Cap 14

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Arianna

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Arianna

Erano passati un paio di mesi da quando ci eravamo trasferiti in albergo, diventando casa nostra, per il momento.

Mi mancava casa nostra, anche se non avevano fatto nessun avvistamento a come ero riuscita a sentire una sera, origliando una conversazione di mio marito insieme al suo migliore amico, preferiva essere sicuro prima di tornare lì.

I primi raggi caldi primaverili di sole, stavano facendo finalmente spazio alla primavera, mettendo fine al periodo freddo dell'inverno.

Avevo iniziato ad avvertire i primi movimenti del mio bambino, Christopher.

Eh si avevamo scoperto la volta prima che era un bel maschietto.

Non vedevo l ora di tenerlo fra le mie braccia, immaginando più e più volte a chi assomigliava dei due.

Anche se speravo che prendesse tutta la bellezza di suo padre.

In quel momento mi trovavo nel giardino dell'albergo, a godermi i raggi solari primaverili, che ti scaldavano dolcemente la pelle del viso, mentre passeggiavo in quella distesa verde e magnifica di quell'enorme giardino.

Si stava veramente bene fuori, iniziava a fare finalmente caldo.

Continuai a camminare, sorridendo, avvertendo i calcetti del nostro bambino.

-Non vedo l ora di vederti amore mio.-

Sussurrai con voce piena d'amore, mentre mi accarezzavo dolcemente il mio ventre, coperto da una leggera maglia primaverile.

Ero entrata nel quarto mese, e dovevo dire che la gravidanza procedeva alla grande e stranamente ancora nessuna strana voglia si era fatta largo.

Mai dire mai però!

La pancia si stava incominciando a vedere, una dolce rotondità che non smettevo mai di guardare davanti allo specchio.

Era bellissimo poter vedere, la tua pancia crescere giorno dopo giorno, sapendo che li dentro si stava formando una vita, ogni giorno che passava.

E sentire i primi movimenti di tuo figlio dentro di te, era qualcosa d' indescrivibile.

Non si poteva spiegare a parole ma soltanto sentire.

-Mi scusi signorina..?-

Mi girai verso l'uomo che aveva dato voce a quella domanda, guardandolo incuriosita.

-Scusa se mi permetto sa.. Ma non dovrebbe stare sola in giardino, data la situazione, in cui vi trovate. Potrebbe essere pericoloso per lei e per il suo bambino, che porta in grembo.-

Lo sentii dire con una voce viscida e spaventosa, mentre mi guardava con uno sguardo che mi stava spaventando, con quel ghigno malefico che stava comparendo sulle sue labbra.

Sposata Con Un MafiosoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora