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Arrivati davanti al locale, cerchiamo il parcheggio per l'auto, e, una volta trovato, scendiamo.
Io e Federico andiamo davanti all'entrata, dove ci aspettano gli altri.
Entriamo dopo aver fatto vedere le nostre carte d'identità.
All'interno è pieno di gente.
Ci sono vari tavoli, una pista da ballo, le luci colorate e il bancone in cui i baristi servono i clienti.
-che ne dite di prendere qualcosa da bere e sederci a un tavolo?- propone Bonucci.
-okay, ma come ha detto il mister, niente cose alcoliche- dice Chiellini.
Tutti annuiamo ed andiamo alla bancone, dove un barista si avvicina e ci chiede cosa volessimo.
-cosa avete di analcolico qui?- chiede Giorgio.
-solo l'acqua bello- ride l'uomo.
Ci guardiamo tra noi con delle facce un po deluse.
-facci nove cocktail- dice Bonucci -bello- aggiunge imitando il tono di voce del barista, prima di andare verso il primo tavolo che vede.
Noi lo seguiamo, e, una volta seduti, Chiesa gli dice -Leo forse è meglio annullare l'ordine, se il mister lo viene a sapere ci ammazza.
-Fede i cocktail non fanno praticamente nulla, è difficile ubriacarti con quelli.
-comunque, a me ha fatto morir dalle risate il modo in cui Leo ha risposto a quel tizio, vi giuro- ride Insigne.
-pure a me- dice Ciro dandogli il cinque.
-ho un talento nel fare lo scontroso- sorride Bonucci.
-ecco i vostri cocktail- ci serve un ragazzo molto giovane.
Tra un sorso e l'altro, accompagnati da qualche risata, finiamo le bevande, perciò decidiamo di fare qualche passo sulla pista da ballo.
-dai ragazzi, venite, ci divertiamo!- tiro per il braccio a Verratti, riferendomi a lui, Berna e Chiellini.
-no, no e no- dice Marco togliendo la mia mano dal suo braccio.
Devo ammettere che neanche io sono molto brava a ballare, ma almeno ci provo.
Rassegnata, torno da Federico, Lorenzo, Ciro, Leonardo e Matteo.
Mentre ballo amichevolmente con Pessina una danza scatenata, si avvicina Bonucci.
-hey- urla per farsi sentire.
-hey!- diciamo io e Matteo.
-volevo chiedere ad Alice se dopo le andava di fare qualche passo di danza insieme a me, sempre se desidera e se il suo migliore amico non è geloso.
-per me va bene- rido.
-ma vaffanculo Leo, tienitela che io non la sopporto più, mi ha davvero stancato con tutti i salti che fa per provar a ballare.
Do uno schiaffo a Pessina e mi metto a ridere mentre lui mi manda a fanculo.
Quando rialzo la testa vedo Bonucci.
-mi hai fatto prendere un colpo- rido -ma Matteo?
-non avevi detto che dovevamo ballare noi due?
-ahh non avevo capito proprio ora.
-c'è qualche problema?- mi domanda preoccupato.
-certo che no- rispondo mentre sorrido, per cercar di tranquillizzarlo.
Anche lui mi sorride e mi afferra la mano, mettendo l'altra sulla mia vita.
Cerco di danzare in modo decente ma non ci riesco proprio, anzi, a volte gli calpesto addirittura il piede.
Lui scoppia a ridere l'ennesima volta che sbaglio con i movimenti.
-scusami, sono un po imbranata- forzo una risata.
-tranquilla, che ne dici di distrarci?- propone.
-che intendi?
-vieni con me- senza aspettarsi risposta mi prende la mano e mi trascina con se.
Attraversiamo tutta la pista da ballo, apriamo una porta e saliamo le scale.
Una volta arrivati in cima, ci ritroviamo sul tetto di quel locale.
-figo qui- sussurro.
-eh si- dice -tu pure di più- sussurra tentando di non farsi sentire.
-cosa?- domando anche se ho capito benissimo.
-oh, nulla... Solo...- non finisce la frase che mi prende di colpo la testa e mi bacia.

•A UN PASSO DAL PARADISO//LEONARDO BONUCCI•Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora