Passò almeno mezz'ora prima che Sirius e James si accorsero di non essere in un buco.
I due avevano cominciato a lanciare dei sassi a caso contro le roccie, quando Sirius, lanciandone uno alle proprie spalle, si accorse del rintocco lontano del sasso che cadeva.
Si alzò di scatto, facendo sobbalzare James.
-Cosa diavolo...
-James come si chiamava quell'incantesimo che ci ha insegnato Vitious per fare luce? - cniese Sirius.
-Ma certo! Perché non mi è venuto in mente prima? - esclamò l'altro ragazzo - Lumos!
All'improvviso una luce bianca e pura illumino il buco, o meglio: il corridoio.
Una roccia gigantesca, quella dove si erano appoggiati, bloccava il passaggio, ma dietro si vedeva chiaramente che c'era uno stretto corridoio che proseguiva, prima di cambiare direzione.
Sirius, che nel frattempo aveva estratto anche la sua bacchetta, si incamminò con la testa china, seguito da James.
-Dove credi che porti? - chiese, curioso di sapere il parere dell'amico.
-Da quella parte c'è Hogsmeade ma magari porta nel covo di qualche mostrocome la piovra gigante - esclamò James, piuttosto entusiasta.Avanzarono il più velocemente possibile, quasi piegati in due per l'altezza del tunnel. La galleria proseguiva, sembrava lunga come quella che collegava la scuola a Mielandia. James e Sirius riuscivano a pensare solo a quello che potevano aspettarsi dall'altra parte.
Boccheggiando per la fatica e massaggiandosi le spalle per il dolore, la galleria prese a salire e poco dopo curvò.
James vide una luce fioca che proveniva da una piccola apertura.Sirius e James si fermarono per riprendere fiato, le bacchette salde in mano.
Insieme si sporsero a guardare. Era il salotto di una normalissima casa, che sarebbe stato anche carino, se non fosse stato per i profondi fraffi lungo le pareti, che laceravano i muri, le finestre con i vetri rotti e le persiane sbarrate e la quantità di oggetti distrutti presenti in quel piccolo spazio.
James rabbrividì. Non immaginava chi potesse vivere li dentro. Tentò di pensare a qualcos'altro.
-Dove credi che siamo? - sussurrò.
-Non ne ho idea... non lontano da Hogsmeade credo - rispose Sirius con lo stesso tono di voce.Dopo un po' decisero di entrare.
Facendo meno rumore possibile James si infilò nello stretto buco, infilando un piede alla volta.
Appena fu dentro, Sirius fece lo stesso.
Stava per fare un passo, quando Sirius rabbrividì.
-C-che cosa c'è? - balbettò James, stringendo la presa sulla bacchetta.
-Ja - sussurrò - credo che siamo dentro alla Stramberga Strillante. Ho visto delle foto su un vecchio libro, prima che questo posto diventasse il più infestato della Gran Bretagna, ed erano identiche a questo posto.
-Beh - aggiunse poi - prima che diventasse così orribilmente spaventoso.
Improvvisamente un tonfo sordo risuonò in tutta la casa. Sirius e James si misero schiena contro schiena, le bacchetre alzate, pronte a colpire qualsiasi cosa che si fosse avvicinata.
Un altro colpo, questa volta più forte. I due si voltarono verso il luogo da cui proveniva. Una nube di polvere e schegge di vetro circondava la finestra sbarrata più vicina a loro.
Un terzo colpo e furono certi del luogo dacui proveniva il rumore. Qualcuno cercava di entrare dalla finestra.
Dopo altri colpi sempre violenti un pezzo della persiana si staccò. Poco dopo il buco fu abbastanza grande da far entrare una persona adulta. Purtroppo fuori era buio e i due avevqno spento le bacchette per sicurezza, così non videro chi potesse essere la persona che con un gemito entrava nella casa.
James si fece coraggio.
-CHI SEI? - urlò. Sirius gli rifilò un calcio negli stinchi, a cui avrebbe pensago dopo nel caso in cui fossero sopravvissuti.
-Ja-james? - la persona che stava entrando, con una voce particolarmente familiare, si bloccò.
"Rem?" sussurrò James, ma rendendosi conto di non aver parlato riprovò, questa volta più forte.
-Remus?
-Sono io! - esclamò il ragazzo, mentre gli altri due accesero le bacchette.
La persona risulto essere davvero un pallido e malaticcio Remus. Mentre Sirius e James lo aiutavano ad alzarsi, Peter tentò di arrampicarsi sulla finestra.
-Pet! - esclamò Sirius, correndo ad aiutare il povero ragazzo sempre goffo. Solo mentre guardava fuori si accorse che era appena iniziata la notte, nuvolosa come non lo era da tempo.
Quando furono tutti dentro Sirius e James raccontarono la loro avventura.
Remus e Peter ci impiegarono molto meno, ma il racconto lasciò turbati gli altri.
-Rem come facevi a sapere che la galleria portava alla Stramberga Strillante? - domandò James.
In un lampo l'espressione di Remus cambiò, da pallido divenne bianco e preoccupato come non lo avevano mai visto.
-Per la barba di Merlino, ragazzi! - urlò - scappate! Correte ad Hogwarts, presto!
-Ma che succede? - chiese Sirius, preoccupandosi.
-Non importa, dovete andare! - Remus a quel punto afferrò Sirius con una mano e James con l'altra e li trascinò fino alla finestra che aveva spaccato per entrare. Nonostante fosse pallido e malato dimostrava più forza di quanto James immaginasse avere anche in una giornata normale.
Un po' convinti dallo sguardo terreo di Remus, un po' spintonati, i ragazzi uscirono dalla Stramberga Strillante.
Remus uscì per assicurarsi che se ne andassero.
-Forza vieni anche te! - esclamò Sirius - cos'hai da fare di così importante?
Ma Lupin non rispose. Era occupato a fissare i raggi della luna che illuminavano il suo volto.
-Ragazzi... - cominciò, ma con un urlo disumano interruppe la frase e si piegò a terra.
I tre ragazzi indietreggiarono.
-Ragazzi...andate via - sussurrò Remus, ma loro non avevano bisogno delle sue parole per muoversi. Intuivano tutti quanti quello che sarebbe successo.
Scattarono verso la Stramberga Strillante e si arrampicarono sulla finestra.
Solo una volta dentro ritornarono a guardare Remus.
Si udì un terribile ringhio. La testa del ragazzo si stava allungando e anche il corpo. Le spalle gli si incurvarono, i peli spuntarono a vista d'occhio sul viso e sulle mani, che si trasformarono in zampe artigliate.
Il Lupo Mannaro alzò la testa e fece scattare le lunghe zanne. Fiutò l'aria in cerca di qualche preda e all'improvviso si voltò verso i tre studenti.
Pure i suoi occhi erano diversi. Da marrone scuro erano diventati gialli e freddi.
-Co-co-correte - balbettò Peter, paralizzato.
I tre si mossero all'unisono. Si voltaromo di scatto, verso il buco da cui erano entrati. Era piccolo, sicuramente il Lupo non ci sarebbe passato, ma era fatto di legno, e con i suoi artigli sarebbe stato in grado di allargare il passaggio.
Mentre orrevano verso il nascondiglio sentirono il Lupo che un tempo era Remus saltare. Con un solo balzo atterrò davanti alla finestra, e cominciò a grattare via il muro. Grossi pezzi di legno dipinto vennero via, mentre gli artigli scavavano sempre più in profondità.
James fu l'ultimo a passare attraverso il buco. Una volta che lo ebbe attraversato, Sirius afferrò una trave di metallo e la attaccò al muro con un incantesimo.
Appena si furono sistemati a terra, le bacchette accese, piombarono nel silenzio. L'unico rumore era il Lupo che cercava di entrare.
-Forse dobbiamo cercare aiuto - sussurrò James dopo qualche minuto.
-E come? Siamo bloccati - balbettò Peter.
-Forse possiamo rallentarlo - commentò Sirius. Prima che qualcuno potesse fermarlo staccò la trave e attraversò il buco.
-Ma è matto? - esclamò James - si farà ammazzare!
Sirius tornò qualche minuto dopo.
-Sei matto? - ripetè nuovamente - cosa credevi di fare?
Sirius lo ignorò.
-Duro! - esclamò, puntando la bacchetta contro la parete di legno.
Improvvisamente il muro sembrò farsi più resistente. James tirò un pugno contro il legno, e sentì le nocchie rompersi.
Il ragazzo si maledisse in silenzio.
-Buona idea, ma questo non spiega perchè sei uscito senza dire niente.
Sieius lo ignorò di nuovo.
-E ora che facciamo? - squittì Peter.
-Andiamocene via, torniamo a Hogwarts - propose Sirius.
-Non faremmo in tempo, la strada è lunga e fra poco riuscirà ad entrare - commentò James.
Come per sottolineare le sue parole si udì un forte fracasso e la finestra venne via del tutto. Con un balzo il Lupo entrò nella Stramberga Strillante. Con passi lenti si avvicinò al loro nascondiglio, finchè non videro i due occhi gialli osservarli attraverso il buco del muro.
Peter urlò terrorizzato, gli altri due indietreggiarono.
-Che facciamo? - chiese Sirius.
-Avanti scappate! - esclamò James - io lo rallento.
-Sei matto? - urlò il ragazzo con lo stesso tono che l'amico aveva usato con lui.
-Stai perdendo tempo, Sirius! Dovete andarvene!
-Ma tu cosa farai? - squittì Peter.
-Io combatto! Dovete correre a chiamare qualcuno, presto!
-James... - cominciò Sirius, ma il ragazzo aveva già alzato la bacchetta.
-Fuggite...sciocchi!Sirius e Peter sarebbero rimasti senza indugi ad aiutare James, ma il suo tono che non ammetteva repliche li convinse.
Iniziarono a correre sul sentiero in discesa, che ben presto divenne pianeggiante. Entrambi annaspavano per la fatica, soprattutto Peter, ma non si fermarono.
Se all'andata avevano impiegato una buona mezz'ora, al ritorno ci misero la metà del tempo a raggiungere l'uscita.
Fu proprio mentre svoltavano all'ultima curva, che un pensiero orribile attraversò la mente di Sirius.
-Peter - disse annaspando per la fatica - Peter non...non c'è uscita.
-Co-cosa? - sussurrò l'altro cercando fiato.
-Siamo bloccati, ricordi? L'unica uscita è la Stramberga Strillante.
Peter si bloccò.
-Me l'ero dimenticato! - esclamò, fuori di sé - e ora che si fa?
-Scaviamo? - propose Sirius ironico.
-Non esiste un incantesimo?
-Si, certo - disse il giovane Grifondoro con tono lugubre - solo che non so farlo. E tu neanche.
Sirius si sedette per terra, con la testa fra le mani, la bacchetta dimenticata a terra.
Peter prese un grosso respiro.
-Andiamo, Sirius! Non puoi arrenderti così. Il tuo migliore amico sta dando la vita per darci anche una sola possibilità di salvezza, e tu ti arrendi davanti ad un incantesimo complicato? Quando mai ti sei fermato per qualsiasi cosa? Quando hai pensato di arrenderti? Sei un Grifondoro! Non è questo che facciamo? Non ci mettiamo alla prova?
-Forza ragazzo alza il sedere e vieni a darmi una mano! - disse poi, più piano.
Sirius lo guardò sorpreso. Mai una volta era stato Peter ad infondere in lui coraggio, in quei due anni. Ma ora che lo aveva fatto si sentiva più che capace di abbattere un muro di terra.
-Bombarda Maxima! - urlò. Solo che non successe niente.Salve ragazzuoli ( ;
Come promesso ho fatto più in fretta il capitolo, anche se è venuto un po' corto.
Remus, amore mio, finalmente ti riveli!
Oh Peter! Il tuo momento di gloria*-* peccato che Sirius non sia riuscito a fare l'incantesimo, però.
Jameeeess! Che ti salta in testa? Affrontare un Lupo Mannaro tutto solo soletto??
Buon Natale anche se in ritardo a tutti!!! Mangiate tanto cioccolato che poi vi sentite meglio*-*
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James Potter: la Leggenda del Malandrino
FanfictionI signori Lunastorta, Codaliscia, Felpato e Ramoso Consiglieri e Alleati dei Magici Malfattori sono fieri di presentarvi LA MAPPA DEL MALANDRINO "GIURO SOLENNEMENTE DI NON AVERE BUONE INTENZIONI" LA LEGGENDA DEL MALANDRINO {James Potter} {Sirius Bla...