30

398 17 0
                                    

Siamo rimasti io, Chris, Vic e Seb, sono le dieci di sera e stiamo bevendo birra e chiacchierando fuori in giardino.
-Allora siete cresciute insieme? - chiede Sebastian.
-In poche parole, si. - dice Vic.
Già, non potevo chiedere persona migliore con cui crescere. Conoscere a memoria ogni abbaglio, ogni acciacco e ogni segno di cedimento l'una dell'altra, crescere insieme vedendoci cambiate, esauste, più mature e diverse, poi guardarci negli occhi e sapere che, nonostante tutto, saremo sempre le stesse.
Adesso siamo qui, con questi due uomini fantastici e spero che io sarò con il mio per sempre, anche se ho imparato che dalla vita non devo sempre aspettarmi il meglio, ma vivere al meglio quello che ho adesso.
-Scusa Fra ma tu hai un viso familiare, non so perché ma ho la sensazione di averti già vista... - dice Sebastian guardandomi. Vic sorride e prende il telefono.
-Assomiglia a lei? - chiede facendoli vedere qualcosa.
-Si! Aspetta ma... -
-È sua madre. - dice Vic.
-Cosa gli hai fatto vedere? - chiedo curiosa.
Gira il telefono e vedo che è uno degli shooting fotografici di mamma. Era davvero bellissima.
-Era davvero bella. - dice Chris dandomi un bacio sulla testa.
-Si. La donna più bella che io abbia mai conosciuto. -
Il telefono di Vic suona e lei si alza entrando in casa per rispondere, deve essere qualcuno di importante, se no non si fa problemi a parlare qui.
-Sebastian che intenzioni hai? - chiedo approfittando della situazione.
-Cosa? Io? - fa il finto tonto.
-Dai so che siete già andati a letto insieme! Però ti avviso se la fai soffrire io ti trovo e ti faccio soffrire il doppio. -
Dico per poi sorridere.
-Wow. Sei sexy quando minacci. - dice Chris e io scoppio a ridere.
-Tranquilla, non ho intenzione di farla soffrire. - dice alzando le mani.
-Perfetto. -
Vic torna e ha una faccia abbastanza preoccupata.
-Chi era? -
-Jasmine... -
-Cosa ha detto? -
-Che testimonierà e recupererà tutti i vari referti medici, dice anche che è felice che tu stia bene e che sei pronta a fare questo passo. -
Annuisco e sorrido, sembra una brava persona. Purtroppo non riesco a ricordare quale delle infermiere era.
Però c'è qualcosa nella faccia di Vic che non mi convince.
-Vic che ti frulla in testa? - chiedo prendendogli la mano.
-Ho solo paura, spero che tutto vada bene. -
So che non è questa la vera ragione. C'è qualcos'altro, ma decido di non insistere.
-Tranquilla Vic, la pagheranno. - dice Chris.
Io lo guardo e come sempre quando si tratta di questo argomento ha la mascella contratta e gli occhi pieni di rabbia.

-Ragazzi noi dovremmo andare, si è fatto tardi e io devo ancora fare le valigie. - dice Vic alzandosi.
-Vi do un passaggio io. - dice Sebastian alzandosi anche lui.
Io prendo le mie cose e mi avvicino a Chris.
-Ci vediamo domani Capitano. - dico vicino al suo orecchio per poi lasciarli un bacio sul collo.
Lui mi prende dai fianchi e mi attira a se.
-Amo quando mi provochi. - dice dandomi dei baci sul collo.
-Lo so.- dico sorridendo e baciandolo.
Ci stacchiamo e mi dirigo alla porta.
-Buonanotte. -
-Buonanotte amore. - risponde e io esco chiudendo la porta.
Entro in macchina e Seb parte.
-A che ora hai il volo domani? - chiede a Vic.
-Alle undici. - lei si volta verso di me. - lo sai che non voglio lasciarti, per qualsiasi cosa chiama, ok? -
-Lo so Vic, sta tranquilla. -
Arriviamo sotto casa e io esco velocemente salutando Seb, non vorrei rovinare un loro momento, magari si baciano. Sono molto tentata a fermarmi e sbirciare.
Una decina di minuti dopo Vic entra in casa.
-Già fatto? - chiedo con un ghigno.
-Oh avrei voluto, ma ci siamo semplicemente salutati. -
-Va bene, vuoi una mano con le valigie? -
Chiedo mentre metto le cose che abbiamo portato da Chris a posto.
-Nono, domani mi sveglio presto e le faccio, adesso andiamo a dormire, sto morendo di sonno. -
-Si anche io, finisco qui e ti raggiungo. -
Lei annuisce e va in camera.
Mentre finisco il mio telefono squilla, chi può essere a quest'ora, è quasi mezzanotte.
-Pronto? -
-Pronto Francesca, sono Anthony. - non so perché ma mi si gela il sangue, perché il mio avvocato dovrebbe chiamarmi a quest'ora.
-Anthony tutto bene? Perché chiami a quest'ora? -
-Oh scusami io sono a New York, volevo avvisarti che dovrai raggiungermi martedì. L'avvocato di Moore vuole parlare e risolvere la cosa in privato. Ovviamente noi ascolteremo cosa hanno da dire e poi prenderemo una decisione. -
In privato, non vuole che i media sappiamo quello che ha fatto. Rovinerebbe non solo la sua carriera ma anche quella del padre.
-D'accordo, ci vediamo martedì. A che ora? -
-Alle diciotto abbiamo l'incontro. -
-Perfetto, grazie Anthony, buona giornata. -
-Buonanotte a te. - dice e chiude la chiamata.

Martedì. Martedì dovrò rivederlo.

Apro il frigo prendo il vino e un calice dalla dispensa.
Mi affaccio nella stanza e vedo che Vic dorme già, chiudo la porta e vado fuori al balcone. Sta per iniziare la mia terapia.

Sono al secondo calice ma la mia testa è ancora piena di pensieri. Butto giù l'ultimo sorso e mi riempio il terzo.
Come diavolo farò a stare nella sua stessa stanza, a parlare di quella notte, a cercare di risolvere addirittura, perché se no cucciolo finirà in cattiva luce, povero piccolo.
-Vaffanculo! - grido.
La portafinestra è chiusa, penso che Vic non mi abbia sentita.
Bevo anche il terzo calice e appoggio la testa al muro.
Il telefono squilla e vedo che è Robert.
-Dolcezza sei sveglia? -
-Come potrei dormire? - dico.
-Quindi Anthony ti ha chiamata... -
-Già.... -
-Vengo anche io a New York. -
-Rob tranquillo, stai già facendo abbastanza, è una cosa che devo affrontare io. -
-Non sei debole se hai bisogno delle persone che ti amano al tuo fianco. -
-Rob come farò a stare nella stessa stanza con lui? - chiedo con la voce rotta dal pianto. Finalmente sto piangendo.
-Tesoro non sarai sola, il vero problema è come faremo a far stare Chris lì dentro senza che lo uccida. -
Il terrore che possa finire nei guai mi pervade. Non posso permettere che accada una cosa simile.
-Rob lui non deve venire. - dico, sarà la cosa migliore.
-Non credo che riuscirai a farlo rimanere qui. -
-Non gli dirò che sto andando a New York, invento una scusa. -
-Fra ragiona, so che adesso avrai almeno mezzo litro di vino nel corpo, è tardi e hai la testa piena di mille pensieri, ma una cosa ho imparato di Chris ed è che odia essere preso in giro, soprattutto se è un argomento delicato come questo.-
Sbuffo. Ha ragione, non sarebbe giusto.
-Vorrei tanto non essermi risvegliata quel giorno... - dico piangendo.
-Dolcezza non dire così, la vita è dura, lo so. Ma sai come si dice "Ciò che non ci uccide, ci rende più forti" e tu sei forte ragazza, non scordatelo. -
È davvero una persona magnifica.
-Grazie Rob, ti voglio bene. -
-Ti voglio bene anche io tesoro. Adesso lascia quella bottiglia e va a letto. Ok? -
-Ok... -
Ovviamente non lo farò, so che come chiuderò gli occhi sognerò qualcosa di brutto.
Magari fossero sogni, purtroppo sono ricordi.
-Buonanotte dolcezza. -
-Buonanotte Rob. -
Decido di spegnere il telefono, anzi in giornate come questa vorrei tanto buttarlo dal balcone.
La bottiglia di vino è finita e io sono più che brilla, sono quasi ubriaca. Fortunatamente essendo cresciuta in una famiglia di maschi riesco a reggere abbastanza bene l'alcol, almeno credo. Non supero il limite da tanto, al massimo arrivo ad essere brilla.
Mi allungo per vedere se da seduta qui fuori riesco a vedere l'orologio della cucina, ma come mi sporgo di lato cado di faccia a terra.
Iniziò a ridere per quanto sia stupida e mi metto una mano alla testa, penso che uscirà un bel bernoccolo.
Decido di alzarmi per buttare la bottiglia, ma mi rendo conto che barcollo un bel po'. Riesco ad arrivare al cestino mantenendomi al muro e ai vari pensili.
Decido di lanciare la bottiglia per fare canestro nel bidone.
-Woh! LeBron James spostati! - grido quando faccio centro.
-Fra... - mi volto e vedo Vic con la faccia assonnata.
-Che ci fai sveglia alle quattro del mattino?! -
Chiede allarmata e avvicinandosi.
-Non riuscivo a dormire. - dico alzando le spalle.
Mi sbilancio però e sto per cadere, lei mi prende dalle spalle in tempo.
-Sei ubriaca? -
-Nah! Magari brilla! O forse poco più. Ma sto bene. Dai torna a dormire, tra un po' ti devi svegliare per preparare le valigie. -
Dico allontanandomi da lei e andando ad aprire il frigo, mi è venuta fame.
-Fra che succede? -
Addento un tramezzino che ho trovato e rispondo con un semplice "niente".
-Fra... -
-Mi ha chiamata l'avvocato, a quanto pare martedì dovrò fare un bel incontro con la persone che speravo di non rivedere più in vita mia. -
Lei si avvicina e mi prende la mano.
-Noi saremo con te. Io sarò con te. Sempre. -
Gli sorrido.
-Grazie... -
-Non ringraziare, farei questo ed altro per te, lo sai. -
Annuisco e la abbraccio.
-Che hai fatto alla testa? - chiede sfiorandola.
Inizio a ridere come una stupita.
-Me ne sono andata ti testa a terra prima... - rido e lei scuote la testa sconsolata.
Un senso di nausea mi pervade e corro in bagno.
Vic mi segue e mi tiene i capelli mentre vomito nel gabinetto.
-Mi sembra di tornare a una delle nostre serate da adolescenti, però ero sempre io quella di testa nel cesso! - dice ridendo.
In risposta gli mostro il dito medio.






Angolo autrice

Questo genere di terapia non è male!
Ditemi cosa ne pensate di questo nuovo capitolo! ❤

Oggi uscirà ShangChi, andrete a vederlo?

Stay by my side  // Chris EvansDove le storie prendono vita. Scoprilo ora