10. Finalmente Quidditch

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Il tempo cominciava a cambiare al castello. Le giornate diventavano sempre più calde, mentre le nuvole nere diminuivano portandosi con se le tempeste e il vento freddo dell'inverno.
I tre Malandrini erano riusciti a farsi un programma per i compiti, avendo così tempo per uscire dal castello.
Le lezioni diventavano sempre più pensanti, man mano che si avvicinavano gli esami, e le persone come Peter che si addormentavano in classe erano sempre di più, soprattutto alle lezioni di Ruf.
-Potter, mi stai ascoltando? - chiese la McGrannitt in una lezione particolarmente noiosa.
-Cosa professoressa? - disse il ragazzo confuso - Oh, si, certo ha ragione, era ovvio.
La McGrannitt sospirò.
-Qiindi dici che ho ragione sul fatto che la Trasfigurazione e Difesa Contro le Arti Oscure siano materie inutili nella vita reale?
-Assolutamente s... - disse sicuro, ma appena vide lo sguardo della professoressa cambiò espressione - no, aspetti, no.
-Presta attenzione giovanotto o ti ritroverai nel mio ufficio pomeriggio.
-E a fare cosa? - chiese sbadigliando.
-A organizzare la tua punizione.
-Come vuole lei - James appoggiò la testa sul banco.
-Potter!
-Professoressa! - rispose il ragazzo con lo stesso tono di voce esasperato.
La McGrannitt sospirò una seconda volta.
-Bene, dato che oggi il signor Potter è stato così gentile da ascoltare la lezione, darò compiti extra a tutta la casa di Grifondoro - disse con uno sguardo severo.
-Ma professoressa! - esclamò Sirius - non può volerlo davvero.
-Li dia a lui i compiti in più, noi avevamo una giornata intera senza compiti - disse Lily arrabbiata.
-Parla per te - la guardò male Peter. La ragazza gli fece una linguaccia di nascosto.
-Silenzio! Non ho chiesto i vostri pareri. Cinque punti in meno a Grifondoro per quella linguaccia, Evans - a quanto pare la McGrannitt, che aveva degli occhio da gatto l'aveva vista.
Al suono della campanella i ragazzi uscirono dall'aula di corsa, prima che la professoressa potesse fermarli per pulire l'aula. Fimalmente avrebbero potuto passare due ore libere..
-Che ne dite se andiamo al campo di Quidditch? - chiese James.
Sirius acconsentì subito mentre Peter decise di rimanere al castello a fare i compiti di Pozioni e di Trasfigurazione.
Sirius e James scesero di nascosto nei sotterranei per prendere due scope dallo sgabuzzino, mentre Peter saliva alla torre di Grifondoro. Stranamente le scope erano poche.
-Quanto mi manca la Comet - sospirò James alla vista delle vecchie scope della scuola.
-E a me la mia Freccia Argento - disse Sirius.

Quando arrivarono al campo scoprirono di non essere gli unici ad aver avuto l'idea di fare un giretto sulle scope. Parecchi ragazzi del secondo, del terzo e del quarto anno, che non avevano G.U.F.O, M.A.G.O o troppi compiti da fare, erano scesi fino al campo.
Alla fine, dopo due incidenti decisero che erano in troppi per stare tutti insieme in aria, così formarono tre squadre e organizzarono un piccolo torneo.
Molti ragazzi si erano seduti dugli spalti a guardare le partite, con in mano uno spuntino.
James e Sirius finirono in due squadre diverse, James come Cercatore e Sirius come Cacciatore.
Alla prima partita gareggiarono la squadra di James e la terza, mentre Sirius andò a sederai sugli spalti.
La squadra di James era formata da due Corvonero, un Tassorosso e quattro Grifondoro, fra cui il capitano della squadra ufficiale, Martin Baston, un ragazzo del quarto anno. La squadra avversaria era composta da cinque Serpeverde e due Corvonero, che, per loro sfortuna, erano stati smistati per ultimi e quindi erano capitati nella squadra peggiore.
I quattordici giocatori più l'arbitro, un ragazzo del terzo anno chiamato Derek Thompson, si posizionarono al centro del campo pronti a decollare. Al suono del fischietto James si alzò in aria felice come non mai e si mise a cercare il Boccino, tenendo d'occhio anche i compagni e i Bolidi.
Matthew Jordan prese posto sulle tribune per fare la cronaca.
-Ed ecco che Frank Carter passa la Pluffa a David Johnson, che schiva un Bolide, supera due Serpeverde, tira e...Nooo! Il portiere ha parato splendidamente, per quanto un Serpeverde possa fare cose splendide.
James decise di fare un giro del campo per cercare il Boccino. Scese attorno agli anelli della sua squadra, quando vide che il Cercatore degli avversari, un Corvonero, stava volando a tutta velocità verso il centro del campo. Uno scintillio fece muovere James. In un attimo stava volando a tutta velocità, sentiva a malapena Jordan che lo incitava.
Sapeva che non ce l'avrebbe mai fatta, ma avrebbe potuto impedire all'avversario di prendere il Boccino. Al posto di prendere la pallina dorata si buttò di peso, corpo e scopa insieme, contro l'avversario, sapendo che stava commettendo un fallo.
Il giovane arbitro fischiò subito fallo mentre James si scusava con l'altro Cercatore.
Un Serpeverde del secondo anno si mise in posizione davanti alla porta con la Pluffa. Il portere, però, che copriva da solo due anelli, riuscì a parare.
-Bella mossa - sentì sussurrare alle sue spalle.
Il Capitano ufficiale di Grifondoro era dietro di lui e gli sorrideva, così James ricambiò il sorriso.
La partita continuò ancora per poco.
Quando il Cacciatore di Corvonero della squadra avversaria stava per tirare, vide un luccichio ai suoi piedi. In un attimo, prima che l'altro Cercatore se ne potesse accorgere, sfrecciò in avanti e afferrò il Boccino.
James scese dalla scopa e raggiunse Sirius, che gli batté il cinque.
-I Serpeverde erano furiosi con il loro Cercatore di Corvonero, mi sa che scoppia la rissa - esclamò - e io non me la perderò per nulla al mondo.
-Neppure per una ragazza splendida? - chiese James, con gli occhi rivolti verso l'entrata. Lily Evans stava entrando in quel preciso istante al fianco di Camille McPritt e Piton.
-Ma perché Mocciosus è sempre al suo fianco? - chiese Sirius esasperato.
-Perché è un verme viscido che striscia ai piedi delle persone migliori.
In quel momento il ragazzo della cronaca chiamò la squadra di Sirius e quella che aveva appena giocato contro James.
Mentre l'amico prendeva la scopa, James si diresse verso la Evans e i suoi amici.
-Ciao Evans - disse in modo particolarmente sexy, sistemandosi il ciuffo - se sei venuta per vedermi giocare mi dispiace dire che la prima partita è già finita, e ovviamente l'abbiamo vinta grazie a me - sottolineò l'ultima parola.
-Beh, mi dispiace dirti che in realtà siamo venuti per veder giocare un amico di Sev - rispose Lily al suo stesso tono.
-E devo dire che in questo momento Dolohv sta giocando parecchio bene - Piton guardava il ragazzo che aveva appena segnato.
-Oh, miseriaccia! - esclamò James leggendo il punteggio. Erano novanta a trenta per la squadra di Dolohv - Sirius! Fammi un bel centro e butta giù quelle Serpi dalle scope!
Il ragazzo incoraggiato dall'amico si scontrò contro un Cacciatore Serpeverde e prese la Pluffa. La lanciò al compagno Tassorosso che gliela rilanciò indietro. Sirius schivò il Portiere e attraversò l'anello centrale con la Pluffa in mano.
Il ragazzo alzò i pugni in aria mentre scendeva a terra.
Finalmente la squadra si rianimò e riuscirono a rimontare.
Quando Sirius fece il terzo centro i due Cercatori sfrecciarono verso uno scintillio vicino all'erba.
Mentre gli altri giocatori si immobilizzarono per vedere l'azione, il Cercarore di Corvonero raggiunse quello della squadra di Sirius dandogli una spintarella. Il colpo bastò per far rallentare il Cercatore e il Corvonero alzò trionfante il Boccino.
Erano uno pari la squadra di James e quella piena di Serpeverde. Se il giovane Grifondoro avrebbe acchiappato il Boccino nell'ultima partita, probabilmente avrebbero vinto.
Sirius scese deluso dalla scopa.
-Maledizione avevamo recuperato! - esclamò.
-Tranquillo Malandrino, era solamente un'amichevole.
-Si ma abbiamo perso comunque - sbuffò.
-Andiamo accetta la sconfitta! E poi tu sei stato l'eroe della partita - James cercò di tirare su il morale all'amico.
-Come vuoi. Sappi che la partita la vinciamo noi, anche se finiremo con un punto per ogni squadra - finalmente un sorriso comparve agli angoli della bocca di Sirius.
-Certamente - disse ironico James prima di battere il cinque all'amico, poi salì sulla scopa.

