5. Halloween

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Remus uscì dall'infermeria una settimana più tardi, il giorno prima di Halloween.
I ragazzi passarono in infermeria prima della cena, dove trovarono Lupin felice e sano.
-Rem! - esclamarono i tre appena lo videro.
-Ciao ragazzi
-Cavolo quanto vorrei esserci io in infermeria, al posto che nell'aula di Trasfigurazione - sospirò Sirius.
Lupin fece una faccia inorridita - oh, no!

Mentre ridevano i ragazzi uscirono dall'infermeria, ma appena fuori Peter, che era come sempre un po' goffo, andò a sbattere contro una zucca.
-Ahi! - esclamò - Che ci fa una zucca in corridoio?
I ragazzi fecero un giro intorno, con Peter che si massaggiava la fronte.
- tu sei Hagrid! - disse James.
- Buongiorno ragazzi, tu dovresti essere il giovane Potter vero? - chiese il gigante - ho sentito parlare di te, venite in Sala Grande? È uno splendore!

I ragazzi si misero in coda dietro Hagrid e appena entrarono nella Sala rimasero senza fiato.
Un migliaio di pipistrelli si staccò in volo dalle pareti e dal soffitto, mentre un altro migliaio sorvolò i tavoli in bassi stormi neri, facendo tremolare le candele delle enormi zucche coltivate dal gigante.

-Bella vero? Le zucche ce le ho aiutate un po' sapete... ma insomma un po' di magia ad Halloween ci sta -disse il gigande sgrammatizzando la frase.
Hagrid sembrava proprio imbarazzato, ma i ragazzi non capirono cosa avesse.
- Hagrid che succede? - chiese Remus comprensivo.
-Io? Niente, niente, solo che non posso fare magie, cioè... non è niente! Perché non vi sedete che io devo andare?

I ragazzi confusi si sedettero al tavolo scarlatto.
- Ma che gli prende? -chiese Sirius
-Ha detto che non può fare magie, come mai? - esclamò Lupin.
I quattro lasciarono cadere l'argomento e si misero a parlare del Quidditch.

Mezz'ora dopo cominciarono ad entrare gli studenti e finalmente cominciò il banchetto.
Le pietanze apparvero nei piatti d'oro e Sirius si mise a riempire il proprio piatto con patate farcite, brasato e ragù.
- Domani finalmente cominciamo le lezioni di Volo non vedo l'ora!
-Parla per te amico io sono negato nel Quidditch, è bello vederlo ma non praticarlo - disse Remus con Peter che annuiva convinto.
- Mi sa tanto che l'anno prossimo io faccio i provini per il ruolo di Cercatore, ho sentito che l'ultimo non può più giocare - dichiarò James.
-Cercatore, James? - esclamò Sirius - è difficile, molto difficile, io preferisco Portiere.
- A casa mia, a Godric's Hollow, giocavo spesso con i vicini maghi e facevo sempre il Cercatore, peccato che ci sono anche Babbani in paese, quindi non giocavamo spesso.
-Io sono negato - cominciò Peter - ho provato una volta a salire su una scopa ma ho perso il controllo e sono caduto dal tetto di casa mia e ho rotto la scopa, non che fosse un gran che, era una Scopalinda Sette.

Mentre i ragazzi ridevano entrò il custode Everelt di corsa e si diresse verso la sedia di Silente.
-Che succede? - chiede Lupin ad un Prefetto del quinto anno.
-Non ne ho idea - rispose.
James vide la professoressa McGrannitt prendere in mano un enorme megafono viola.
- TUTTI GLI STUDENTI TORNINO IMMEDIATAMEMTE NELLE RISPETTIVE CASE, FINO A NUOVO ORDINE, PREFETTI E CAPOSCUOLA LASCIO A VOI LA RESPONSABILITÀ!
I ragazzi si massaggiarono le orecchie infastiditi mentre gli studenti si alzavano fra uno stridacchiare di panche e sedie.

Quando i quattro salirono alla Torre di Grifondoro tutti i ragazzi della Casa si ritrovarono a fare ipotesi bizzarre in Sala Comune.
-Seguitemi! -sussurrò James agli amici.
-Che succede James? - chiese Sirius mentre salivano nel dormitorio.
Il ragazzo si sedette sul letto.
-Prima che partissi per Hogwarts - raccontò - mio padre mi ha regalato una cosa. Si tramanda nella mia famiglia da generazioni e ora è toccata a me, e io da grande la darò a mio figlio, se ci sarà.

James tirò fuori dal baule un oggetto scintillante.
- Questo è un Mantello dell'Invisibilità, ma non uno qualsiasi. Mio padre mi ha detto che gli incantesimi rimbalzano contro e che non diminusce la capacità di rendere invisibile con il passare degli anni. E c'è altro.
Secondo lui questo Mantello fu quello che la Morte regalo al terzo fratello, un mio antenato quindi, quello della storia di Beda il Bardo, sapete.
Gli altri tre rimasero a bocca aperta.
- Tu discendi dai Peverell? - chiese Peter e James annuì.
Sirius aveva uno strano ghigno sul viso.
- Che c'è Sirius? - domandò Remus.
-Che ne dite se scendiamo a vedere quello che sta succedendo? - propose sorridendo.
Peter e James esultarono ma Remus non sembrava convinto.
-E se ci scoprissero?
-Ma Rem siamo invisibili come farebbero? - esclamò James.
Riluttante Remus seguì gli amici.

Quando i ragazzi superarono il quadro della Signora Grassa, ben attenti a non mostrare i piedi e a stare in silenzio, la Signora Grassa disse -chi è che osa disturbarmi a quest'ora? - ma ormai i quattro erano lontani.

-Da questa parte, sento le voci - sussurrò James.
-...sentito l'odore del ragazzo Albus? - sentirono dire alla McGrannitt.
- È possibile Minerva, ma ne dubito è passata più di una settimana ormai, suppongo che abbia sentito un forte mancanza di carne, sai com'è fatto, e dato la presenza di tutti gli alunni ha deciso di rischiare -rispose il preside.
Remus si irrigidì come se avesse appena capito cosa fosse successo.
-Rem! Che hai? - chiesero in un bisbiglio gli altri.
- A-andiamo via ragazzi -balbettò - s-subito a-ascoltatemi.
I ragazzi lo guardarono dubbiosi ma si avviarono verso la torre.

-Oh, no, no no vi prego ditemi che non è vero -esclamò Lupin quando ormai erano quasi arrivati.
- C-cos'era quel rumore? -chiese Peter bianco in viso.
-Correte! - esclamò Sirius.
I ragazzi avevano appena raggiumto il quadro quando comparve.
Un enorme lupo completamente sviluppato comparve all'angolo.
-Ma è impossibile! - squittì Remus fra la sorpresa e l'incredulità.
-Qualsiasi cosa sia impossibile ce la spieghi dopo - rispose James terrorizzato -Ora scappiamo prima che capisca dove siamo.
I ragazzi percorsero di corsa l'ultimo tratto che li separava dal quadro della Signora Grassa.
-Grugno di porco, grugno di porco! - urlarono insieme.

Quando i ragazzi raggiunsero il dormitorio, finalmente al sicuro, non riuscirono a parlare per quasi un minuto.
-James, quello della scorsa settimana era diverso, quanti credi ce ne siano qui? - chiese Sirius una volta che si fu ripreso.
-So solo che questo era molto più grande, grosso e brutto -ribatte James - e che cosa c'è di impossibile Rem?
-Questa notte non c'è la luna piena non potrebbe trasformarsi - disse Lupin.
- E te come lo sai? - chiese Sirius.
Remus lo ignorò -Per quanto ne so solo i lupo mannaro sa trasformarsi quando non c'è la luna piena.
-E chi sarebbe? - chiese Peter pallido.
-Fenrir Greyback, quello che... - rispose Remus ma di colpo si bloccò.
-Quello che...? - chiese James.
- Non è niente - disse Remus mentre si sdraiava sul letto.
Gli altri tre si guardarono e presero un accordo: avrebbero indagato sul segreto dell'amico.

James Potter: la Leggenda del MalandrinoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora