17. Selezioni di Quidditch

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Quando James si svegliò rimase accecato dalla luce.
Poco dopo si abituò e mise a fuoco la stanza, con un ronzio che tormemtava le sue orecchie.
Era sdraiato su un letto dell'infermeria. Nel letto accanto al suo Peter stava dormendo, eppure non ricordava se gli era successo qualcosa nel passaggio segreto. Il passaggio segreto... gli era tornata la memoria! Si alzò in piedi ma si ritrovò due braccia che lo spinsero ci nuovo con la testa sul cuscino. Ora che ci pensava non era un ronzio che sentiva, ma la testa che gli faceva male.
-Buono, buono, buono - Madama Chips entrò nel suo campo visivo - non provare ad alzarti mentre non ci sono. Sei fortunato ad esserti svegliato dopo tre giorni con quella testa scassata.
-TRE GIORNI? - urlò James.
-Si, razza di... - l'infermiera si bloccò. James avrebbe potuto giurare di averla sentita sussurrare pesciolino imbranato - e abbassa la voce.
-Cosa mi è successo? - chiese il ragazzo.
-Cosa ti è successo? Te lo dico io cosa ti è successo. Fare il bagno nel Lago Nero con questo tempaccio e in inverno soprattutto. INVERNO!
Le sue parole lo confusero più che mai. Probabilmente aveva sognato tutta la storia del passaggio segreto. Sarebbe andato a controllare dietro alla strega orba quando sarebbe uscito dall'infermeria.
Osservò Peter che dormiva nel letto di fianco. Sembrava pallido e tremava.
-E a lui cos'è successo? - chiese nuovamente.
-È entrato in acqua come te, ovviamente. Non te lo ricordi proprio, vero?
James scosse la testa.
-Non ne sono sorpresa. Quella botta ti ha steso. Chissà a che velocità stavi nuotando.
James si alzò quel tanto che bastava per appoggiare la testa al muro dietro di lui. Si accorse in quel momento della quantità di roba che c'era sul suo comodino. Dolci, bigliettini e pacchetti probabilmente contenenti dolci.
-Dai tuoi amici - l'infermiera previse la sua domanda, prima che avesse il tempo di aprire la bocca.
Il ragazzo allungò la mano per agguantare una manciata di Caramelle Tuttigusti+1, ma Madama Chips lo bloccò.
-Non sei nelle condizioni adatte per poter mangiare quelle caramelle. Se becchi qualcosa a gusti non adeguati potresti vomitare. E non ho intenzione di pulire il tuo vomito.
James sbuffò, poi prese una Cioccorana.
La figurina, che rappresentava Merlino, ovviamente ce l'aveva di già, anzi, ne aveva già altre sette. Sospirò ricordandosi della pila di figurine nel suo armadio a casa. Gli mancava solamente la carta di Salazar Serpeverde.
Mentre affondava i denti nel cioccolato si accorse che il letto di fronte al suo era occupato.
-Chi c'è li? - chiese all'infermieria.
-L'altro tuo amico, Lupin. Lui almeno ha avuto il buonsenso di non entrare per tanto tempo.
-E perchè è qua allora?
-Ieri sera è stato male - in quel momento James si ricordò che il giorno prima era misteriosamente cerchiato sul calendario di Rem.

James rimase in infermeria per altri quattro giorni. Sirius veniva a trovarli ogni volta che poteva e per parecchie ore, non avendo idea di cosa fare senza gli altri Malandrini. Lyra veniva ancora più di lui, cosa che irritò parecchio James. Ogni volta che veniva si fingeva addormemtato, ma ogni tanto era costretto a stare sveglio.
Sirius gli raccontò della scusa che era riuscito ad inventare, ossia che avevano deciso si fare un bagno nel Lago Nero, ma poi James, mentre faceva una gara di nuoto contro di lui, aveva battuto la testa su uno scoglio.
Remus e Peter uscirono due giorni prima di James, lasciandolo insieme ad un ragazzo del quarto anno che per un duello con un Serpeverde si era beccato un naso gocciolante che perdeva muco da ogni parte. L'infermiera non aveva ancora trovato una cura.

La squadra di Quidditch di Grifondoro al completo venne a trovarlo poco prima che uscisse dall'infermeria.
-James! - Martin Baston, Capitano della squadra, entrò nello stanzone e si buttò sul letto del ragazzo.
-Ciao Baston! - mentre gli faceva spazio sul letto arrivò il resto della squadra più Sirius.
Baston gli spiegò che per un temporale dell'estate gli spalti del campo di Quidditch si erano distrutti e anche gli anelli, quindi Silente aveva spostato il campionato e le partite dopo le vacanze di Natale.
-Quando ci saranno le selezioni per entrare in squadra?
-Dopodomani - rispose McCartney, il Battitore.
-Eccellente. Sappiate che anche se sono con la testa leggermente fuori uso sono più forte di tutti i Grifondoro che faranno le selezioni per il posto di Cercatore.
-Dopo la finale dell'anno scorso non ho dubbi - commentò il Capitano.
-Per caso avete un posto da Cacciatore libero? - si intromise Sirius.
-Ne abbiamo due in realtà. Gli ultimi erano al settimo anno l'anno scorso.
Sirius ghignò.
-Allora ci vedremo alle selezioni. James la prossima volta che ti parlerò sarò in squadra - Sirius si staccò dalla parete a cui era appoggiato e andò verso la porta.
-Eih aspetta! - urlò James, facendo fermare l'amico all'ingresso - intendi dire che non mi parlerai per due giorni? O per sempre...
-Dubiti di me, fratello? Ragazzi - Sirius fece un cenno ai giocatori di Grifondoro, poi uscì, chidendosi la porta alle spalle.
-È il tuo migliore amico, vero? - chiese McCartney e James annuì - tipo strano.
-Mi piace! - commentò Clare.
-Mettiti in fila - disse James, ridendo allo sguardo confuso della Cacciatrice.

James Potter: la Leggenda del MalandrinoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora