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-okay ragazzi, prima di cominciare vorrei che vi presentaste in modo carino ed educato a mia figlia- dice mio padre una volta arrivati -vi lascio un po da soli- sorride e se ne va per conto suo.
"Ehm, credo si sia fatto una canna prima di venire" penso.
-beh, piacere- sorrido -io sono Alice, ho ventiquattro anni e accompagnerò voi e mio padre lungo il percorso degli Europei. Dalle voci che girano siete una grande squadra- cerco di fare un po la leccaculo in modo da risultare simpatica.
-eh si, ed io sono sicuramente il migliore della squadra- dice quello nano venendo verso di me -Lorenzo Insigne, piacere mio- sorride e mi tende la mano. La afferro ma subito dopo quello biondo scolla Lorenzo da me -Ciro Immobile, sono il migliore amico di quel coglione- indica Insigne -e spesso ci bullizziamo a vicenda- ridacchia contagiandomi.
-io sono il capitano della squadra, Giorgio Chiellini, mentre lui è...- dice indicando Bonucci.
-Leonardo Bonucci- rispondo accennando un sorriso -ci siamo già conosciuti in ascensore- continuo la frase.
-esatto- conferma lui guardandomi.
-ah ultima cosa, se senti dire King Kong, sappi che si riferiscono a me- ride un po in imbarazzo.
-io... Io sono Gianluigi Donnarumma, portiere della squadra- mi tende la mano.
E' davvero alto, sembra molto simpatico.
-sei altissimo- gli sorrido e lui ricambia.
-già... Peccato che non sia un bad boy, tutti dicono che sono molto gentile e ormai anche io ci credo- ridacchia.
-beh, non so perché ma a primo impatto si vede proprio che sei buono. Posso darti un soprannome?
-dimmi tutto.
-G.G.G. Grande Gigante Gentile- gli sorrido.
-mh... mi piace-risponde prima di andare a parlare con gli altri.
Subito dopo si presenta un ragazzo moro, senza un filo di barba -Matteo Pessina, piacere- tende la mano.
-piacere mio- gliela afferro.
-loro sono Federico Chiesa, Jorginho Frello, Emerson Palmieri e Marco Verratti.
-e io sono Leonardo Spinazzola, ma puoi chiamarmi Spina- dice un ragazzo molto carino con i capelli e la barba castani -mentre loro sono Federico Bernardeschi- continua lui.
-puoi chiamarmi Berna- mi sorride il ragazzo.
-Nicolò Barella- Spina indica un ragazzo biondo, anche lui carinissimo, alto più o meno quanto me -e laggiù quei due che parlano sono Manuel Locatelli e Andrea Belotti, che noi soprannominiamo "il Gallo".
-beh, piacere, siete tutti simpaticissimi- sorrido.
Loro vanno assieme agli altri, mentre tra i giocatori ne vedo uno venire verso di me, Chiesa.
-hey- mi saluta.
-hey come va?
-tutto bene, prima non ho avuto modo di parlarti perché dovevo chiedere una cosa al capitano. Te invece? Come stai?
-anche io tutto bene. Ho ripensato alla proposta di ieri sera, se vuoi domani sera ci vediamo, tanto è sabato, magari andiamo da qualche parte.
-certo, va bene, se vuoi invitiamo anche gli altri- mi propone.
-certo.
-ragazzi agli appuntamenti ci pensate dopo- richiama l'attenzione mio padre.
Io alzo gli occhi al cielo mentre Federico va verso il resto del gruppo.
Cominciate a fare qualche giro di campo, poi passate alle staffette, dopo aver finito dieci minuti di riposo, poi vedremo come continuare. Sapete voi dove siete più portati, e dove siete un po scarsi.
Io e mio padre ci sediamo su una panchina a bordo campo e parliamo un po mentre guardiamo i ragazzi allenarsi.
-hai fatto nuove conoscenze tesoro?- domanda.
-si, ho parlato un po con tutti e mi stanno molto simpatici.
-si, effettivamente sono molto simpatici, e alcuni anche vivaci- dice togliendosi gli occhiali e ridendo -Lorenzo lascia stare a Ciro!- urla verso Insigne continuando a ridere insieme ai due ragazzi.
-domani sera dove andate di bello?- chiede.
-mi stavo accordando con Federico per farci un giro domani sera. Magari andiamo in qualche locale o facciamo una passeggiata.
-okay ma niente alcolici. Loro non possono bere e, anche se tu puoi, non lo farai- dice.
-tranquillo, saremo super sobri.

•A UN PASSO DAL PARADISO//LEONARDO BONUCCI•Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora