo le mani in segno di resa.
-Ehi forse Vic ha ragione, ho problemi seri a riconoscere la gente. - dico alimentando la sua risata.
-Ok allora che film vuoi guardare? -
-Fast and furios 7 no. Perché poi non smetterei di piangere. Che ne pensi di Thor: Ragnarok?-
-Si dai almeno ci facciamo due risate. -
-Perfetto, che lo zio del tuono sia allora. -
Sorride e scuote la testa.
Avviamo il film e poco dopo arriva la cena. Mangiamo ed è tutto delizioso.
-Wow devi dirmi il nome di questo ristorante Vittoria ne andrebbe pazza! -
-Le piace il sushi? -
-Se le piace?! Lo adora! Sai ogni mese, visto che non riusciamo a vederci più spesso come prima, ci diamo appuntamento ad un ristorante giapponese. -
- È una bella tradizione. -
-Oh si, siamo amanti delle tradizioni, ne abbiamo tante noi due, dalle più stupide alle più importanti. -
Finiamo di mangiare e continuiamo a vedere il film, ma gli occhi iniziano a farsi pensanti e senza rendermene conto mi addormento con la testa appoggiata alla spalla di Chris.

Angolo autrice

Secondo me Francesca attira la sfiga! Capitano tutte a lei!
Comunque fatemi sapere cosa ne pensate❤

Stay by my side  // Chris EvansDove le storie prendono vita. Scoprilo ora