Cap 24

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Adam

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Adam

Mi trovavo nel mio ufficio, per controllare alcune cose, quando un lieve bussare mi destò dalla mia concentrazione.

-Avanti.-

Dissi in modo tranquillo, conoscevo il bussare di mia moglie, era un bussare così leggero, che la contraddistingueva da tutti gli altri.

Quel tocco leggero era proprio come lei.

Alzai il mio sguardo verso di lei, vedendola chiudere la porta alle sue spalle, per voltarsi verso di me.

-Ciao amore-

La sentii dirmi, tutta sorridente mentre mangiava una liquirizia, con tutta la soddisfazione che le portava quella caramella.

Trattenni un risata osservandola, mentre posavo i fogli sulla mia scrivania, appoggiando la schiena sulla mia sedia, rilassandomi, mentre la vidi avvicinarsi a me.

-"E' una bambina.

La mia bambina."-

-Che stai combinando bambolina?-

-Avevo voglia di caramelle, e così o detto: afferro la busta dal mobile e vado dal mio bellissimo marito che non lo vedo da dopo pranzo.-

Sorrisi maliziosamente, facendole segno di avvicinarsi a me.

-Vieni qui.-

La vidi avvicinarsi, facendo il giro della scrivania, arrivando di fronte a me.

L'afferrai per i fianchi facendola sedere sulle mie gambe.

Abbassai lo sguardo su quella scollatura, che mi stava facendo eccitare.

Feci scorrere la mia mano, su per la sua coscia, sotto al suo vestito, mentre osservavo come si gustava quel bastoncino di zucchero.

Mentre nella mia testa si stava facendo largo scene, ben poco caste, della mia donna, in ginocchio con il mio cazzo nella sua bocca.

Mi morsi il labbro, per non gemere, mentre si stava facendo largo la mia erezione che premeva contro i miei boxer e i miei pantaloni, torturandomi dolorosamente.

Le sfilai quella busta di mano, posandogliela sulla mia scrivania, mentre notavo come su quelle deliziose labbra si stava facendo spazio, un adorabile broncio, che a breve gli avrei tolto.

La vidi posare la sua delicata mano sul mio petto nudo e scolpito, accarezzandomi dolcemente, mentre il mio corpo prendeva fuoco a contatto con il suo tocco e quell'odore così sensuale che accedeva tutti i miei sensi.

-Come procede il lavoro, amore?-

Le afferrai il viso nella mia mano avvicinandolo al mio, mentre le sfilavo quel bastoncino di zucchero, buttandolo nel cestino, per poi avvicinarmi al suo viso.

Sposata Con Un MafiosoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora