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-quindi che dovrei mettere secondo voi?- domando alle mie amiche in videochiamata.
-facci almeno vedere le opzioni- dice Valeria.
Io faccio vedere prima un outfit con pantaloncini di jeans, top bianco e scarpe della fila, poi un tubino nero accompagnato da una cinta ed un paio di tacchi non troppo alti.
-staresti benissimo con tutti e due- dice Ginevra.
-per me il primo- dice Valeria.
-anche per me il primo- conferma Sarah.
Io annuisco e mi preparo.
Dopo essermi vestita, mi trucco seguendo i loro consigli e mi lego i capelli in una coda molto alta.
Accompagno il tutto con una borsetta bianca in pelle e qualche accessorio qua e la.
-pronta per far colpo su di lui?- domanda Sarah.
-aspe ma è Bonucci il fortunato, giusto?- chiede Valeria.
-certo- le dico.
-ok, beh in bocca al lupo.
-eh si, speriamo che vada tutto bene- dice Ginevra.
-e che tu non faccia figure di merda, come al solito- continua Sarah.
Io mi metto a ridere, mi conoscono davvero benissimo.
-farò del mio meglio, ora vado, mancano giusto un paio di minuti- dico prima di salutarle e attaccare la videochiamata.
Mi guardo un'ultima volta allo specchio e poi apro la porta per uscire.
Appena essere fuori vedo come tutte le sere Teo e Fede che chiacchierano, perciò quando passo li saluto e do il cinque a Pessina dopo che mi ha detto -spacca girl.
Adoro quando si comporta così, ormai lo considero un fratello.

CHIESA

-dove va tutta sola?- domando a Matteo dopo che se n'è andata.
-oh non lo sapevi? Va a fare una passeggiata con Leonardo.
-non mi aveva detto nulla in realtà- dico un po triste.
-sei geloso?- domanda il ragazzo?
-certo che no Teo, la conosco a malapena- forzo una risata.

ALICE

-sei stupenda- mi dice una volta essere davanti a lui.
-anche tu stai davvero bene- sorrido guardandolo meglio. Ha una camicia bianca accompagnata da un paio di jeans e delle Jordan bianche e nere.
Tiene i primi due bottoni della camicia aperti, e la cosa lo rende più affascinante del solito.
Usciamo dall'hotel e attraversiamo la strada.
-dove vuoi andare?- mi domanda.
-non so, non conosco benissimo la zona, tu che vorresti fare?- chiedo.
-io propongo una passeggiata in lungomare, che dici? Magari ci fermiamo sulla spiaggia o prendiamo qualcosa ad un bar li vicino.
Io annuisco e camminiamo verso la meta, parlando del più e del meno.
Arrivati ad un certo punto, decidiamo di sederci ad un tavolo di un bar dopo aver preso un paio di coca cole.
-domani a che ora avete l'allenamento?- domando.
-quello mattutino è alle dieci e tre quarti, mentre quello pomeridiano alle cinque e mezza. Hai intenzione di venire?
-certo, come al solito. Anche perché da sola mi annoio.
-se vuoi un giorno non vado ad allenarmi e passiamo del tempo insieme.
-non sarebbe male, ma vorrei anche evitare di procurare distrazioni...- mormoro.
-non sei una distrazione, anzi, prima o poi mi sarei astenuto da qualche allenamento perché in questo periodo sono un po stanco.
-mh, beh a me va bene, poi scegliamo il giorno insieme e vediamo.
-va benissimo. Ti va di andare in spiaggia?- propone.
-okay- accetto e ci alziamo dal tavolo per poi andare verso la spiaggia.
Ci sediamo a terra.
In quel momento noto quanto mi sta distaccato, credo perché vuole rispettarmi, e apprezzo moltissimo la cosa.
Nonostante ciò, mi tiro più vicino a lui.
Lui sposta la testa e mi guarda, io gli sorrido e ricambia.
Quando gira di nuovo la testa verso il mare io approfitto per appoggiare la mia sulla sua spalla.
E vi giuro che ci sarei stata quanto volete voi, anche all'infinito.

•A UN PASSO DAL PARADISO//LEONARDO BONUCCI•Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora