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CHIESA

-Matteo sbrigati! Devo usarlo anche io il bagno- urlo a Matteo Pessina, il mio compagno di stanza assieme a Nicolò Barella.
-ecco, sto finendo di farmi la barba- mi risponde lui.
Entro in bagno e lo trovo con un asciugamano attorno alla vita mentre tiene la faccia quasi attaccata allo specchio per rimanere concentrato.
Mi avvicino anche io allo specchio.
Sistemo la maglia della nazionale, poi apro il mio cassetto.
-dobbiamo farci belli, è arrivata la figlia del mister e rimarrà per tutto il percorso degli Europei. Per una volta voglo farmi notare- spargo un po di profumo sulla nuca e sui polsi dopo essermi lavato i denti.
Metto una crema per il viso e pettino i capelli.
Esco dal bagno e mi siedo sul mio letto.
Poco dopo essersi vestito, viene Matteo e mi raggiunge sul letto.
-secondo te com'è la figlia di Mancini?- domando al ragazzo.
Lui fa una risata mostrando le sue adorabili fossette che fanno impazzire tutte le ragazze -per me dovresti darti una calmata, comunque non so. Potrebbe essere carina...- mi dice scorrendo la home di Instagram.
-ma Barella? Che fine ha fatto?- cambio argomento.
-si è preparato di corsa ed è andato in camera di Gigio, Gallo e Jorginho.
-ultima cosa, poi smetto di romperti le palle- dico.
Lui lancia il telefono sul letto e si sdraia mettendo le mani sulla nuca e la testa leggermente alzata per guardarmi -dimmi tutto.
-mi dici come ci hanno diviso le stanze?
-okay allora: noi due stiamo con Nico, poi c'è la stanza con Gallo, Gigio e Jorginho, in un'altra stanza c'è Bonni, Chiellini e Spina, infine quella con Ciro, Insigne e Berna. Ecco tutto- finisce il discorso.
Guardo l'orologio attaccato alla parete, sopra la porta: segna mezzogiorno e mezza.
-è quasi ora di pranzo, io vado giù, sto morendo di fame, forse riesco a scroccare qualcosa in cucina...- dico avviandomi verso la porta mentre sento in sottofondo le risate di Pessina.
Scendo le scale velocemente, facendo un gradino si e uno no.
-ma guarda chi si vede!- sento qualcuno mettermi un braccio attorno alle spalle.
Mi volto e vedo Spinazzola che mi sorride in modo energico.
-hey Spina!- gli afferro la mano in una stretta amichevole.
-oggi in campo non abbiamo scambiato parola, perciò ora ho colto l'occasione per salutarti- mi dice continuando a sorridere.
-hai ragione, non ci avevo pensato, e a dirla tutta, non sei stato nemmeno l'unico... Comunque, io sto andando a scroccare qualcosa in cucina prima di pranzo, che ne dici di venire?
Lui annuisce ridacchiando.
Arriviamo silenziosamente all'entrata della cucina, e, appena vediamo che gli chef se ne sono andati in un'altra stanza, corriamo verso un vassoio stracolmo di pizzette e ne prendiamo due ciascuno.
Cercando di passare inosservati ci dirigiamo verso il salone, da dove udiamo varie risate, e, a giudicare dalla voce, sono i soliti festaioli del gruppo, Lorenzo Insigne e Ciro Immobile.
Una volta raggiunti ci sediamo con loro.
-no vabbè ragazzi questa la dovete sentire, Ciro dillo anche a Chiesa e Spina- ride incessantemente il nano Insigne.
-stamattina stavo facendo lo slalom tra i birilli, il mister mi chiama ed io mi giro, quando ritorno a guardar davanti a me mi ritrovo un birillo davanti e non faccio tempo a bloccarmi che mi sfracello per terra- racconta tra una risata e l'altra.
Io e Spina scoppiamo a ridere pensando ad un Ciro che si ammazza con un birillo.
Poco tempo dopo ci raggiungono anche Giorgio Chiellini e Leonardo Bonucci, ai quali viene raccontato di nuovo l'accaduto di Immobile.
Dopo aver trascorso altro tempo assieme alla squadra, uno chef ci comunica che il pranzo è pronto, perciò ci dirigiamo nella sala dove ognuno di noi si siede.

•A UN PASSO DAL PARADISO//LEONARDO BONUCCI•Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora