"Ahi!" – gemette Rebecca.
Il vortice l'aveva scaraventata a terra ed era atterrata sulla roccia fredda e umida.
Si alzò in piedi lentamente, guardandosi intorno guardinga, nel timore che Garou fosse lì vicino e potesse accorgersi di lei.
Il Potere doveva aver funzionato. Si trovava sicuramente all'interno della montagna, a giudicare dall'umidità e dal buio pesto che la circondava. Non c'era più la luna a rischiarare il cammino, ora.
Alzò le braccia, alla ricerca di un appiglio. Le sue mani toccarono una fredda parete bagnata. Doveva trovarsi dentro una specie di grotta, o forse un tunnel.
Era un buon segno. Sicuramente lì attorno, da qualche parte, Garou aveva nascosto le Prescelte.
Aveva fatto un buon lavoro. Nessuno si sarebbe mai sognato di andarle a cercare oltre la foresta, all'interno di una montagna. Se Brenda non avesse avuto quella Premonizione, Rebecca non avrebbe mai trovato quel nascondiglio. Benedisse mentalmente la Premonizione dell'amica, pregando con tutto il cuore che fosse ancora viva.
Tese l'orecchio, ma nella grotta c'era un silenzio assoluto, spettrale. Non poteva restare lì ferma. Per quanto le incutesse paura l'idea di avanzare al buio e a tentoni, non le restava altro da fare.
E così fece. Tenendo le mani ben salde lungo la parete, avanzò a piccoli passi. Il suono delle sue scarpe sul pavimento umido faceva un rumore infernale, o almeno così le sembrò. Poteva solo augurarsi che Garou fosse molto lontano, o si sarebbe accorto della sua presenza.
Avanzò, un passo dopo l'altro, barcollando un po', fino a quando la sua spalla destra non urtò contro qualcosa. Un po' dolorante, sollevò il braccio per cercare di capire cosa avesse arrestato il suo cammino. Era, di nuovo, roccia umida. Seguì con la mano tutta la superficie, il passaggio deviava leggermente a sinistra.
Senza mai staccare le mani dalla roccia, proseguì ancora.
Dov'era Garou? Con una fitta di paura, Rebecca pensò che, per quanto ne sapeva, poteva anche trovarsi lì vicino. Magari aveva sentito il suo odore, o i suoi passi... E se fosse pronto a tenderle un agguato? Rebecca era senza difese. Non vedeva niente ed era terrorizzata. Come sarebbe riuscita a difendersi lì da sola, senza alcun aiuto?
Certo, aveva sempre il suo Potere. Sarebbe potuta fuggire e tornare da Barbara, ma non avrebbe mai trovato le Prescelte. Oppure avrebbe potuto lottare con le unghie e con i denti contro il suo nemico, sperando di non morire.
Entrambe le prospettive non erano molto allettanti.
Non aveva scelta, doveva proseguire e rischiare il tutto per tutto.
Cercando di ignorare l'immagine di Garou che le compariva alle spalle trasformandosi in un lupo gigantesco, continuò a camminare.
Di nuovo, il suono dei suoi passi produsse un'eco assordante all'interno della montagna.
Rebecca si fermò.
Non poteva continuare così, rischiando di essere scoperta da un momento all'altro.
Doveva togliersi quelle dannate scarpe.
Si inginocchiò per sfilarsele, rabbrividendo nell'attimo in cui i piedi poggiarono sul pavimento gelido.
Sollevò nuovamente le mani per toccare la pietra e proseguì il cammino, notando, con immenso sollievo, che i suoi passi ora erano silenziosi e felpati come quelli di un gatto.
Improvvisamente, con il cuore in gola, si fermò.
Le era sembrato di aver sentito una voce.
Con il cuore che le martellava furiosamente nel petto, rimase in ascolto.

STAI LEGGENDO
La Stella di Amtara
FantasyQuesta storia è liberamente ispirata alla saga di Harry Potter, ma al femminile. Ho voluto cimentarmi, a modo mio, su questo tema. Rebecca Bonner è una Strega Bianca e la sua vita sta per cambiare per sempre...