Capitolo 32- Muzan Kibutsuji

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"AKANE" Urla la voce di Muzan in lontananza.
"Dannazione" sussurro mentre curo Hakuji, che si rialza e si mette vicino a me.
"Andiamo" mormora a me, prendendomi per mano:" Insieme"

...

Annuisco e camminiamo verso il demone.
"Muzan!" gli urlo contro:" Non mi fai paura!"
Lui ridacchia e risponde:" Non devo farti paura, devo solo ucciderti e poi potrò diventare l'essere supremo e calmare l'anima inquieta di mio nonno"
Sbatto le palpebre non capendo... Lui è già un essere supremo:" Ma te sei già un essere supremo! Cosa vuoi di più "
"Voglio l'eternità" urla lui e poi continua:" Potrò finalmente vivere per anni infiniti, un abilità che io non mi ero ancora riguadagnato e che te e tua madre avete, lei ora è morta, ma tanto il suo sangue non andava bene, ci voleva qualcosa di più fresco"
Si avvicina a me un po'.

"Qualcosa di nuovo"

Si avvicina ancora.

"Qualcosa di bello"

La mano di Hakuji stringe forte la mia, quasi bloccandomi la circolazione.

"Qualcosa di giovane"

Inizio ad ansimare vedendolo ad un palmo dal mio viso.

"Servivi te"

Con un urlo sguaino la katana e gli mozzo la testa. Subito gliene ricresce un altra. Ma che diamine?
Hakuji mi spinge via come inizia a prendere a pugni Muzan, prima che possa fare la prossima mossa e con l'abilità vampirica, espansione della tecnica, bussola, riesce ad evitare gli attacchi ed a procurargli abbastanza danno da deformare il suo viso.
"Muori" urla mentre gli da un altro colpo e lo fa cadere a terra. Io però mi avvicino non fidandomi, ma non faccio in tempo, che Kibutsuji si è già rialzato e ha messo a terra il ragazzo.
"Dannazione" mormoro, mentre con il respiro dell'equilibrio, gli mozzo le braccia.

"Bastardo" gli urlo contro, e vedo l'immensa ferita sul corpo di Hakuji. Un foro al centro dello stomaco, e non si sta rigenerando. Un immagine terribile mi percorre la mente, quella di Rengoku, quando, a fianco del treno cappottato, nel passato, con il braccio di Akaza che passava da una parte all'altra del suo ventre.
Le lacrime iniziano ad uscire copiosamente dai miei occhi. Subito arriva Kyojuro ad affiancarmi e mi dice:" Lui se la caverà, è forte, ora dobbiamo uccidere Muzan"

Annuisco e rivolgo il mio sguardo verso il demone. Fodero la spada e gli corro incontro, e saltandogli sopra lo butto a terra. Attivo la mia forma demoniaca e subito gli graffio la faccia e gli faccio prendere fuoco. Inizio a prenderlo a pugni, uno da destra e uno da sinistra, e ancora, ancora, e ancora. A ripetizione, fino a che lui con le ginocchia mi spinge, e scivolando via mi da un calcio, facendomi sbattere contro la casa di Senjuro.
"Dannato!" gli urlo io, con la coda dell'occhio vedo che Senjuro non è più allo spaventa passeri, penso sia al sicuro con Oyakata-sama.

"Akane!" sento le voci dei pilastri che mi chiamano. Muichiro, Yuichiro, Mitsuri, Sanemi, Giyuu, Shinobu, Tengen, Rengoku, Obanai, e tutti gli altri spadaccini, Zen'itsu, Inosuke, Nezuko, arrivano dietro di me. Rimane solo Kibutsuji veramente.
Sorrido, vedendo che siamo praticamente tutti ancora, non abbiamo perso nemmeno un uomo, perfetto.
"È arrivata la tua ora Muzan Kibutsuji" Esclamò tutta contenta.

"Ma davvero?" chiede lui con tono ironico:" Che scena commovente, tutti qua a urlare contro, insieme al vostro capo, come una banda di bambini, perché è quello che siete, ragazzini, non avete, nessuno di voi, più di almeno sedici anni, avete iniziato ad utilizzare le tecniche di respirazione da meno di un anno e già pensate di battermi? Scusate se ve lo dico, rovinando  vostro entusiasmo, ma siete patetici, e non provate nemmeno per sogno a sputarmi addosso quella storia del 'mA nOi AbBiAmO iL pOtErE dElL' aMiCiZiA' perché sono tutte cavolate"

Next Generation. Kny FanficDove le storie prendono vita. Scoprilo ora