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Alessandra

"Nico, che posto è questo?" gli chiedo abbastanza spaventata.
"Gl'inferi" dice una terza voce dietro di noi ci giriamo insieme e vediamo un uomo con un aspetto abbastanza tenebroso avvicinandosi a noi.
"Padre" dice Nico salutandolo.
"Nico, Ale benvenuti" dice mettendo le mani avanti. Io guardo Nico negli occhi e lui inarca le sopracciglia.
"Padre cosa ci facciamo qui?" chiede e l'uomo ci mette le mani sulle spalle e iniziamo a vedere dei ricordi.

Nei ricordi vediamo 3 bambini con i capelli neri all'incirca di 5-7 anni che giocano in un giardino a rincorrersi.

"Tanto non mi prendi! Tanto non mi prendi!" dice una bambina riccioluta al fratello che la rincorre.
"Ti prendo sta tranquilla!" dice correndo per poi cadere a terra e subito un altra bambina dai lunghi capelli neri si avvicina.
"Nico stai bene?" chiede e il bambino si mette seduto.
"Si Bianca sto bene, ma Ale è troppo veloce non riesco a prenderla" dice indicando l'altra bambina riccioluta che sta ancora correndo. I bambini vengono distratti da un potente fulmine che fa esplodere un albergo e sentiamo un uomo urlare "NO MARIA! ZEUS ME LA PAGHERAI!". I 3 bambini rimangono di sasso e la bambina riccioluta corre dall'uomo e inizia a dargli dei pugni sulle gambe "Cos'è successo alla mamma?" dice cercando di non piangere.
"La mamma non c'è più Ale" dice l'uomo facendo scoppiare a piangere la bambina che corre dagli altri due bambini.

La scena cambia e adesso ci sono i 3 bambini poco cresciuti in uno strano casinò che giocano e ridono insieme finché un uomo in giacca e cravatta non arriva e prende la bambina riccioluta dicendole che doveva andarsene da lì "Non voglio! Non voglio lasciare i miei fratelli" continuava a ripetere all'infinito ma l'uomo la porta fuori dal casinò e le fa bere qualcosa e la bambina sviene. La fa sdraiare in macchina e la bambina comincia a cambiare aspetto, i suoi lunghi ricci capelli neri diventano corti e castani rimanendo sempre ricci, il naso e le guancia si cospargono di lentiggini e le labbra diventano più sottili. "Portala a Venezia, agli altri due ragazzini ci penserà Alecto" dice una terza voce e l'uomo che aveva preso la bambina annuisce e parte con la macchina.

La scena cambia di nuovo e ci troviamo in un ospedale dove troviamo l'uomo che prima aveva maledetto Zeus parlare con due persone.
"La bambina morirà dopo questo intervento ma se volete io posso fare uno scambio, vi darò mia figlia con le sue sembianze e crescerà nel suo corpo fino al compiere dei 16 anni dove tornerà quella che era prima e la vostra Alessandra morirà del tutto" dice l'uomo.
"Va bene" dice la donna stringendogli la mano.

La scena cambia di nuovo e vediamo quella bambina che era stata rapita essere scambiata con la figlia di quella coppia e vediamo velocemente la sua vita fino a quel giorno e a quello che era successo poco prima.

La scena cambia di nuovo e vediamo gli altri due bambini che vengono fatti uscire dal casinò e gli fanno bere qualcosa che fa svenire anche loro "Questo gli farà dimenticare della loro sorellina Alessandra".

Torniamo in noi ed io cado sulle ginocchia piangendo e Nico mi abbraccia piangendo anche lui.
"Come hai potuto?" chiede Nico alzandosi di botta puntandogli un dito contro.
"Ho dovuto e mi dispiace da morire, non volevo ma sono stato costretto" dice abbassando lo sguardo.
"Che vuol dire che hai dovuto?" chiede Nico non capendo.
"Questo non posso dirvelo ora, dovete tornare dai vostri amici ma prima" dice cacciando una pozione "Ale devi bere questa" dice porgendomi una pozione che afferro violentemente e la bevo tutta d'un fiato mi sento svenire e l'ultima cosa che sento sono due braccia reggermi.

Nico

"Davvero padre?" chiedo abbastanza stizzito sorreggendo mia sorella.
"Le ho ridato le sue vere sembianze ora dovete andare" mi dice per poi farci tornare dov'eravamo prima dove i miei amici erano tutti preoccupati.
"Nico!" corre verso di me Will appena mi vede e gli altri fanno lo stesso.
"Cosa le è successo?" chiede Leo indicando Alessandra ed io gli spiego cos'è successo brevemente.

"O miei dei mi dispiace Nico" dice Piper abbracciandomi.
"Anche a me" dico accarezzando i capelli a mia sorella.
"Dobbiamo ritornare al campo, Leo aiutami a portarla in macchina da Argo" dico e Leo si avvicina a me mettendosi un braccio di Ale sulle spalle ed io faccio lo stesso. Entriamo in macchina e regna il silenzio fino all'arrivo al campo dove Will prende parola.

"Leo aiutami a portarla in infermeria e Piper e Jason andate a raccontare a Chirone l'accaduto, Nico tu verrai con noi" dice e tutti annuiamo. Leo e Will portano Ale in infermeria e la fanno stendere su un lettino ed io mi siedo sulla sedia accanto e Will inizia a visitarla per veder cos'è successo.
"Non è successo nulla, sarà l'effetto della pozione che però dovrebbe finire a breve tranquillo" dice mettendomi le mani sulle spalle ed io annuiscono prendo la mano ad Ale sperando che si svegli presto.

You made her shine-Leo ValdezDove le storie prendono vita. Scoprilo ora