Misun
Alla fine di maggio iniziai ad avvertire i primi segni di un vero e proprio crollo emotivo. Gli esami erano sempre più vicini e io non sapevo più che diavolo fare. Come se non bastasse non avevo nemmeno deciso quale università prendere e tutti quelli che mi chiedevano cosa volessi fare mi facevano venire ancora più ansia di quella che già avevo.
Non avevo la più pallida idea di cosa fare del mio futuro, ero appena riuscita a mettere a posto la mia situazione sentimentale e il mio cuore, avevo bisogno di almeno un po' di tregua, no? Credevo di meritarmela.
Da quando io e Yunho eravamo diventati "ufficialmente" una coppia, le cose erano state più semplici di quello che avevo pensato. Dato che eravamo sempre stati migliori amici, ai nostri genitori non sembrava strano il fatto che trascorressimo così tanto tempo insieme, e non lo era nemmeno il fatto che quando eravamo a casa dell'uno o dell'altro stessimo con la porta chiusa. Questo ci permetteva di chiuderci nella nostra bolla e di fare ciò che volevamo senza venire disturbati o senza rischiare di essere scoperti. Certo, c'erano stati giorni in cui non avevamo nemmeno potuto vederci a causa di Mingi a casa o per il mio studio, ma comunque era piuttosto semplice stare insieme, in confronto a quello che avevamo pensato in un primo momento.
Finalmente potevamo stare insieme, finalmente aveva capito che l'unica cosa ad essere importante era il sentimento reciproco che provavamo e nient'altro. Potevamo stare bene, potevamo vivere tranquilli e presto avremmo potuto trovare un modo per spiegare tutto a mio fratello.
Certo, sarebbe stato inevitabile che lui lo venisse a sapere e sapevamo fin troppo bene che si sarebbe arrabbiato. Per quanto odiasse ammetterlo, teneva a me più di qualsiasi altra cosa, dopo tutto quello che avevo passato con nostro padre era diventato dieci volte piú protettivo nei miei confronti e si accertava sempre che io stessi bene, con chi fossi e dove fossi e, se ce ne era il bisogno, faceva sempre in modo di farmi avere qualcuno nelle vicinanze quando uscivo. Si, era stato insopportabile all'inizio girare con i suoi amici alle calcagna, ma poi man mano aveva smesso e ora soltanto quelli del nostro piccolo gruppo si accertavano che io stessi bene.
Ma per il momento nè io nè Yunho volevamo preoccuparcene, troppo infatuati l'uno dell'altra e troppo presi dalla nascita di quella relazione. Ad entrambi non sembrava vero il fatto di essere finalmente insieme ed io non potevo credere che finalmente qualcuno mi apprezzasse anche per i lati che avevo sempre disprezzato, fin da bambina.
Proprio in quel momento mi stavo guardando allo specchio. Era sera, il primo caldo era arrivato e avevo finito di studiare da un paio d ore quando avevo letto il messaggio di Yunho che diceva di volermi portare ad un appuntamento. Era strano pensarlo, ma ci conoscevamo da tutta la mia vita, stavamo insieme da qualche giorno e non avevamo ancora avuto nemmeno un appuntamento.
Mi ero cambiata, avevo messo un paio di pantaloncini neri abbastanza larghi e una maglia bianca, abbinata ad un paio di converse anch'esse bianche. Non era nulla di particolare, visto che mi ero anche fatta un trucco leggero o acconciata i capelli in qualche capigliatura, ma non dovevo assolutamente dare all'occhio per Mingi. Non era ancora arrivato il momento di farci scoprire.
Proprio quando stavo per guardare l'orario sentii il telefono vibrare e lessi il nome di Yunho sulla schermata, allora mi affacciai dalla finestra e mi resi conto che la sua macchina fosse fuori. Sorrisi tra me e me e presi le mie cose prima di uscire dalla stanza e iniziare quasi a correre per le scale per arrivare in più fretta possibile al piano terra.
«Dove vai?»la voce di mia madre mi colse impreparata e spalancai gli occhi quando la vidi seduta a tavola e con le braccia incrociate: sperai soltanto che non si sarebbe accorta della mia aria entusiasta.

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Good Lil Boy[J.Y.]
Fanfiction«Non riesco a starti lontano.» «E io non voglio che tu lo faccia.» Misun è al suo ultimo anno di liceo, ha un fratello maggiore e degli amici conosciuti grazie a sua madre, che aveva voluto che i suoi figli facessero amicizia con quelli delle sue du...