4. La scomparsa di Remus

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Il parco di Hogwarts risplendeva alle prime luci dell'alba.
L'erba piena di goccioline di rugiada bagnava i piedi del ragazzo che silenziosamente camminava.
Tutto ad un tratto si fermo e portò una mano davanti agli occhi, come accecato dal sole. Uno strano rumore proveniva da un cespuglio vicino a lui. Si passò la mano nei capelli, scompigliandoli, e si avvicinò, estraendo la bacchetta dalla tasca.
Severus Piton comparve da dietro un cespuglio, abbracciando Lily Evans. Il ragazzo fece un balzo dalla sorpresa. Quando videro James si staccarono e gli si avvicinarono.
-Mocciosus che piacere vederti - commentò James - Evans, mi meraviglio che vai in giro ancora con un Serpeverde. Sei davvero arrogante. Non capisci che stai disonorando la tua Casa?
-Arrogante io? Non sai fare altro che giudicare le persone, Potter, ma guarda te stesso la prossima volta.
-Gia proprio cosi, tu sei crudele e arrogante Potter -confermò Piton - sei solo un moccioso.
-Eih Mocciosus! - Sirius comparve dietro ad un albero, al fianco di un Serpeverde. Si voltò verso James - lasciali in pace sfigato! Stai disturbando la quiete pubblica.
Lily e Severus si misero a ridere, mentre James si mise a correre.
-Va via Mocciosus, corri da mammina - gli gridò dietro il Serpeverde, mentre lui si avvicinava al castello.
Sfortunatamente una radice capitò sul suo cammino e il giovane inciampò, mentre una risata glaciale che non proveniva da nessuno dei ragazzi rimbombò nelle sue orecchie.
All'improvviso tutto si fece nero.
-Passa al lato oscuro...diventa un mio seguace...distruggi i Babbani!

James si svegliò di soprassalto, madito di sudore.
Si sedette per riprendersi dal sogno e strizzò gli occhi.
Guardo il calendario appeso sopra il comodino. Era il 20 ottobre.
Si alzò e si sedette davanti alla finestra, osservando la luna piena che illuminava il parco. Era ancora notte fonda e si sentivano i respiro profondi dei suoi compagni di stanza.

All'improvviso una figura alta, scura e veloce catturò la sua attenzione e un brivido gli percorse la schiena.
Sapeva che nella Foresta Proibita c'erano quelle creature ma non pensava che potessero andare in giro per il parco. Anche se era in cima alla Torre di Grifondoro, riusciva a vedere il suo volto. Per un attimo quei lineamenti distorti dalla trasformazione gli sembrarono familiari...eppure...
Tutto d'un tratto l'animale alzò la testa e lentamente i suoi occhi rosso fuoco incrociarono quelli di James. Il ragazzo spaventato si allontanò dalla finestra.

-Sirius - chiamò a bassa voce - Sirius svegliati!
-Mmm - gli rispose l'amico.
-Sirius!
-Che c'è James ho sonno.
-Vieni, guarda!
Sirius si alzò a malavoglia e segui James alla finestra.
La creatura lo stava ancora fissando.
-Per la barba di Merlino, James! Quello guarda proprio te - esclamò Sirius - andiamo a svegliare anche Peter e Remus.

I due amici si alzarono e andarono insieme a svegliare Peter.
-Peter, Peter alzati, dai!
Sempre dormendo Peter si alzò, guardando interrogativo i due amici.
-Che c'è?
-Un lupo mannaro - sussurrarono i due.
Peter fece uno squittio spaventato, e corse alla finestra, mentre Sirius andava a svegliare Remus.
-Eih è sparito! - esclamò Peter.
-Non è il solo - ribattè Sirius in un sussurro - dov'è Remus?
I ragazzi tornarono a letto spaventati, nessuno si addormentò veramente.

Il giorno seguente scoprirono che l'amico era in infermeria perché era stato male durante la notte.
Quando i ragazzi andarono a trovarlo era pallido e con dei graffi sul viso.

-Remus! - lo salutarono James, Sirius e Peter.
-Ciao ragazzi, novità?
-Stanne certo - esclamò Sirius - ieri notte James ha visto una cosa spaventosa e incredibile allo stesso tempo.
-Wow, cosa?
James gli si avvicinò e gli sussurrò all'orecchio - un lupo mannaro. E mi stava fissando.
Remus sbiancò - C-cosa? Dove?
-Tranquillo amico è sparito - lo tranquillizzò Peter.
-Ehi ma come te li sei fatto quei graffi? Ieri non ce li avevi - notò James.
-Oh questi, non è niente, sono c-caduto dalle scale mentre andavo in i-infermeria - balbettò Remus.
-Non è che hai incontrato il lupo mannaro, vero? - indagò Sirius.
Se è possibile il ragazzo sbiancò ancora si più.
-Ma che dici Sirius, sarei morto, o peggio: al San Mungo! - la buttò li Remus.
-E da quando andare in ospedale è peggio di morire? - chiese Peter.
Remus scosse la testa e ignorò la domanda.
-Dai ragazzi andiamo o arriviamo tardi a lezione, il professor Thompson toglie punti a Grifondoro! - esclamò Peter.
I tre salutarono il compagno e uscirono dall'infermeria, diretti all'aula di Difesa Contro le Arti Oscure.
-Io indagherei - sussurrò James agli amici, prima di entrare in classe.

James Potter: la Leggenda del MalandrinoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora