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Alessandra

"Allora, se posso chiedere, che ti ha fatto quel semidio?" mi chiede mentre camminiamo. 
"Oh beh mi ha illusa facendomi credere che fosse innamorato di me e, dopo neanche una settimana, lui si è messo con Calipso" dico e lui mi prende la mano. 
"Allora è proprio uno sciocco a farsi scappare una ragazza come te" mi dice facendomi sorridere. 
"Lo pensi solo tu però" dico e lui scuote la testa. 
"Non penso proprio" dice ed io aggrotto le sopracciglia non capendo. 
"Sei una bellissima ragazza Ale e sei anche molto simpatica e credimi quello che ci perde è solamente lui" mi dice ed io mi fermo e lo abbraccio non sapendo cosa dire. 

"Dai adesso scopriamo cos'hai ereditato da me" dice una volta che ci siamo staccati dall'abbraccio aprendo un notebook. 
"Sai cantare?" mi chiede ed io scuoto la testa. 
"Per niente" dico e lui tira una linea. 
"Ti sei anche scritto le domande?" chiedo leggendo e lui annuisce. 
"Ho troppi talenti che mi dimentico quali sono" mi dice facendomi ridere. 
"Sai suonare qualche strumento?" mi chiede.
"Bene no, ma ho provato ad imparare a suonare il pianoforte ma non lo suono da anni ormai" dico e lui annuisce scrivendo qualcosa sul suo quaderno. 
"Sai scrivere poesie?" mi chiede ed io rido. 
"No per niente" dico e lui non capisce perché io stia ridendo. 
"Perché ridi?" mi chiede. 
"Perché una volta ho provato a scriverne una per la scuola e beh una bambina di 9 anni che scrive una poesia che parla di morte non è proprio un gran che" dico e lui mi guarda come se fossi un alieno. 
"Va beneeee spuntiamo anche questo" dice per poi ridacchiare. 
"Come te la cavi con la medicina?" mi chiede. 
"L'unica cosa che ho provato a fare è stata disinfettarmi le ferite ma sono sempre stata interessata al campo della medicina" gli rivelo e lui mi fa un sorriso a 32 denti. 
"Perfetto abbiamo trovato cos'hai ereditato da me" dice battendo le mani. 
"Per oggi abbiamo finito, domani mi farai vedere cosa sai fare" mi dice ed io annuisco. 
"Andiamo dagli altri o?" chiedo e lui scuote la testa. 
"Ti va di fare una passeggiata?" mi propone. 
"Si perché no" dico e lui mi prende la mano sorridendo. 

Iniziamo a camminare a raccontarci cose divertenti che ci sono successe e lui mi stava raccontando dell'ennesimo litigio con suo padre. 
"Te lo giuro! Mi ha buttato giù dall'Olimpo solo perché sono più bello di lui" mi dice ed io scoppio a ridere.
"Non ci posso credere" dico ormai con le lacrime agli occhi per il troppo ridere. 
"Per colpa della caduta mi sono fatto anche male cadendo su un'arma di bronzo celeste e quindi ora ho questa piccolissima cicatrice sulla fronte" dice alzandosi i capelli e mostrandomi una minuscola cicatrice ed io ci passo il dito sopra. 
"Tu hai cicatrici?" mi chiede ed io annuisco. 
"Ne ho un sacco ma solo perché sono cosi sbadata che cado dappertutto" dico e lui mette la testa di lato. 
"Per esempio quando ero piccola ero sicura di riuscire a spegnere il fuoco con la mano e beh ecco una bella ustione di 3 grado" dico mostrandogli la mano con una bella cicatrice sopra, lui mi prende la mano e ci da un bacio sopra. 
"Non l'avevo notata prima"mi dice. 
"Oh tranquillo non la nota mai nessuno" dico e lui continua a tenermi la mano e si avvicina pericolosamente al mio viso. Abbasso la testa e un ciuffo di capelli mi cade davanti il viso e lui me lo mette dietro l'orecchio e mi alza il viso e si avvicina ancora di più. Inizio a guardargli le labbra e vorrei tanto baciarle così mi faccio coraggio e lo faccio. Lui inizialmente sembra sorpreso ma poi ricambia subito il bacio mettendomi una mano sul fianco e l'altra sulla guancia ed io invece metto entrambe le mani nei suoi capelli tirandoli leggermente. 

Ci stacchiamo per mancanza d'aria e lui poggia la sua fronte sulla mia non spostando però le sue mani. 
"Ale tu mi piaci veramente tanto e non so come tu ci sia riuscita ma mi hai rubato il cuore in meno di un giorno" mi confessa ed io sorrido. 
"Anche tu mi piaci Apollo e non riesco ancora a capacitarmi come tu ti sia potuto innamorare di me" gli confesso e lui si allontana solo per potermi guardare meglio. 
"Ale tu sei bellissima credimi, sei unica, hai uno charm irresistibile e mi hai fottuto la testa" mi dice ed io lo bacio di nuovo non sapendo cosa rispondergli. Lui risponde subito al bacio e mi prende le gambe alzandomi ed io le incrocio intorno al suo bacino. Per non farmi cadere mi appoggia delicatamente ad un albero vicino a noi e questa volta il bacio è più passionale del primo. 

Ci stacchiamo perché abbiamo sentito un rumore dietro di noi e vediamo Leo che ci guarda con la bocca aperta e Calipso che cerca di tirare via il suo fidanzato. 
"Scusateci, Leo muoviti" dice Calipso e finalmente riesce a tirare via il fidanzato e, quando rimaniamo soli, scoppiamo a ridere ed io metto la mia testa nell'incavo del suo collo e ispiro il suo profumo che somiglia troppo a quello di Will. 
"Hai usato il profumo di Will?" gli chiedo e lui annuisce dandomi un bacio sulla testa. 
"Come hai fatto a riconoscerlo?" mi chiede facendomi scendere lentamente da lui. 
"Si mette mezza boccetta di profumo ogni volta tanto che si sente anche a chilometri di distanza" dico e lui scuote la testa. 
"Si vede che è mio figlio, lo faccio anche io" dice mettendomi un braccio sulle spalle.
"Oh no, anche tu noo" dico ridendo e facendolo ridere. 
"E' bellissima la tua risata" mi dice diventando serio tutto d'un tratto. 
"A me non piace, sembro un tricheco in calore" dico e lui scuote la testa. 
"Non è vero, io l'ascolterei per ore" mi dice e giuro che tra un momento o l'altro mi sciolgo. 
"Grazie" dico e lui si avvicina per darmi un altro bacio ma io lo interrompo prima. 
"Mi prometti una cosa?" gli chiedo. 
"Cosa?" mi chiede non capendo. 
"Non giocare con i miei sentimenti, non potrei sopportarlo anche da un altra persona" dico e lui mi mette entrambi e le mani sulle guance accarezzandomele con i pollici. 
"Te lo prometto" mi dice ed io lo bacio. 

Ci stacchiamo a causa dei nostri stomaci che brontolano. 
"Dai andiamo a pranzo" dico prendendolo per mano e lui annuisce seguendomi fino alla mensa dove tutti si sono fermati a guardare le nostre mani incrociate e Apollo in risposta mi da un bacio a stampo davanti a tutti per poi andare al tavolo dove sono i suoi figli ed io mi sbrigo a fare l'offerta agli Dei per poter raggiungere mio fratello che ci stava guardando con la bocca aperta. 


"Okay che io sono riuscito a rimorchiare un figlio di Apollo ma tu hai rimorchiato direttamente lui" mi dice Nico non appena mi siedo facendomi ridere. 
"Questo è lo charm dei Di Angelo" dico facendolo ridere e continuiamo a pranzare parlando di Will e Apollo e di quanto siano carini.

You made her shine-Leo ValdezDove le storie prendono vita. Scoprilo ora