Mi staccai da lui dolcemente, -Wow- sussurrò, credi che gli è piaciuto, -Beh andiamo a fare colazione?- dissi svegliandomi del tutto, -Ok- detto ciò mi diede un bacio sulla guancia, anche se me lo voleva dare a stampo sulle labbra, -Cattiva- disse ridendo, gli feci la linguaccia, -Ah si? Ti sto per prenderti!!!- lì urlai non appena lo vidi correre, corsi anche io per le scale e arrivai in cucina. Mi rifugiai nello stanzino della cucina, lasciando passare la luce solo da buco della serratura, mi abbai per spiare e lo vidi intento a cercarmi, -Dove sei?- disse fingendosi preoccupato, feci un passo indietro e schiacciai qualcosa di rumoroso.
Aprì la porta facendomi spaventare, feci per scappare ma mi portò sulle spalle, -Presa!- disse con occhi trionfanti, misi il finto broncio- Non vale!!..Ora fammi scendere!!- dissi dandogli pugni sulla schiena, mi fece stendere sul divano- Attenzione...arrivoooo!!!- cosa!? Non riuscii a scendere che subito mi misi a ridere come una pazza, soffro molto il solletico, -Dai..ahaha...basta..aha- dissi tra una risata e l'altra. Si fermò, mi guardò negli occhi e fece il muso da cucciolo, aw ma quanto può essere dolce, -Posso scendere?- dissi accarezzandogli la guancia, -No se non mi dai un bacino- sporse le labbra e con dispetto glielo diedi suola guancia e subito mi alzai entrando successivamente in cucina.
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-Perché sei silenzioso?- dissi mangiando i pancakes, -Mi sono offeso- disse lui mentre mangiava un bicchiere di macedonia, -Ti ho sempre detto che non si parla con la bocca piena!!!- strabuzzai gli occhi, -E va benee Mamma!- risi per quanto può essere così dolce, in fondo è il mio stronzo, e di nessun altro, ma aspetta cosa siamo noi ora? Siamo amici o qualcosa di più? Mi guardò con quei occhi marroni profondi come l'abisso, ma belli come il mare, portai lo sguardo alle sue labbra così carnose da volerle baciare ad ogni costo; mi avvicinai piano piano e gli stampai una bacio, mi prese il viso tra le mani e ricambiò il bacio facendolo diventare più pronfondo.
A scuola il tempo volò subito, il pimeriggio Elisha e io insieme ai ragazzi eravamo andati a fare compere, ma per di più shopping, tra una settimana è il compleanno di Zac e vuole festeggiarlo nella sua casa, ovviamente nella sua festa Non manca mai: musica e alcool, di certo non vorrei ubriacarmi come a quella festa. È sera, io e Zayn ci trovammo stesi sul divano a vedere un film che trasmettevano in tv, certe volte Zayn mi accarezzava i capelli, mi stringeva di più a sé, e io mi sentivo protetta, ma anche completa, -Ehm..Zayn?- lo chiamai, -Si Am?- disse portando lo sguardo su di me, per un Po di tempo mi persi nei suoi occhi, poi scossi la testa e decisi di fargli quella domanda: -Noi adesso, cosa...siamo?- dissi indicando Zayn e me stessa, -Oh...non so...anche io voglio farti una domanda- disse abbassando il capo, -Quale?- sospirò, -Ecco...Ci conosciamo da tre mesi...e la domanda che ti volevo fare era questa: Amici?- sgranai gli occhi, okay mi sono illusa, ma se era così bisognoso dei miei baci, questo vuol dire che era tutto una presa per il culo, Scema "era" la domanda che ti voleva fare ci pensai poi lasciai perdere, -E....ora ti voglio proporti questa domanda- Mi fece scattare e girare il volto verso di lui, -Tu...Amanda Evans....vuoi essere la mia ragazza?- spalancai gli occhi, un sorriso da ebete si formò sul mio volto, dentro di me fece festa, le farfalle aumentarono, il cuore a mille, -SI SI SI!!!!- dissi urlando dalla gioia, lo baciai premendo le mie labbra sulle sue alcune lacrime di gioia scesero sulle mie guancie, non potrei mai descrivere quanto sono felice in questo momento.
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You and I #Wattys2016
Hayran KurguAmanda Evans, 16 anni, si trasferisce con la madre a Londra, lasciandosi alle spalle un passato che la logora dentro. Iniziare una nuova scuola non è sempre facile. L'incontro con Zayn la cambia totalmente. Amicizie, feste, viaggi, baci nascosti, s...