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Alessandra

Ho fatto uno strano sogno riguardante l'America e non so per quale motivo ma io sento che devo andare a New York, precisamente sotto l'Empire State Building il giorno del mio compleanno e spero che i miei genitori mi permettano di andare lì, anche a costo di andarci da sola. 

"Mamma, papà devo parlarvi è importante" dico ai miei genitori andando in salotto dove erano loro.
"Dicci tutto" dice mia madre sedendosi sul divano e facendomi segno di sedermi accanto a lei.
"So che può sembrare strano ma ho fatto un sogno riguardante New York e sento il bisogno di andarci, anche a costo di andarci da sola" dico tutto d'un fiato e vedo i miei genitori scambiarsi strani sguardi e già pensavo al peggio e invece mia madre mi abbraccia e mi dice che posso andare e che devo andare a fare le valigie perché sarei partita al più presto. 

Ritorno in camera mia molto confusa perché pensavo che i miei genitori mi avrebbero detto di no e che io avrei dovuto fare l'impossibile per convincerli. Prendo la mia valigia e inizio a metterci vestiti a caso troppo sovrappensiero che non mi accorgo di aver messo anche il mio gatto dentro la valigia. 
"Oddio Salem scusami" dico cacciando il mio gatto nero e lui mi soffia contro andandosene indignato.
"Che drama queen" dico per poi riposare lo sguardo sulla valigia vedendo i vestiti che ci ho messo dentro per poi scoppiare a ridere vedendo che ci ho messo solo sciarpe e cappelli. Caccio tutto e inizio a metterci dentro felpe e jeans visto che è Gennaio e fa freddo. Metto anche un paio di scarpe da ginnastica, l'intimo e lo stretto necessario che può servire per una settimana. Ora che ci penso tra 2 giorni è il 28 Gennaio ovvero il giorno del mio compleanno ed è strano che i miei mi facciano partire sapendo che devo compiere 16 anni a breve. Smetto di farmi paranoie quando mia madre entra in stanza e mi dice che hanno preso i biglietti e che il mio volo è domattina alle 9. Finisco di fare velocemente la valigia per poi andare subito a letto sapendo del lungo volo che mi attende il giorno dopo. 

Mi sveglio grazie a mia madre che mi è venuta a svegliare alle 5. Aspettate sono le 5. RIPETO LE 5. 
"MAMMA PERCHE' MI HAI SVEGLIATA PRESTO? MANCANO ANCORA 4 ORE AL VOLO" grido a mia madre che era andata in salotto con la mia valigia. 
"Tesoro c'è sempre traffico la mattina, dai vieni di là ho preparato la colazione" mi dice. Strano, mia madre non mi prepara mai la colazione, troppo presa dal lavoro e da mia sorella maggiore. 
"Arrivo" dico scegliendo ciò che avrei indossato quel giorno. Alla fine ho optato per una felpa nera, dei semplici leggings neri e le dottor martins sempre nere. Se non si fosse capito il mio colore preferito è il nero. Vado in bagno per farmi una doccia veloce per poi cambiarmi e andare in cucina a fare colazione. Mia madre mi ha preparato la mia torta preferita. 
"Mamma starò via solo una settimana non per sempre" dico ridendo e lei fa un sorriso tirato. Senza farmi troppe domande inizio a mangiare la torta di mele velocemente per poi andare in bagno a lavarmi i denti. 

Torno in camera e preparo lo zaino dove ci metto le cuffie, il computer (dove ho già scaricato i miei film preferiti da vedere in aereo), 5 caricatori portatili (non si sa mai) più quello normale del cellulare e qualche trucco giusto per. Prendo anche una giacca ed esco dalla stanza salutandola mentalmente non sapendo il motivo. Ritorno in salotto e vedo mia madre piangere e mio padre che cerca di consolarla. 
"Tranquilla mamma andrà tutto bene, tornerò tra una settimana" dico abbracciandola.
"Mi mancherai tantissimo" mi dice. 
"Anche tu mamma" dico abbracciandola forte, nonostante non abbia mai molto tempo per me le voglio un mondo di bene.
"Dai Ale andiamo lo sai quanto traffico c'è a Venezia" dice e io annuisco seguendolo in macchina. Stranamente mi lascia il controllo della musica e metto tutte le mie canzoni preferite e canto spensierata e ogni tanto si unisce a me anche mio padre.   

Una volta arrivati in aeroporto sono le 7:30 ed entriamo cercando il gate del mio aereo diretto per Amsterdam dove poi prenderò un altro aereo per New York. Ci mettiamo una ventina di minuti e vado subito a fare il check-in ma, prima di entrare in coda mio padre mi chiede stupidamente "Hai preso il passaporto?".
"Sì papà" dico per poi abbracciarlo.
"Mi mancherai principessa" mi dice dandomi un bacio sulla testa.
"Papà non mi chiami così da quando ho 9 anni, cosa succede?" chiedo abbastanza stranita dai comportamenti dei miei genitori.
"Niente è che mi mancherai tantissimo. Ora va e insegui i tuoi sogni mi raccomando" mi dice ed io ancora stranita mi metto in coda per fare il check-in. 

Finalmente dopo un ora tocca a me e corro verso il mio aereo visto che a breve dovrebbe partire. Arrivo giusto in tempo e cerco subito il mio posto che, fortunatamente, è vicino al finestrino. Visto che dal viaggio Venezia-Amsterdam non ci vuole molto ascolto solo un pò di musica e leggo un libro che ho deciso di portare all'ultimo. Il tempo sembra volare visto che siamo già arrivati ad Amsterdam. Esco dall'aereo per poi andare a cercare la mia valigia che trovo subito fortunatamente. Devo fare un altro check-in, quindi mi sbrigo per paura di fare tardi.

Fortunatamente ci ho messo poco visto che sono già sull'aero che partirà tra una decina di minuti. Questa volta sono stata più sfortunata visto che sono capitata nel posto di mezzo con vicino una vecchietta e un bambino di massimo 10 anni. Spero che non si metta a piangere o giuro che lo scaravento giù dall'aereo. L'aereo parte ed io faccio partire il primo film di una lunga serie prima di arrivare a New York.

Dopo 7h e 30m di volo siamo finalmente atterrati a New York ed io, esausta, esco velocemente dall'aereo andando a cercare la mia valigia che fortunatamente trovo subito ed esco dall'aereo porto velocemente per poi chiamare un taxi per portarmi al mio hotel. Scendo dal taxi e pago il tassista con i soldi che mio padre, molto gentilmente, mi ha cambiato ieri. Entro nell'hotel e chiedo alla hostess quale fosse la mia stanza e lei mi da una chiave magnetica con le varie indicazioni per trovare la stanza, la ringrazio e vado il più velocemente al piano 5 per cercare la stanza numero 517. Una volta trovata mi ci fiondo dentro e, senza neanche disfare la valigia e togliermi le scarpe, mi butto sul letto e mi addormento velocemente a causa della stanchezza del viaggio.


ANGOLO AUTRICE

Spero che vi piaccia il primo capitolo<3 

Aggiornerò una volta a settimana e se ritardo è perché vado in vacanza e perché a breve riinizia la scuola ma cercherò di essere sempre puntuale. 

Besos <3

You made her shine-Leo ValdezDove le storie prendono vita. Scoprilo ora