Capitolo 15 - Rengoku Kyojuro

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Così una volta da Gyutaro e Daki, gli spiego che forse è meglio provare a fare pace con i miei e Daki mi risponde cosi:" Ma ovvio, se hai dei genitori che ti vogliono bene, devi starci insieme"
Sorrido e poi prendo le mie robe e torno a casa.

...

Busso alla porta e ad aprirmi c'è Yoriichi. Mi guarda storto e poi dice:" Ma', Pa', è tornata"
Mi fa entrare e subito la mamma mi corre incontro e piagnucola:" Che bello sei viva, se ti avessero ucciso non so cosa avrei fatto"
Io ridacchio e rispondo:" Ma mamma, i demoni non mi ucciderebbe mai, io sono loro amica"
Papà mi guarda e dice:" Sei come tuo nonno"
Io gli regalo un sorriso a trentadue denti e poi dico:" Mi dispiace per essere scappata, è solo che... Non lo so mi aspettavo qualcosa di diverso da Yoriichi... O magari qualcosa di diverso me lo aspettavo da voi... Scusate"
I due si guardano e sorridono poi dicono:" Che fortuna che sei tornata ora possiamo andare al lavoro a sistemare quel problema"
Io e Yoriichi scambiamo uno sguardo arrabbiato e insieme diciamo:" AH MA QUINDI NON VOLETE AIUTARCI A CONOSCERCI E DIVENTARE UNA VERA FAMIGLIA UNITA?"
La mamma ci guarda e anche papà. Poi dicono:" Ovvio che sarebbe bello, ma prima il dovere poi il piacere, ah e Akane sei in punizione, non puoi invitare amici a casa, non puoi uscire se non per andare a scuola e se provi ad andare ad una di quelle missioni per quelle cavolate contro i demoni sei morta, e se lo fai Yoriichi ci dirà tutto"

Detto questo i due escono e vanno via. Io prendo la prima cosa che mi capita a tiro, ovvero un vaso che abbiamo pagato circa 5mila ¥, e lo tiro a terra rompendolo. Così fa anche Yoriichi con un quadro di famiglia dove lui non c'è. Così ci guardiamo e gli chiedo:" Camera proibita?" Lui annuisce e risponde:" Camera proibita"
Così saliamo le scale e andiamo in camera di mamma e papà per scoprire che ci sono solo foto di Yoriichi, nemmeno una mia. Gli occhi mi prudono, ma non posso piangere davanti al mio nuovo fratellone devo mostrarmi forte. Apro il comodino della mamma e trovo un diario. "Yoriichi, guarda qua" gli dico, lui si avvicina a me e sussurra:" Chissà quante cose ci tengono nascoste"
Ci guardiamo un attimo negli occhi e annuiamo. Apriamo insieme il diario e leggiamo la prima pagina.

Caro Diario,
Sono io Fumiko. Ieri mi è nata la mia seconda bambina e posso confermare che ero la persona più felice del mondo finché non ho scoperto che è per metà demone. Inizialmente volevo ucciderla, ma quello stupido di mio suocero mi ha fermato, dicendo che era parte della famiglia come me. Io so cosa si patisce a vivere una vita da demone e non è bello. Così io e suo padre abbiamo deciso di lasciarla da Tanjiro e quando andremo al lavoro la porteremo con noi, così che non dia fastidio al nostro bambino Yoriichi. Io non la considero come una figlia a differenza di suo padre, lei non volevo averla... Non volevo avere una figlia per metà demone se si scoprisse, gli spadaccini mi ucciderebbero, scoprendo che ho mangiato infinite persone. Che poi, ciò che piace a me, sono i ragazzi in forma... Del tipo se mio figlio crescesse come sto cercando di fare sicuramente lo divorerei... Sono la sorella maggiore del nuovo Muzan d'altronde!

Le lacrime iniziano ad uscire dai miei occhi, ma mi faccio forza e vado alle utime pagine scritte, e insieme a Yoriichi ne leggo il contenuto:

Caro Diario,
Akane è scappata di casa ormai da un mese. Ne sono proprio felice, ora che non c'è più non potrà disfare i miei piani. Oggi la sera della partenza, mangerò Yoriichi e una volta arrivati in America divorerò anche Tonjuro (il padre dei ragazzi).
Sono sicura che diventerò il demone più forte e così sarò imbattibile e i demoni torneranno a dominare il mondo.

Chiudo il libretto e lo butto a terra, poi gli do fuoco. Tanto non è un quaderno demoniaco. Sbuffo lo riprendo e lo porto in camera mia. Lo metto nel mio zaino dovrei farci qualcosa, magari mostrarlo a Muzan...
Torno in salotto e trovo Yoriichi, che oggi indossa una camicia all'Hawaiana e dei pantaloncini corti blu cobalto, mettersi le mani tra i capelli. Mi avvicino e sento odore di tristezza. Dei singhiozzi escono dalla sua bocca, con le lacrime che ormai scendono dai miei occhi mi avvicino a mio fratello.
Lo abbraccio e lui ricambia. Restiamo attaccati per un po' finché non ci sentiamo meglio e ci mettiamo seduto ai lati opposti del divano.
Dopo vari minuti di silenzio lui mi chiede:" Perché ce l'hai tanto con il mio nome?"
Io prendo un respiro e rispondo:" Vedi, apparteneva ad un nostro antenato, che per me è quasi come un dio... Era uno spadaccino, uccideva i demoni, dopo nostro nonno... Era il più forte"

Next Generation. Kny FanficDove le storie prendono vita. Scoprilo ora