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Alessandra

I giorni passano ed io e Elijah ci siamo avvicinati molto e Rea sembra esserne molto contenta visto i suoi piani finali. 

"Ragazzi seguitemi" ci dice Rea mentre io e Elijah stavamo parlando della seconda parte del piano che consiste nel mandare piano piano tutti i mostri dove sono i nostri amici così che possano ucciderli. La seguiamo fino al suo studio e ci fa accomodare di fronte a lei. 
"Ho notato che in questi giorni molti dei miei alleati vanno verso Ovest e non tornano più e volevo chiedere a voi di andare a vedere di cosa si tratta. Ho la netta sensazione che siano quei semidei, i tuoi amici" dice indicando me alla fine. 
"Andiamo subito a controllare e vi porteremo chiunque sia" dico e stavo per uscire quando lei mi blocca. 
"Se non lo fai ucciderò lui" mi dice prendendo Elijah per un braccio e, non sapendo cosa dire, annuisco e basta. 

Vado verso Ovest dove so che ci sono i miei amici e appena mi vedono arrivare mi corrono incontro. 
"Ragazzi c'è un problema" dico "Rea ha notato che piano piano il suo esercito si sa dimezzando e mi ha mandata qui a controllare chi sia e mi ha detto che se non porto il responsabile ucciderà Elijah" dico tutto d'un fiato e Jason si fa avanti. 
"Vengo io con te" mi dice avvicinandosi. 
"No Jason ti prego" dice Piper avvicinandosi al ragazzo. 
"Mi dispiace Pip devo farlo, voi continuate con il piano ma spostavi verso Sud li non dovrebbe trovarvi" dice Jason e Percy annuisce. 
"Fai attenzione" dice Annie abbracciandolo e tutti piano piano fanno lo stesso. 

"Jason ti prometto che farò in modo che non ti facciano troppo male" dico dispiaciuta per il mio amico. 
"Tranquilla Ale io sono un semidio romano posso reggere le torture" dice cercando di fare lo spavaldo ed io lo abbraccio. 
"Cercherò di prendermi io il compito di farti dire la verità" gli dico e lui annuisce. 
"Siamo quasi arrivati, mettiti davanti a me e metti le mani dietro la schiena che devo metterti queste" dico mostrandogli delle manette, lui annuisce e fa tutto quello che gli dico. 

Arriviamo da Rea e lei sembra fiera del mio lavoro.
"Non sembra greco" dice avvicinandosi. 
"Infatti non lo è, è un semidio romano" dico e lei lo sguarda curiosa. 
"Come fai a saperlo?" mi chiede ed io alzo la manica di Jason dove ha il tatuaggio del campo Giove.
"S.P.Q.R. è un'abbreviazione romana e sarebbe  Senatus Populus Quirites Romani" dico e lei annuisce. 
"Capisco e come hai fatto a portarlo qui visto che non mostrate segni di aver combattuto?" mi chiede ancora non convinta di me. 
"Grazie alla mia lingua ammaliatrice, me l'ha insegnata Afrodite stessa" dico e lei annuisce di nuovo. 
"Visto che hai la lingua ammaliatrice voglio che tu stessa ti occupi di lui e, per non portare scompiglio nell'esercito visto che è romano, starà nella tua stanza" mi dice ed io annuisco. 
"Ora puoi andare" aggiunge infine ed io porto Jason nella mia stanza. 

"Menomale" dico togliendogli le manette e buttandomi sul letto. 
"Già" dice Jason buttandosi addosso a me. 
"Togliti che mi schiacci" dico ridacchiando e lui non accenna a spostarsi. 
"Mi sei mancata" mi dice per poi spostarsi. 
"Anche tu Jas" dico sincera "Mi mancano tutti" aggiungo. 
"E anche tu manchi a loro, a Nico e Leo più di tutti" mi confessa ed io mi giro verso di lui.
"Mi dispiace avervi abbandonato così senza nessuna spiegazione ma so già che se ve l'avrei detto mi avreste detto tutti di no" dico e lui sorride. 
"Non preoccuparti arcobalenina" mi dice Jason facendomi un buffetto sulla guancia. 
"Non avrei mai pensato di dirlo ma mi mancava questa tua sdolcinatezza" gli confesso. 
"Sono felicissimo di questo" mi dice per poi mettersi seduto ed io lo imito. 


"Una domanda" mi dice poi. 
"Dimmi todos" gli dico e lui ridacchia. 
"Come facevi a sapere della sigla S.P.Q.R.?" mi chiede guardandomi negli occhi. 
"Ti devo ricordare che ho studiato in Italia e sai l'Italia 'proviene' dall'impero romano" gli dico e lui annuisce. 
"Ohhh, in America non si studia tutto questo" mi dice ed io annuisco. 
"Oh lo so, noi studiamo l'impero romano minimo 4 volte" dico e lui ride. 
"No sono seria" dico e lui mi guarda stranito. 
"4 volte? Io l'impero romano l'ho 'conosciuto' solo grazie al campo Giove" mi confessa ed io rido. 
"Beh io lo so abbastanza bene" gli dico. 
"Almeno con qualcuno posso parlare dell'impero romano" mi dice ed io gli do una pacca sulla spalla. 
"Dai so anche un pò di latino" gli dico. 
"Anche il latino sai?" mi chiede ironicamente. 
"Ovvio, no in realtà l'ho studiato a scuola ed era la materia in cui andavo peggio" gli dico e lui ride. 
"Non è così difficile" mi dice. 
"Tecnicamente per me che sono italiana dovrebbe essere più semplice visto che la grammatica italiana deriva da quella latina ma io faccio schifo in entrambe e l'unica cosa di latino che mi ricordo è rosa, rosae, rosae, rosam, rosa, rosa" gli dico. 
"Wow sai la prima declinazione singolare" mi dice fingendosi stupito. 
"E so anche il plurale" gli dico. 
"Oh ora voglio sentirlo" mi dice ed io mi schiarisco la gola. 
"Rosae, rosarum, rosis, rosas, rosae, rosis" dico e lui mi applaude. 


"Adesso si che sei pronta a venire con me al campo Giove" mi dice ironicamente. 
"Hey vedi che so anche presentarmi in latino" gli dico fingendomi offesa. 
"Questa non me la voglio perdere di certo" mi dice. 
"Mihi nomen est Alessandra" dico super fiera del mio livello di latino imparato grazie alla serie TV di Loki. 
"Bene adesso puoi diventare anche un pretore" mi dice. 
"Lo so sarei perfetta come pretore" dico vantandomi. 
"Mai quanto me" mi dice lui vantandosi a sua volta. 
"Scendi dal tuo piedistallo Grace" gli dico lanciandogli un cuscino. 
"Anche tu Di Angelo" mi dice rilanciandomi il cuscino. 


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You made her shine-Leo ValdezDove le storie prendono vita. Scoprilo ora