Misun
Yunho era lí davanti a me.
I capelli biondi platino che gli cadevano sulla fronte perfettamente con le punte gli nascondevano gli occhi scuri, quegli occhi che avevo sempre amato guardare quando erano tesi in un sorriso. Era alto, lo era sempre stato, ma ora sembrava esserlo ancora di più, non potevo negare di trovare dei cambiamenti nel suo fisico, come il petto piú ampio e le spalle molto più larghe di come me le ricordavo. I muscoli delle gambe si vedevano anche attraverso i vestiti ma quello che mi stravolse più di tutto fu il suo sorriso sincero. Era felice di essere tornato finalmente a casa dopo tutti quei mesi. Non mi sembrava vero di averlo cosí vicino, eppure lo era.
«Yunho!»la voce stridula di Wooyoung sovrastò quella di tutti noi altri, quest'ultimo gli corse incontro e gli saltò letteralmente addosso. Fu una fortuna che l'altro avesse altre tre persone dietro di lui che lo ressero, altrimenti sarebbero caduti direttamente per terra.
«Che diavolo, non avvertire eh!»disse poi San andando anche lui incontro ai due fratelli che si erano appena riuniti, cosí fece anche Jongho l'attimo dopo, stringendo tutti e tre in un abbraccio che li fece gemere dal dolore.
«Jongho li stai ammazzando.»gli fece notare infatti mio fratello avvicinandosi ora al gruppetto e iniziando a staccarli uno ad uno. Una volta che Yunho fu libero sorrise e poi abbracciò il rosso dandogli delle pacche sulle spalle.
«Ben tornato amico.»gli disse e l'altro mormorò qualcosa che però non riuscimmo a sentire visto che teneva la faccia nell'incavo del suo collo. Quando anche loro si separarono fu il turno di suo padre a salutarlo, il quale cercò di prenderlo in braccio ma senza riuscirci.
«Diavolo, sei cresciuto figlio mio!»commentò l'uomo e il soggetto ridacchiò, per poi passare ad abbracciare i genitori di Jongho e San e poi mia madre, lasciando me per ultima.
In realtà io ancora non ero riuscita a muovermi, troppo sconvolta dalla scena che mi ero ritrovata di fronte. Sapevo che a breve sarebbe dovuto ritornare ma non pensavo fosse cosí a breve. Ero felice del suo ritorno e non riuscivo proprio a concepire come potesse essere lui in carne ed ossa davanti ai miei occhi.
Lo avevo sempre considerato bello, anche se non glielo avevo mai detto, ma ora era tutt'altra cosa. Era letteralmente un Dio greco e non potevo di certo evitare la strana sensazione che avvertii nel mio stomaco quando il suo sguardo cadde su di me. Si bloccò anche lui, dopo aver sciolto l'abbraccio col padre dei due Choi, e puntò gli occhi nei miei, attirando anche l'attenzione di tutti gli altri che ora stavano fissando prima me e poi lui. Io ero rimasta in disparte mentre loro erano tutti vicini tra loro, il che mi faceva sentire un pesce fuor d'acqua.
Comunque lui si avvicinò cautamente a me, io non riuscii a muovere un muscolo ancora sotto shock, fino a quando mi resi conto che era solo ad un passo dal mio corpo. Sbattei gli occhi e deglutii, notando che ora avevo la bocca completamente secca.
«Ciao.»disse soltanto e io aprii la bocca per rispondere ma nessun suono uscí da essa, perciò provai anche ad alzare una mano per almeno salutarlo ma mi fu impossibile, quindi gli rivolsi soltanto un sorriso.
Nessuno disse niente, questo fino a quando Wooyoung si mise dietro suo fratello e lo spinse in avanti, facendolo letteralmente venire addosso a me che, presa alla sprovvista, non mi mossi per l'ennesima volta e rimasi attaccata al suo corpo.
«Come siamo rigidi.»commentò il biondo mettendosi ancora una volta dietro Yunho e prendendogli le braccia molle, mettendomele attorno al busto facendo in modo di abbracciarmi. Sempre da quella posizione prese le mie mani e gliele posò sulle spalle, al che io arrossii completamente.
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Good Lil Boy[J.Y.]
Fanfiction«Non riesco a starti lontano.» «E io non voglio che tu lo faccia.» Misun è al suo ultimo anno di liceo, ha un fratello maggiore e degli amici conosciuti grazie a sua madre, che aveva voluto che i suoi figli facessero amicizia con quelli delle sue du...