Yunho
Ero stato il primo a nascere nel mio gruppo, ero il più grande tra tutti loro. Mi ero sempre comportato come un fratello maggiore anche all'età di quattro anni, avevo sempre cercato di difendere gli altri quattro all'asilo dove eravamo stati segnati tutti insieme e la maggior parte delle volte ci ero riuscito.
San era venuto qualche mese dopo di me, quel raggio di sole che tanto amavo e che portava tanta gioia nelle nostre vite. Spesso era stato preso in giro da piccolo per essere troppo magro, veniva chiamato "stecchino" dagli altri bambini e ogni volta dovevo mettermi in mezzo quando qualcuno provava ad alzargli le mani.
Le cose erano cambiate con l'arrivo di Mingi. Una volta che anche lui era entrato all'asilo, nessuno aveva più provato ad alzare una mano su San, forse perchè l'altro sembrava troppo spaventoso o forse era per il suo aspetto. Alto già da piccolo e con i tratti del viso per niente leggeri, sembrava cosí intimidatorio agli occhi degli altri bambini che non c'era stato nemmeno più il bisogno di proteggere l'altro, dal momento che nessuno nemmeno ci provava più a dargli fastidio.
Noi tre eravamo i primogeniti del gruppetto di amiche delle nostre mamme. Ci avevano cresciuti ripetendoci più e più volte come anche loro erano diventate amiche alle elementari e di come fin da allora non si erano mai separate. Avevano vissuto ogni momento brutto, ogni successo, ogni pianto, ogni risata insieme, tutto ciò che avevano fatto era sempre stato strettamente legato a quello che facevano le altre due, cosí da sempre.
Anche dopo essersi sposate non avevano mai perso alcun contatto con le altre e cosí erano praticamente rimaste amiche per la pelle, tanto che erano riuscite ad avere tre figli della stessa età. Era stato quasi un miracolo per loro, e grazie a ciò erano state ancora più legate di prima.
E poi accadde: giusto un mese dopo la mia nascita, mia madre seppe di essere rimasta incinta ancora una volta. Fu strano, poche volte capita che una donna riesca a rimanere incinta dopo cosí poco eppure era successo. Però, riscontrò diverse complicanze durante la gravidanza di mio fratello e, da quel che ci è stato raccontato, capii che Wooyoung era stato a rischio di morte più e più volte mentre era ancora nel grembo di mia madre.
Nacque dopo soltanto sette mesi, piccolo, fragile e quasi sembrava si potesse rompere soltanto alla sua vista. Quando ci venne raccontata questa storia non potei non sentirmi ancora più protettivo nei suoi confronti, cosí mi ero letteralmente trasformato nel classico fratello maggiore che farebbe di tutto per il più piccolo; certo, tutto, tranne prendersi le colpe dei danni che faceva in casa.
Come in ogni famiglia infatti, io ero quello responsabile e lui quello che portava guai. Troppe volte da piccoli io e Mingi ci eravamo dovuti mettere in mezzo a delle risse per colpa sua e ogni volta per gli stessi motivi: Wooyoung credeva di poter fare amicizia con chiunque, credeva che fosse facile riuscirci, ma non capiva proprio che non tutti sono come lui e che alcuni hanno caratteri diversi dal suo.
Nonostante ciò non potevo dire che fosse un cattivo fratello e che non gli volessi bene, anzi, gliene volevo di più di qualsiasi altra cosa.
Ad un anno di distanza anche la mamma di San aveva dato alla luce un figlio, Jongho. Fino ai nostri quattro anni era sempre stato il più piccolo tra di noi, anche se aveva sempre dimostrato di essere alla nostra pari: probabilmente proprio a causa di tutto il tempo che passavamo insieme o alla presenza di un fratello maggiore, era piuttosto maturo per la sua età e quell'anno di differenza non si era mai notato fino a quando eravamo diventati adolescenti e poi adulti.
Noi cinque eravamo un gruppetto che girava sempre insieme, proprio come le nostri madri qualsiasi cosa facevamo si faceva in gruppo e mai nessuno veniva lasciato indietro per nessun motivo al mondo. Ci aiutavamo a vicenda, ci proteggevamo e, cosa più importante, ci divertivamo ogni qualvolta ci ritrovavamo a casa gli uni degli altri, la maggior parte delle volte da me o da Mingi.
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Good Lil Boy[J.Y.]
Fanfic«Non riesco a starti lontano.» «E io non voglio che tu lo faccia.» Misun è al suo ultimo anno di liceo, ha un fratello maggiore e degli amici conosciuti grazie a sua madre, che aveva voluto che i suoi figli facessero amicizia con quelli delle sue du...