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-dato che avete finito tutto, fatemi trenta flessioni e poi trenta addominali- dice mio padre ai ragazzi.
Loro si mettono subito a lavoro, ogni tanto fanno qualche pausa in modo da dissetarsi. Dopo aver completato flessioni ed addominali, si recano negli spogliatoi dove si cambiano e tornano da noi.

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-non me l'aspettavo ma a quanto pare avevi ragione tu. Sono tutti fighissimi- dico a Sarah in videochiamata.
-visto? Io non sbaglio mai. Quando torni facciamo un pigiama party da me, ok? A proposito, quando torni?
-eh dipende da come vanno le partite, no?
-vero, sono rincoglionita. Con chi hai stretto di più?
-se ti devo dir la verità, tra ieri e oggi ho parlato molto con Pessina, mi sta un botto simpatico.
-ed è pure bono.
-oh mio Dio, abbiamo detto che son tutti fighi, non c'è bisogno di ricordarlo ogni volta che li menziono singolarmente.
-ma come parli amo? "Menziono singolarmente"? Da dove esce fuori questa?
-colpa delle conferenze di mio padre, quando lo sento parlare mi contagia, che ce posso fa. Ad ogni modo, qual è meglio per te? Oro con le paillettes oppure bianco semplice?- dico mostrandole due vestiti -conta che è una serata tra amici, in qualche locale, e non possiamo ubriacarci.
-NON POTETE UBRIACARVI?! STAI SCHERZANDO?!
-eh si, sono regole, e purtroppo dobbiamo rispettarle. Comunque, oro o bianco?
-amo non so, stai bene con tutte e due.
-ho capito, aspetta- dico allontanandomi dal telefono e dirigendomi verso la porta.
-MATTEOO!- urlo vedendo Pessina parlare con Insigne.
-che vuoi?
-vieni qui, è urgente!
-ora scopano- ride Insigne.
-LORE' TE MENO- gli dico facendolo stare zitto.
-che succede?- domanda entrando nella stanza.
Guardo il telefono e vedo Sarah con gli occhi spalancati cercando di sistemarsi la faccia dato che era in pigiama e con un mollettone da cucina in testa.
-devi aiutarmi a scegliere il vestito. Oro o bianco?- glieli faccio vedere.
-se devi andare in autostrada ti consiglio l'oro, fa più puttana- gli tiro uno schiaffo amichevole -ahia! Fammi finire! Dato che non devi andare a lavoro stasera, ti consiglio il bianco.
-ti adoro grazie- gli dico mentre esce dalla stanza.
-ti adoro anche io stronza.
Prima di chiudere la porta sento Insigne -avete scopato vero?
-LORENZO!- urlo facendolo mettere a ridere come un pazzo maniaco.
Chiudo la porta e torno davanti al telefono per parlare con Sarah.
Nel mentre mi preparo.
Una volta essere pronta, saluto la mia migliore amica ed esco dalla stanza.
Vado alla reception dell'albergo, da cui provengono varie voci.
Vedo Chiesa, Bernardeschi, Bonucci, Pessina, Chiellini e Verratti.
-chi manca?- domando.
-Insigne ed Immobile. Comunque ci siamo organizzati ed abbiamo deciso che tu vieni in macchina con me, è un problema?- domanda Chiesa.
-nono, tranquillo. A me va benissimo- rispondo.
Eccome se mi va bene. E' troppo bello, ammetto che non gli resisto e probabilmente mi sono innamorata di lui, ma d'altro canto anche Bonucci è magnifico, è davvero affascinante.
Se dovessi scegliere tra loro due devo ammettere che starei davvero in difficoltà.
Una volta arrivati anche Ciro e Lorenzo, usciamo dall'hotel.
Io e Federico andiamo verso la sua auto.
Non me ne intendo di macchine ma credo sia una Bugatti.
Saliamo e dopo aver aspettato che anche gli altri salissero sulle auto, partiamo.
-come si chiama il locale?- domando.
-ah boh, io seguo a loro, se li perdo li chiamo- fa spallucce.
-mh, okay.
Rimaniamo in silenzio tutti e due per svariati minuti.
Guardo il fuori dal finestrino il paesaggio, pensando al fatto che probabilmente a quella conversazione non ci sarebbe stato un continuo.
A volte poso lo sguardo sulle sue mani quando cambia marcia.
Ma quando meno me l'aspetto, lui mi dice -come mai tutto questo silenzio?
-non so.
-tranquilla. Comunque sappi che la in quel locale ci divertiremo- sorride tenendo gli occhi fissi sulla strada.

•A UN PASSO DAL PARADISO//LEONARDO BONUCCI•Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora