Nella stazione le persone salutavano di fretta i figli prima di farli salire sul treno.
-Ci vediamo a Natale! - James Potter abbracciò un'ultima volta i genitori e da dietro la schiena del padre osservò una ragazza.
Aveva dei lunghi capelli rossi scuro e gli occhi a mandorla verdi, il suo sguardo era supplichevole e rivolto verso un'altra ragazza che le assomigliava.
-...mi dispiace, Tunia, mi dispiace! - stava dicendo - ascolta, forse quando sarò là riuscirò a convincere il professor Silente a cambiare idea! - le prese la mano e strinse forte, mentre la sorella cercava di sottrarla.
-Io non...voglio venirci! - esclamò tirando la mano - tu credi che io voglia andare in uno stupido castello per imparare ad essere una...una...credi che io voglia essere un...un mostro?
Gli occhi della ragazza dai capelli rossi si riempirono di lacrime e la sorella riuscì a liberare la mano.
James non sentì altro, perchè in quel momento il padre si staccò dall'abbraccio. Diede un bacio alla madre e salì sul treno, con la valigia in mano.Finalmente trovò uno scompartimento vuoto. Si avvicinò al finestrino e osservò la ragazza dagli occhi verdi salutare i genitori e salire sul treno, piangendo.
-Scusa, è occupato? - chiese un ragazzo alla porta, indicando il sedile e interrompendo i suoi pensieri.
-Siediti pure - James gli sorride.
Era un bel ragazzo. Aveva i capelli marroni un po' ricci lunghi poco sopra alle spalle che gli coprivano gli occhi scuri, dandogli un'aria attraente ed elegante. Sorrideva timidamente, ma aveva uno sguardo fermo.
-Sirius Black - si presentò mentre si sedeva. - Sono di Londra, io.
-James Potter - rispose - sei del primo anno?
-Esatto, anche tu?
-Si, e non vedo l'ora di arrivare ad Hogwarts e essere Smistato.
-Dove vuoi... - Sirius si interruppe quandò la ragazza dagli occhi verdi entrò nello scompartimento piangendo.
Si appoggiò al finestrino senza guardare gli altri due ragazzi seduti.
-Scusa, stai bene? - chiese timidamente James.
Lei scosse la testa.
-Vuoi parlarne? - domandò ancora il ragazzo, ma lei scosse di nuovo la testa.
James allora la lascio in pace e cominciò a chiaccherare rumorosamente con il nuovo amico.
Poco dopo entro un altro ragazzo dai capelli neri e unticci appiccicagi alla fronte, gli occhi neri e la divisa di scuola di seconda mano già addosso.
-Non voglio parlare con te - disse la ragazza con voce soffocata, alla vista dello studente.
-Perchè, Lily?
-Tunia mi...mi odia. Perchè abbiamo letto la lettera di Silente.
-E allora?
Lei lo guardò con profonda avversione.
-Allora è mia sorella, Sev!
-È solo... - il ragazzo riuscì a trattenersi prima di aggiungere parole come "una stupida Babbana" o "feccia", ma Lily, troppo impegnata ad asciugarsi gli occhi senza farsi notare, non lo sentì.
-Ma ci stiamo andando! - esclamò di nuovo lui, incapace di trattenere la gioia - ci siamo! Stiamo andando a Hogwarts!
Lily annuì, stropicciandosi gli occhi, e quasi suo malgrado sorrise.
-Speriamo che tu sia una Serpeverde - continuò il ragazzo, rinfrancato.
-Serpeverde? - chiese James intromettendosi, non riuscendo più a stare in silenzio.
Il ragazzo dai capelli unti lo osservò. James era smilzo, con i capelli neri come i suoi ma con quell'aria indefinibile di chi è stato molto curato, perfino adorato, di cui lui era privo. I suoi capelli erano parecchio spettinati e arruffati, con un principio di un ciuffo sulla fronte.
-Chi vuole diventare Serpeverde? - chiese ancora una volta James - io credo che lascerei la scuola, e tu? - si rivolse a Sirius, che era beatamente abbandonato sul sedile di fronte al suo.
-Tutta la mia famiglia è stata in Serpeverde - rispose.
-Oh, cavolo - commentò James deluso - e dire che mi sembravi a posto!
Sirius ghignò - forse io andrò contro la tradizione. Dove vorresti finire, se potessi scegliere?
James alzò una spada invisibile.
-"Grifondoro... culla dei coraggiosi di cuore!" Come mio padre.
Il ragazzo ancora in piedi, Severus, fece un verso sprezzante. James si girò verso di lui.
-Qualcosa che non va?
-No - rispose Severus, ma il suo lieve ghigno diceva il contrario - se preferisci i muscoli al cervello...
-E tu dove speri di finire, visto che non hai nessuno dei due? - intervenne Sirius.
James scoppiò in una fragorosa risata. Lily si raddrizzò nel sedile, nervosa, e guardò prima James poi Sirius, disgustata.
-Andiamo, Severus, cerchiamo un altro scompartimento.
-Ooooooooh... - fecero insieme James e Sirius, con un ghigno sul volto.
I due imitarono la voce altezzosa di Lily, poi James cercò di fare lo sgambetto a Severus.
-Ci si vede, Mocciosus! - gridò Sirius, mentre la porta dello scompartimento si chiudeva.
Poco dopo entrarono altri due ragazzi. Uno era alto, capelli corti e marroni con delle cicatrici irregolari sul volto.
-Remus, Remus Lupin - Si presentò, mentre prendeva posto al fianco di Sirius. Indossava già la divisa scolastica.
L'altro ragazzo, Peter Minus era più piccolo e grassoccio, con i capelli da topo, di in marrone chiaro. Sorrise timidamente ai compagni mentre prendeva posto, ma si vedeva che era parecchio preoccupato per lo Smistamento. Aveva un tic nervoso alla gamba.
-Siete tutti del primo anno? - si incuriosì James.
-Sì - esclamarono insieme gli altri tre. Si guardarono negli occhi e scoppiarono a ridere.
Quello era l'inizio di un'amicizia che sarebbe durata per molto tempo.
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James Potter: la Leggenda del Malandrino
FanfictionI signori Lunastorta, Codaliscia, Felpato e Ramoso Consiglieri e Alleati dei Magici Malfattori sono fieri di presentarvi LA MAPPA DEL MALANDRINO "GIURO SOLENNEMENTE DI NON AVERE BUONE INTENZIONI" LA LEGGENDA DEL MALANDRINO {James Potter} {Sirius Bla...