Sceso al centro del campo James si posizionò a terra, vicino al capitano di Grifondoro, Martin Baston.
-Senti, James - gli sussurrò il ragazzo - facciamo un patto. Il nostro vecchio Cercatore si è cacciato in un bel guaio con un gruppi di Serpeverde, così per punizione non potrà più giocare l'ultima partita dell'anno contro Corvonero, e lui è al settimo. Se riesci a prendere il Boccino prima di dieci minuti potrei convincere la McGrannitt a farti giocare, e l'anno prossimo magari avrai qualche probabilità in più di essere ammesso in squadra. Sempre che tu lo voglia.
Gli occhi di James si spalancarono.
-Accetto. Dieci minuti, eh? Scommetto che ce la farò in sette.
-Magnifico - Martin gli passò un orologio - così vedrai quando passeranno quei sette minuti.
Nello stesso istante in cui l'arbitro fischiò James accese il cronometro e scattò in aria.
Non perse tempo a vedere le azioni del resto della squadra, ma si concentrò sulla ricerca del Boccino. Fece tre giri del campo in due minuti, ma senza risultati. Quando mancavano quattro minuti ai sette scelti da James, il Grifondoro scorse un luccichio vicino al Portiere Serpeverde, ma dopo uno scatto in quella direzione si accorse che era solamente un braccialetto dorato.
Mancava un minuto quando scorse il vero Boccino d'Oro. Partì veloce e silenzioso senza distogliere lo sguardo dalla pallina dorata. Sentiva la presenza del Cercatore Tassorosso poco dietro di lui, ma non gli importava. Erano solo lui e il Boccino.
Accellerò fino al limite della velocità della scopa e tese una mano in avanti. Quando senti il freddo del metallo sul palmo della sua mano rallentò fino a fermarsi. Guardò trionfante l'orologio, che indicava 6.43 minuti. Ce l'aveva fatta.
-Ottimo lavoro James - sentì dire da una voce alle sue spalle, che riconobbe come quella del Malandrino - però abbiamo vinto lo stesso.
-Cosa? - James guardò il punteggio. Erano 170 a 160 per la squadra di Sirius.
-Come avete fatto? - chiese sbalordito.
-Il vostro Portiere è caduto dalla scopa all'inizio della partita. Un imbranato lo ha sostituito, sarebbe capace di far passare un troll in un anello. E i troll neanche ci entrano negli anelli.
-Ma come avete fatto con il tempo?
-Smettila di fare domande James - disse l'amico con un ghigno - devi accettare la sconfitta.

Mentre Sirius e James si preparavano per tornare al castello li raggiunse Martin Baston.
-James! James, aspetta! - urlò - vado subito a chiedere alla McGrannitt il permesso. Non ci credo ancora che ce l'hai fatta in meno di sette minuti.
-Dopotutto se uno è bravo non si può fare niente.
-Leggermente modesto - gli sussurrò all'orecchio Sirius.
-Oh sta zitti, te - rise l'amico, mentre il capitano di Grifondoro si allontanava.
-Aspetta, Baston! - lo richiamò - Non ti ho dato l'orologio.
-Non avevo intenzione di riprenderlo. Mio padre ne vende a centinaia di quelli, uno in meno non farà la differenza - detto questo Martin si allontanò.
-Un tipo strano - disse Sirius fermandosi per osservare il ragazzo che si allontanava.
-L'importante è che convinca la McGrannitt.
-Tranquillo, hai la stoffa di un campione, Malandrino - Sirius batte una pacca sulla spalla di James.

James Potter: la Leggenda del MalandrinoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora